CAP. 11

A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA.
(3)

IO SONO LA TESTIMONIANZA CERTA DI CIO' CHE DIO AVREBBE VOLUTO PER L'UOMO...

 

11.1 Dio creò l'uomo, ma - creando - aveva già dall'inizio in mente come 'Modello' la Donna...

Segretario: Tutto quanto  abbiamo sentito dalla 'Luce' sul Progetto creativo di Dio mi lascia senza fiato, e vedo dalle vostre espressioni  che 'senza fiato' lo siete rimasti anche voi.
Creare un popolo di 'figli adottivi di Dio', creati umani, di carne, ma con un'anima spirituale..., destinata a vivere in eterno.
Un uomo che - se avesso voluto manternersi perfetto - sarebbe vissuto fisicamente perfetto nel migliore dei mondi per poi 'trapassare' in quella diversa 'dimensione' - stato o luogo non so, forse l'uno e l'altro - che noi siamo soliti chiamare 'Cielo' o 'Paradiso'.
Al momento del 'passaggio' da una dimensione all'altra, al momento del cambiamento di 'stato', l'uomo di carne umana avrebbe assunto una carne 'glorificata', come quella del Gesù risorto, cioé un corpo splendido, carnale ma anche... metafisico, non più soggetto a vivere secondo le necessità della nostra attuale fisiologia. Un corpo che possiede la proprietà di potersi materializzare dal nulla e smaterializzarsi nel nulla, un corpo che appare, scompare e che si sposta con la velocità della luce.
Non più fame, perché il corpo glorificato ed immortale non ha più  bisogni materiali per sopravvivere.
Non più sessualità, perché essa non è più necessaria alla riproduzione fisica della specie umana, essendo stato ormai considerato 'perfetto' il numero raggiunto di 'figli di Dio'.
Non più egoismi e sopraffazioni, perché in una vita eterna non c'é più lotta per la sopravvivenza e la legge dell'amore è stata ormai acquisita dall'Uomo glorificato.
E' un altro 'Universo' da capogiro, una sorta di Nuova Creazione!
Abbiamo cominciato parlando di scienza ma mi accorgo che con queste considerazioni stiamo entrando nel mondo profondo della mistica.
Ripeto, non avrei mai sospettato un ruolo così importante e anzi fondamentale di Maria..., la Donna pensata addirittura ab-initio, ancora prima dell'uomo-maschio, perché avrebbe dovuto diventare Madre immacolata del Figlio di Dio.
Il 'modello' al quale Dio si ispirò per la futura creazione di quello che genericamente chiamiamo 'uomo' fu dunque la 'Donna' Maria.
A questo punto ripenso però alle spiegazioni di Padre Jean-Marie de la Croix e di Don Pablo Martin Sanguiao.
Parlando dell'uomo fatto ad immagine di Dio essi avevano detto che il Dio-Verbo - cioé la 'Forma esemplare', così come decrittato anche nel copto di F. Crombette - nel pensare  a Se stesso incarnato, immaginò la 'forma esteriore' che si sarebbe poi dato in quanto futuro Uomo-Dio.
Ora lasciate che mi ponga qualche domanda.
Il Verbo ha prima pensato alla propria futura forma umana ed in funzione di tale forma ha successivamente immaginato la futura Maria?
Oppure avrà prima pensato alla futura forma perfetta di Maria che, in quanto perfetta, sarebbe stata poi degna di concepire e generare un giorno l'Uomo-Dio, fatto ad immagine fisica di lei?
La 'Luce', poco fa, ha però introdotto quel concetto di Maria, pensata fin dall'inizio, e dunque 'modello'...
Insomma, a forza di elucubrarci, non ci capisco più niente.
Sentendo parlare ieri e l'altro ieri del Cristocentrismo, credevo di aver capito che il Verbo-Dio - dall'Eternità e prima di incarnarsi nel tempo - pensò ad un popolo di figli, che sarebbe stato guidato e salvato dal Verbo stesso.
Quindi il Padre ed il Figlio-Verbo immaginarono la 'forma esteriore' che il Verbo avrebbe assunto una volta incarnato.
In funzione di questa 'forma' che il Verbo aveva immaginato per sé, una volta incarnato, Dio avrebbe successivamente creato l'essere umano a propria immagine, ma maschio e femmina, perché gli generasse un 'popolo di figli'.
 In buona sostanza avevo capito che l'uomo sarebbe stato il modello, cioè l'archetipo della Creazione.
Non però modello per se stesso, ma in quanto immagine riflessa della Forma esemplare che il Verbo aveva immaginato riferita a per quando si sarebbe incarnato in una forma umana...

