5. A PROPOSITO DI ANGELI DI LUCE ...

 

Gesù offre alla mistica una sorprendente spiegazione che attiene agli Angeli nel loro rapporto con gli uomini.1
Gli Angeli guardano con grande ammirazione quegli uomini che - memori della loro origine spirituale di 'figli di Dio' - imparano a vivere in un clima soprannaturale.
Ciò avviene quando essi si abbandonano completamente alla volontà di Dio, agendo come fusi a Dio stesso.
Ora gli Angeli, pure creature spirituali, non conoscono i 'fomiti', fomiti carnali e morali, che spingono l'uomo nell'errore. Essi non hanno perciò il 'merito eroico' di saperli domare.
Se poi la creatura umana  si offre come 'vittima di sofferenza' per collaborare alla Redenzione operata da Gesù, ecco che allora l'ammirazione degli Angeli diventa altissima.
Essi, infatti, pur adorando Dio-Gesù, non possono - proprio perchè non hanno carne - soffrire per amore di Gesù e 'crocifiggersi'.
Gesù fornisce tuttavia alcune altre interessanti informazioni concernenti gli Angeli.2
Egli premette che Satana - la 'scimmia' di Dio che, invidiosa, cerca di imitarlo in tutte le sue manifestazioni - così come Dio ha i suoi Arcangeli fedeli anch'egli ha voluto costituirsi una sua gerarchia3 che si contrappone a quella divina.
Così - spiega Gesù - il potente Arcangelo Michele: testimonianza di Dio, ha il suo 'emulo' in un arcangelo infernale, come un altro emulo ce l'ha lo stesso Arcangelo Gabriele: forza di Dio.
I due potenti dèmoni, nell'Apocalisse, sono prefigurati nella Bestia uscita dal mare e nella Bestia uscita dalla terra come contraltare di Michele e Gabriele
La prima - vinta e ferita una prima volta da San Michele nella prima battaglia nella notte dei tempi fra schiere fedeli a Dio e schiere fedeli a Lucifero - escogita ogni mezzo per servire Satana colpendo e cercando di far dannare l'uomo.
La seconda, che corrisponde a Gabriele, ha il compito di fare da 'battistrada' alla prima Bestia e supportarne l'azione.
La prima Bestia si potrebbe identificare nella peggiore espressione della Potenza umana in senso lato mentre la seconda nella Scienza umana.
Quest'ultima ha lo scopo di trovare argomenti che - con finta dolcezza, subdoli ragionamenti e teorie filosofiche o ideologiche - convincano gli uomini a seguire le orme della prima Bestia: Razionalismo, Umanismo, Filosofismo, Teosofismo, Naturismo, Darwinismo, ecc. ecc. , con le altre teorie o dottrine che da queste sono poi derivate.

Mentre la mistica recita il Confiteor4, la sua mente vede l'Arcangelo Gabriele, sotto forma di una luce luminosissima, come se fosse curvo in adorazione della Croce, ma senza che fosse visibile alcuna croce.
Chi adorava allora - si chiede la mistica - Gabriele?
In quel momento Gesù le parla dell'Arcangelo Michele e dice che questi, invocato nel Confiteor, era presente alla sua morte in croce insieme agli altri Arcangeli che sono sempre davanti alla porta del Signore.5
Gesù in quel momento, sulla Croce, era solo nel suo soffrire - poiché era lontano dal Padre dovendo Egli soffrire compiutamente per espiare totalmente i peccati passati, presenti e futuri dell'Umanità - ma gli Arcangeli erano invece tutti presenti per assistere all'Immolazione del Figlio di Dio, atto sublime d'amore per la salvezza dell'Umanità.
Gabriele, l'Annunciatore di Maria SS., ed i suoi compagni erano tutti curvi sul dolore di Gesù, e di Lei ai piedi della Croce, senza che essi potessero alleviarlo ma partecipi dello stesso dolore ed intenti a cogliere i minimi particolari di quel momento per poterli illustrare alla fine del tempo ai Risorti: illustrarli per gioia dei salvati e condanna dei dannati, ad 'anticipazione' di quanto Gesù nel Giudizio universale darà poi ai primi ed ai secondi.
Sempre a proposito di Gabriele, Gesù spiega alla mistica6 che era lui l'Angelo che aveva parlato a Daniele in occasione della famosa profezia con la quale veniva annunciato che il Messia sarebbe sorto in Israele dopo 70 settimane (poi rivelatesi settimane non di giorni nè di mesi ma di anni), vale a dire 490 anni.7
Gabriele è l'Arcangelo Annunziatore per eccellenza e non solo aveva svolto questo ruolo con Maria SS. ma - dice Gesù - anche con i Profeti ai quali aveva svelato il suo futuro e la sua sorte come Messia.
Gabriele era stato inoltre l'Angelo Consolatore che lo aveva assistito al Getsemani e durante la sua agonia.

