CAP. 1
          APERTURA DEI LAVORI
          UN PROGRAMMA  INTENSO ED UN CONSIGLIO  PREZIOSO
           
          Segretario: Signore e signori, questa è la seconda giornata della  nostra Conferenza. Nel dare il benvenuto ai nuovi congressisti che  interverranno sugli argomenti previsti all'ordine del giorno della sessione  odierna, ringrazio anche il pubblico - che già ieri aveva assistito numeroso ai  lavori - per l'interesse dimostrato e con cui ancor oggi mi auguro vorrà gratificarci.
            Nella giornata di ieri abbiamo discusso gli  avvenimenti accaduti nel corso del primo 'giorno' della Creazione. 
            Abbiamo in particolare seguito il racconto biblico  della Genesi avvalendoci delle decrittazioni fatte da Fernand Crombette.
            Secondo l'eminente scienziato francese, studioso di  lingue antiche, le parole dell'antico testo ebraico della Genesi mosaica erano in origine costituite da radici  monosillabiche copte attraverso le quali sarebbe possibile ricavare un testo di  Genesi che, pur rispettandone la 'sostanza' del messaggio spirituale, rivela  tuttavia particolari aggiuntivi anche 'scientifici'.
            Parlando di 'giorno' creativo avevamo chiarito che non  si trattava di un giorno in senso proprio ma piuttosto di un’epoca indefinita,  di una fase creativa o, meglio, di una  sorta di prima azione creativa: quella dell’Universo e della massa informe  della Terra, che Genesi ci mostra inizialmente quasi totalmente ricoperta dalle  acque, immersa nell’oscurità e priva di vita.
            Abbiamo in particolare preso confidenza con i rebus dei geroglifici egiziani e con  la lingua copta, e ci è stato chiarito inoltre che quel controverso ‘Fiat Lux’ di cui parla Genesi con  riferimento al primo giorno creativo, non andava affatto riferito alla luminosità del Sole come potrebbe sembrare dal testo contraddittorio normalmente  conosciuto di Genesi.
            Il Sole quale noi lo vediamo oggi appare infatti in  Genesi come creato solo nel quarto giorno  creativo.
            Avevamo inoltre affrontato, fra i tanti argomenti,  quello che anche oggi - ripensandoci - continua a sembrarci come un quasi  incredibile e straordinario paradosso tale da scatenare le ironie della scienza galileiana.
            Secondo tali decrittazioni e le spiegazioni  scientifiche portate da Crombette, la  Terra gira intorno al Sole, come sostiene da qualche secolo la scienza ufficiale che propugna la teoria di Copernico e Galileo.
            Dalle decrittazioni di Crombette emerge tuttavia anche  che - poiché nello stesso tempo il Sole  girerebbe intorno all'asse gravitazionale dell'universo, nelle cui  immediate adiacenze sarebbe posizionata la Terra - il Sole si troverebbe a girare   contemporaneamente intorno alla Terra stessa.
            Verrebbe in tal modo confermata sia la verità biblica  del Sole che gira intorno alla Terra sia quella 'galileo-copernicana' che vede  la Terra e gli altri pianeti del sistema solare girare intorno al Sole.
            Leggo la sorpresa sui volti di coloro che ieri non  erano presenti, ma non ci possiamo soffermare oltre su questo argomento che  abbiamo già dibattuto molto a fondo.
            Essi potranno tuttavia prendere conoscenza delle  relative argomentazioni scientifiche, come pure delle prove sperimentali del  Premio Nobel americano Michelson,  consultando gli Atti della Conferenza.1
            Ieri avevamo pensato ad una Conferenza organizzata su sei sessioni giornaliere di lavoro che  avrebbero ciascuna affrontato le tematiche relative ad ogni singolo 'giorno'  creativo.
            Poi, su proposta del Comitato scientifico  organizzatore della Conferenza stessa anche a seguito delle richieste di molta  parte del pubblico, abbiamo invece ritenuto di concentrare nella sessione  odierna ben quattro giornate (e cioè  i giorni creativi di Genesi dal secondo al quinto compreso) riservando alla  sessione di domani la discussione sul sesto  giorno quello della creazione di Adamo ed Eva con l'annesso famoso  Peccato originale che tanto fa discutere.