 Luce:1
Maria Santissima fu presente nel Pensiero del Padre prima della Creazione, perché Lei fu il modello al quale Dio si ispirò per la creazione dell'uomo.
In funzione di questo modello Dio creò l’Universo.
Dall’universo – secondo i tempi di Dio, che e’ fuori del tempo – venne gradualmente la Terra, quindi il mondo vegetale, animale, l’uomo.
E con l’uomo venne Maria SS., la splendida, la gemma piu’ bella del creato, l’ostrica santa degna di accogliere nelle sue valve il frutto divino: il divino figlio di Dio.
Solo la perfezione del creato, solo una creatura perfetta poteva esssere degna di accogliere, nutrire in sè, allevare ed educare l’Uomo-Dio, solo una creatura perfetta poteva essere lasciata ad essere Madre della Chiesa e dell'Umanità. Non c'è antitesi fra il culto di Maria SS.. ed il culto del Cristo-Dio.
Perchè Maria – creata senza macchia in funzione della Redenzione – ha reso possibile con la sua libera volontà la Redenzione,
Perchè Maria è la Figlia perfetta di Dio, che ha sempre amato perfettamente,
Perchè ella fu Sposa dello Spirito Santo,
Perchè ella fu Madre del Cristo.

Segretario: Da questa ulteriore spiegazione della 'Luce' credo di capire allora questo...
Il Verbo nel pensare alla propria Forma di futuro Incarnato, nel pensare ab-aeterno ai 'figli adottivi di Dio', immaginò - come forma ideale per sé - quella di Colei che gli sarebbe stata Madre: una Donna che - contrariamente ad Eva, creata inizialmente immacolata come Maria ma poi volontariamente perdutasi in un Paradiso che era perfetto e senza peccato - si sarebbe per propria volontà mantenuta immacolata per di più in un mondo corrotto...
L'uomo perfetto fu dunque, in realtà, una Donna.

 

11.2 L'uomo, col suo essere completo, fatto di corpo materiale ed anima spirituale, sarebbe passato dalla Terra al Paradiso con la perfezione completa, e della carne e dello spirito.

Segretario: Riepilogando, il famoso concetto biblico dell'uomo creato ad immagine di Dio consisterebbe dunque nella forma fisica esteriore che Dio - prefigurando la propria futura Incarnazione - aveva immaginato per Sè.
Meraviglia - forse - l'idea di una forma 'fisica' attribuita ad un Dio, cioé ad un essere spirituale?
La dottrina Cristiana - attraverso i Vangeli e gli Atti degli Apostoli - ci mostra tuttavia un Uomo-Dio che, in occasione della sua Ascensione al Cielo e pur con un corpo ormai 'glorificato', passa dalla dimensione terrena a quella 'celeste' proprio in anima, corpo e ... Divinità.
La dottrina cristiana insegna infine che le anime di tutti i giusti, alla fine della Storia, si rivestiranno dei loro corpi, non più imperfetti come in vita, ma 'glorificati' come quello del Gesù risorto e di Maria Assunta ...
Comprendo che questo destino di resurrezione nella gloria  degli uomini 'giusti' faccia venire le vertigini...
E' quasi inconcepibile che ad un comando divino un'anima possa riaggregare attorno a se stessa il proprio antico corpo mortale, per di più raggiante di perfezione esteriore ed interiore, un corpo non più soggetto alle leggi fisiche attuali.
Ma come Dio ha creato l'Universo dal nulla e dal nulla ha creato anche l'uomo infondendogli un'anima anch'essa creata dal nulla, non potrà forse dal nulla - fisicamente parlando - riaggregare intorno all'anima dell'uomo le molecole del suo antico corpo fisico nel giorno del Giudizio universale?
I cosiddetti 'concordisti' biblici di cui abbiamo già sentito - e fra di essi ve ne sono non pochi che sono autorevoli ecclesiastici - auspicano, forse per quieto vivere o acquiescenza intellettuale nei confronti delle teorie degli evoluzionisti, un compromesso fra evoluzionismo e creazione.
Essi ipotizzano allora che Dio abbia dal nulla dato il calcio d'inizio del Big Bang dell'intero Universo ma hanno difficoltà ad ammettere che dal nulla Egli possa aver creato l'uomo, preferendo vederlo piuttosto discendere da una scimmia.
 Costoro - specie se ecclesiastici che ricoprono ruoli di grande responsabilità e che non dovrebbero quindi avere dubbi sulle Verità di fede che sono state loro tramandate ed insegnate - come potrebbero allora accettare il concetto della Resurrezione finale dei corpi quando, ad un secondo 'Fiat' divino, le molecole del corpo ormai disintegrato di un  uomo dei millenni precedenti si riaggregheranno dal nulla intorno alla 'forma' costituita dalla sua anima?
Come possono ammettere questo mistero di un corpo che, alla fine della Storia, Dio riaggrega dal nulla se poi - all'inizio della Storia - essi negano invece a Dio la possibilità di creare l'uomo dal nulla?
Chi non crede nella Resurrezione finale dei corpi perde anche di vista quello che Gesù e San Paolo ci hanno indicato come la sorte finale che gli insegnamenti di Gesù Cristo hanno prospettato agli uomini.
Anche Maria - é sempre la Dottrina cristiana che ce lo insegna - venne comunque 'assunta' in cielo in corpo e anima.
Anche quello di Maria sarà dunque un corpo glorificato, se non altro considerando la sua natura di creatura priva di Macchia d'origine, Sposa dello Spirito Santo, Madre carnale di un Verbo incarnato e sua Collaboratrice fondamentale con la propria adesione all'opera di Redenzione...
Non se se la Madonna - sapendo di essere la Madre di un Dio - ci avrà mai pensato..., ma se mai avesse avuto questo pensiero ciò avrebbe dovuto darle le vertigini...