Come fra due malati che devono essere operati chirurgicamente - spiega ancora Gesù8 -  dei quali uno sotto anestesia e l'altro senza che sopporta stoicamente il dolore, è quest'ultimo che merita ammirazione, così avviene nel campo spirituale.
Le anime, come appunto la mistica, che si offrono volontarie come 'vittime' per condividere con Gesù il dolore per una Umanità che continua a peccare e che ha bisogno di essere continuamente redenta, appartengono alla seconda categoria, quella di coloro che si fanno operare senza anestesia, offrendo il loro dolore per la salvezza degli altri, in ciò piccoli imitatori del Gesù-Dio sulla croce e perciò piccoli 'corredentori'.
In questo gli angeli sono 'inferiori' agli uomini, o meglio a queste anime-vittima, perché essi  - che pur adorano Dio oltre ogni limite - non possono soffrire per Lui per aumentare la Sua Gloria, né per ottenere Bene al prossimo.
Gli uomini possono farlo. Mentre però per gli Angeli il fare la volontà di Dio è gioia, per gli uomini il fare la sua volontà offrendosi come vittime non è gioia ma dolore, come lo fu per Gesù che si offrì in olocausto non per rassegnazione ma per unione alla volontà di Dio che voleva la salvezza dell'Umanità grazie ad un Sacrificio senza misura: quello di un Dio che si è fatto Uomo.

In un'altra circostanza successiva9 la mistica - che, come ormai sappiamo, é un'anima-vittima e che come tale é affetta da molte sofferenze - emerge da uno stato di doloroso torpore che l'aveva resa come insensibile.
Ai piedi del suo letto, sulla destra, vede il suo Angelo Custode. Egli si mostra a capo chino e con le braccia congiunte come se pregasse.
E' bellissimo, con un volto fatto di luce dalle forme perfette. Alla mistica pare che le sorrida dolcemente. Egli indossa una veste incorporea, di luce, color verde smeraldo, un manto rosso sulle spalle, due ali candide riunite sui fianchi. Pare che adori qualcuno.
La mistica sente allora dentro di sé la voce di Gesù il quale le spiega che l'Angelo Custode di ogni essere umano adora nella persona del suo custodito il Dio che abita il suo spirito, quando l'uomo é in grazia.
Lo spirito dell'uomo è infatti come un tempio vivente in cui abita Dio quando il corpo é consacrato dai Sacramenti. Insieme a Gesù-Figlio Sacramentato vi sono naturalmente anche il Padre e lo Spirito Santo.
Quando però la creatura umana non è più in stato di grazia, il suo Angelo Custode - piangendo dal dolore - non adora più il Dio che è nel suo assistito, ma venera l'uomo in quanto Opera del suo Creatore, e lo fa con il rispetto che noi avremmo verso una chiesa nella quale un tempo vi era stato il Gesù-Eucarestia.
L'aspetto dell'Angelo - spiega sempre Gesù - è simbolico.
Il verde della veste sta a significare la 'speranza' che l'Angelo é lì ad infonderle affinché le sue sofferenze non gliela facciano perdere.
Il rosso del manto simboleggia l'amore della mistica verso Dio, mentre le robuste ali bianche rappresentano la sua forte fede.
Il modo in cui l'Angelo si mostra, in sostanza, simboleggia nel caso specifico la condizione spirituale della mistica e le infonde forza affinché le sofferenze fisiche e gli eventi dolorosi non la portino a dubitare della sua missione.
Inoltre i tre colori: bianco, verde e rosso - conclude l'Angelo - simboleggiano le tre virtù teologali di fede, speranza e carità che sono anche quelle che l'Angelo Custode cerca in modo particolare di coltivare sempre nel suo assistito.