            Questa riprogrammazione ci permetterebbe - senza  prolungare i giorni di lavoro complessivi originariamente previsti per questa  Conferenza ma anzi abbreviandoli - di fare seguito alla sessione di domani con  altre due nuove sessioni finali.
  La prima dedicata alla cacciata dei Progenitori dal Paradiso  terrestre e alla storia dei loro discendenti fino al Diluvio universale di duemila anni dopo.
            Si tratta della fase che potremmo definire, anche se  impropriamente, 'preistorica'.
  La seconda riferita alla fase più storica, dopo la fine del  Diluvio, durante la quale la discendenza di Noé - nei suoi tre figli Cam, Sem e Japhet - dà l'avvio ad una  Umanità rinnovata ma subito ricorrottasi, fino  alla dispersione dei popoli dopo la 'confusione delle lingue' seguita alla  costruzione della Torre di Babele che avrebbe avuto lo scopo di 'sfidare' Dio.
  É da questa dispersione e da quei tre ascendenti  originari che avrebbero poi avuto origine le attuali razze e popolazioni della  Terra e la reale fase 'storica' dell'Umanità. 
            Affrontando oggi le tematiche del secondo giorno in Genesi parleremo di moltissimi argomenti, come ad  esempio quei tre versetti misteriosi e apparentemente assurdi - rispetto a  quanto noi stessi possiamo osservare guardando il cielo -  che da  migliaia di anni fanno riflettere pensosamente gli studiosi della Genesi.
            Vi si parla infatti della separazione – ad opera di Dio – delle acque che sono sopra il firmamento da quelle che sono sotto il firmamento, cioè il ‘cielo’.
            Si deve trattare certamente di una cosa molto importante  se l'autore di Genesi ne ha fatto una specifica operazione alla quale è stata  dedicato un intero 'giorno' creativo.
            Ma se questa operazione appare scientificamente tanto  assurda, quale valore dare allora al restante testo della Genesi?
            Seguiremo poi, nel  terzo giorno, la graduale trasformazione del nostro pianeta che da massa  informe coperta dalle acque vedrà emergere la  terraferma, dando origine a quello straordinario continente unico primitivo, un'isola colossale che la moderna  geologia chiama 'Pangea', prima  della successiva deriva degli attuali  continenti.
            Assisteremo quindi nella parte finale dello stesso  ‘giorno’ all'apparizione della vegetazione ed affronteremo le controverse tematiche sulla evoluzione, o meno, delle varie specie vegetali ed  animali, con particolare riferimento anche al rapporto fra tesi creazioniste  ed anticreazioniste che da qualche tempo si contrappongono sempre più  vivacemente.
  É peraltro nota ai più informati in questo specifico  campo la difficoltà della propria collocazione culturale e dottrinale che una parte dei teologi cristiani sembra  avere da qualche decennio di fronte a queste due tesi opposte.
  Nel quarto  giorno affronteremo le problematiche  relative alla creazione di sole e luna.
  É un fatto 'intrigante' perché ci porta fra l'altro a  chiederci come mai la vegetazione - nella Genesi biblica - appare nel terzo  giorno, cioé prima ancora del sole così necessario alla sintesi clorofilliana ed alla vita delle piante.
            Inoltre - fra le varie ipotesi scientifiche  sull'origine della Terra - la più 'accreditata', almeno in questa fase, sembra  essere quella che vedrebbe la Terra fuoruscita dal Sole e quindi il sole 'nato'  prima della Terra.
            Anche in questo caso ci domanderemo che valore  scientifico possa avere la Genesi o se invece non siano possibili altre spiegazioni  del tutto... sorprendenti.
  Nel quinto  giorno, assisteremo alla creazione degli animali.
            Questa creazione è il preludio di quella che sarà nel sesto giorno una ulteriore creazione di animali, creazione  che nello stesso giorno precederà quella dell'animale per eccellenza: l'uomo, che la Genesi racconta creato  con la 'polvere della terra'.