Voce:2
La mia umiltà non poteva farmi permettere di pensare che tanta gloria mi fosse riserbata in Cielo. Nel mio pensiero era la quasi certezza che la mia umana carne, fatta santa dall'aver portato Dio, non avrebbe conosciuto la corruzione, poiché Dio è Vita e, quando di Se stesso satura ed empie una creatura, questa sua azione è come aroma preservatore da corruzione di morte.
Io non soltanto ero rimasta immacolata, non solo ero stata unita a Dio con un casto e fecondo abbraccio, ma m'ero saturata, sin nelle mie più profonde latebre, delle emanazioni della Divinità nascosta nel mio seno e intenta a velarsi di carni mortali.
Ma che la bontà dell'Eterno avesse riserbato alla sua ancella il gaudio di risentire sulle sue membra il tocco della mano del Figlio mio, il suo abbraccio, il suo bacio, e di riudire con le mie orecchie la sua voce, di vedere col mio occhio il suo volto, questo non potevo pensare che mi venisse concesso, né lo desideravo.
Mi sarebbe bastato che queste beatitudini venissero concesse al mio spirito, e di ciò sarebbe stato già pieno di felicità beata il mio io.
Ma, a testimonianza del suo primo pensiero creativo a riguardo dell'uomo, da Lui, Creatore, destinato a vivere, trapassando senza morte dal Paradiso terrestre a quello celeste, nel Regno eterno, Dio volle me, Immacolata, in Cielo in anima e corpo. Subito che fosse cessata la mia vita terrena.
Io sono la testimonianza certa di ciò che Dio aveva pensato e voluto per l'uomo: una vita innocente e ignara di colpe, un placido passaggio da questa vita alla Vita eterna, per cui, come uno che passa la soglia di una casa per entrare in un reggia, l'uomo, col suo essere completo, fatto di corpo materiale e di anima spirituale, sarebbe passato dalla Terra al Paradiso, aumentando la perfezione del suo io, a lui data da Dio, con la perfezione completa, e della carne e dello spirito, che era, nel pensiero divino, destinata ad ogni creatura che fosse rimasta fedele a Dio e alla Grazia.
Perfezione che sarebbe stata raggiunta nella luce piena che è nei Cieli, e li empie, venendo da Dio, Sole eterno che li illumina.3

Segretario: Ecco dunque quale sarebbe stato - secondo il primo pensiero creativo di Dio - il destino di Adamo ed Eva se essi, e con essi i loro discendenti, non avessero tradito la Sua fiducia: vivere una vita lunghissima in terra trapassando poi in anima e corpo glorificato dal Paradiso terrestre a quello celeste, nel Regno eterno.
La stessa sorte che Dio volle per Maria - immacolata, in Cielo, in anima e corpo glorificato - non al momento della resurrezione dei corpi alla fine della Storia ma subito dopo la cessazione della vita terrena.
Che senso avrebbe avuto l'Ascensione di Gesù in Cielo con il proprio Corpo materiale e l'Assunzione di Maria - anch'essa con il suo corpo, se quei corpi avessero poi perso le caratteristiche sensoriali che danno un significato alla 'sostanza' del  corpo, e quindi alle nostre sensazioni visive, auditive e tattili?
Cosa sarà e dove sarà mai quel misterioso 'mondo' di cui nulla sappiamo ma che noi chiamiamo 'Paradiso', dove possono vivere degli uomini con dei corpi 'spiritualizzati' e 'glorificati', ma pur sempre 'corpi' dotati di una loro 'consistenza' tattile?
La risposta la lascio alla vostra fantasia.


1 G.Landolina: 'Alla ricerca del Paradiso perduto' - Cap. 74 - Ed. Segno, 1997

2 Maria Valtorta: 'L'Evangelo come mi è stato rivelato' - Vol. 10, Cap. 651.13/15 (Dettato di Maria SS. del dicembre 1943 sulla propria Assunzione in Cielo) - Centro Editoriale Valtortiano - Isola del Liri (Fr), Italia. Vedi inoltre dell'autore 'La Donna più bella del mondo', Cap. 10.3 - Ed. Segno 2004, oppure sito internet dell'autore www.ilcatecumeno.net

3 Nota: Sul tema della risurrezione dei corpi al Giudizio universale - con l’ingresso in Paradiso delle anime di  tutti i ‘giusti’ della terra con il loro corpo ‘glorificato’- vedi, dell’autore: “Il Vangelo del grande Giovanni e del ‘piccolo’ Giovanni’ – Vol. III, Cap. 15: ‘Il Paradiso è un luogo o uno stato? Alla scoperta del Paradiso perduto’ – Ed. Segno, 2000 – Inoltre vedi “I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del ‘piccolo’ Giovanni” – Vol. III, Capp. 1 e 2 - Ed. Segno, 2003