E' un giorno di luglio del 194410 quando la mistica, emergendo da un torpore doloroso che da più di dieci anni la faceva 'agonizzare', ha una visione angelica del tutto eccezionale che getta una vivida luce sul mistero della Assunzione in Cielo della Madonna.
Da una casa a forma di cubo, anzi dal tetto, lei vede uscire una schiera di Angeli alati che si pongono verso l'alto in doppia fila come a fare ala ad un corteo.
Gli angeli - preciso io - sono essere spirituali, non hanno quindi né corpo né ali, ma Dio si serve di queste visioni per rendere comprensibili alla mente sensoriale umana fatti che altrimenti non verrebbero compresi.
Il tetto del cubo si scoperchia e ne esce un secondo gruppo di Angeli. E' l'alba, le stelle occhieggiano ancora nel cielo insieme ad un barlume di luna.
In mezzo al secondo gruppo di Angeli si vede tra le loro braccia il corpo di Maria che pare pallido e addormentato, le mani congiunte al seno, sullo stomaco.
Il suo volto pare sorridere mentre un Angelo le sostiene il capo.
Il gruppo angelico sale sempre più in alto, trasportando il corpo pesante.
Alla mistica viene concesso di poter seguire l'ascesa nei minimi dettagli, mentre la Terra, vista dall'alto, diventa sempre più piccola, sembrandole una ben misera cosa.
Man mano che la Terra si allontana e si avvicina il Cielo, ecco che il volto di Maria riprende colore e si rianima come dopo un risveglio. Il respiro riprende, gli occhi si aprono, Maria vede gli Angeli intorno a sé e - alzando ancora gli occhi - Ella vede la Gloria di Dio.
Si alza in piedi, gli Angeli non devono più sorreggerla, il suo corpo sembra non avere più peso  mentre Lei sale veloce verso Dio, in atto di adorazione.
Anche Maria, come gli Angeli, ora risplende di una luce vividissima e le sue vesti, che prima erano comuni vesti di lino, divengono di un tessuto paradisiaco.
Ecco che Maria, ringiovanita al massimo, bellissima, si mostra con il suo corpo glorificato11, come quello del Gesù Risorto. E' nella sua condizione di Regina dei Cieli.
Gesù, attorniato da una coorte di Angeli, bello come nel momento dell'Ascensione, Le viene incontro per dare il Benvenuto a Colei che da quel momento sarà la Regina degli Angeli e dei Santi.

A questo proposito, circa un mese dopo, la mistica ha una ulteriore visione.12
Era il giorno della Festività di S. Maria degli Angeli e il suo Gesù non poteva farle mancare una visione appropriata alla ricorrenza.
Sullo sfondo di un cielo azzurro e puro, illuminato da un sole abbagliante, si vede uno stuolo sterminato, schiere e schiere di Angeli brillanti di una luce nivea che fanno come da sfondo ad un quadro il cui personaggio principale è costituito dall'immagine del corpo glorificato di Maria SS., Regina degli Angeli.
Un corpo fatto di luce, ma sempre corpo umano, glorificato nei tratti e nei lineamenti, emanante dolcezza e adorazione nei confronti di Dio.
La mistica osserva che Lei è viva in Cielo dove pure è vivo Gesù, il Vivente, con il suo corpo umano, anch'esso glorificato come quello della Madre che - con Lui - è stata Corredentrice nella vita e sotto la Croce.
Non manca poi il commento di Gesù alla visione.
La vita di Maria - Egli spiega - si concluse con una sorta di morte-dormizione perché lei non poteva seguire la sorte delle comuni creature umane.
Il suo seno aveva portato un Dio e Lei ne era rimasta come compenetrata in ogni sua fibra. Con quel Dio-Uomo Lei aveva condiviso la sorte umana, bevendo anch'Ella fino in fondo il calice del dolore.
Ella fu dunque non solo collaboratrice ma anche Corredentrice.
Il suo corpo - anche perché nata senza Peccato originale - non sarebbe quindi deceduto come un normale corpo umano né la sua anima avrebbe atteso il Giudizio universale per rivestirsi del corpo antico divenuto glorificato.
La Corredentrice, Madre del Figlio di Dio, Sposa dello Spirito Santo, doveva pertanto trapassare da vita a Vita, da corpo umano a corpo di Luce, da Madre dell'Umanità a Regina degli Angeli e dei Santi in Cielo.


1 M.V.: 'I Quaderni del 1943' - 12 agosto 1943 - Centro Editoriale Valtortiano

2 M.V. :'I Quaderni del 1943' - 22 agosto 1943 - Centro Editoriale Valtortiano

3 Nota dell'autore: Qualcosa come quello che - in termini politici - viene chiamato 'Governo ombra' con il compito di contrastare - in quanto opposizione - i ministri avversari che sono al Governo.

4 M.V. :'I Quaderni del 1943' - 13 settembre 1943 - Centro Editoriale Valtortiano

5 Libro di Tobia 12, 15 e Ap 8, 2

6 M.V.: 'I Quaderni del 1943' - 29 novembre 1943 - Centro Ed. Valtortiano

7 Daniele: 9, 24-27

8 M.V.: 'I Quaderni del 1944' - 25 giugno 1944 - Centro Ed. Valtortiano

9 M.V.: 'I Quaderni del 1944' - 26 giugno 1944 - Centro Ed. Valtortiano

10 M.V.: 'I Quaderni del 1944' - 8 luglio 1944 - Centro Editoriale Valtortiano

11 Nota dell'autore: Il corpo 'glorificato', non più soggetto alle leggi della Fisica terrestre nè alle attuali necessità fisiologiche come il mangiare o il bere, è quello che acquisteranno tutti i giusti salvati al momento del Giudizio universale.

12 M.V.: 'I Quaderni del 1944' - 2 agosto 1944 - Centro Editoriale Valtortiano