            Cominceremo già a risolvere fin dal quinto giorno -  parlando della creazione degli animali - questo autentico enigma della  formazione dell'uomo dalla terra.
  É uno degli aspetti di Genesi che più ha fatto pensare  ad un racconto mitologico, insieme al fatto che Dio - che é Spirito purissimo -  abbia voluto fare l'uomo 'a sua immagine  e somiglianza', concetto che pure ha dato l'impressione di una immaginazione  mitica dei primi uomini che si erano dati una visione antropomorfica della  Divinità.
            Quest'ultimo tema sarà però toccato più a fondo in  seguito e poi ancor più parlando del sesto giorno quando affronteremo anche il  tema del misterioso Peccato originale, visto da taluni molto riduttivamente  come l'innocente appropriazione di un frutto o da altri come un atto sessuale  proibito.
            Del sesto giorno, come già detto, parleremo tuttavia  solo domani. Vi anticipo però sin da ora che quella di domani sarà una sessione memorabile non solo per il  prevedibile scontro dialettico fra tesi contrapposte ma anche per tutte le implicazioni che ne derivano sulla nostra  visione odierna della vita, dei valori, della società e del futuro dell'Umanità.
            Oggi, in sostanza, parleremo dunque di quella che  possiamo considerare l’anticamera della creazione dell’uomo, cioè dell'Habitat che - secondo Genesi - Dio ha formato sulla terra per rendere possibile la  vita dell'uomo creato per ultimo.
            Sulla base di quanto è successo ieri, credo di essere  facile profeta  nel dirvi che anche oggi  assisteremo - fra due categorie di  studiosi - a veri e propri 'duelli', che mi auguro 'incruenti', su due tesi  antitetiche a confronto.
  Da un lato - come già prima accennato e come non mi è difficile  immaginare - quella di studiosi e scienziati che credono fermamente, non solo  per fede ma anche per ragione, ad  una Creazione fatta da Dio e avente  quale specifica finalità l'uomo.
  Dall'altro quella di studiosi e scienziati evoluzionisti che  -  partendo spesso da una posizione  filosofica materialista - non ammettono il Dio Creatore del Cristianesimo e  della Genesi, ritenendo l'apparizione dell'Universo come una sorta di  indecifrabile incidente cosmico e  l'apparizione della vita nelle sue  forme vegetali ed animali come un secondo incidente,  frutto del Caso.
          Bastian Contrario: vi sarebbe a mio personale avviso anche una terza categoria, quella che il Gesù che parla a San Giovanni nella  rivelazione profetica dell'Apocalisse, definiva severamente dei 'nè caldi nè freddi'.2
            Si tratta della categoria che - di  fronte alle contrapposizioni fra 'creazionisti' e 'evoluzionisti' - si potrebbe  definire quasi come quella degli intellettuali 'concordisti'.
            Pensano che sia stato per forza un  Dio, fosse pure quello cristiano, ad avere creato questo Universo che rivela un Disegno così intelligente, con le  sue leggi ordinate del microcosmo, fatto  di elettroni, protoni e neutroni e del  macrocosmo, con i suoi miliardi di galassie ciascuna contenente centinaia  di miliardi di stelle e pianeti, per non parlare della enorme varietà e complessità di vita sulla Terra. 
            Essi - non avendo sostanzialmente  fede nella Genesi mosaica che Gesù Cristo aveva confermato, dove si ripete invece  quasi fino all'ossessione che vegetali ed animali sono stati creati da Dio ogni  volta secondo la loro specie - preferiscono  credere nella teoria evoluzionista che fa derivare le varie specie l'una dall'altra.
            Evidentemente costoro, pur credendo  Gesù Cristo, Il Verbo incarnato, capace di un  miracolo quale è quello di risorgere da sé dalla tomba e poi di ascendere al Cielo in corpo, anima e divinità, pur credendo nel miracolo ancor più  straordinario dell'Eucarestia nella  quale si nasconde un Dio, non riescono a  credere che Dio - che pur essi dicono di credere 'Onnipotente' - abbia  potuto fare un miracolo quale quello di creare le varie specie vegetali ed  animali dal nulla, quali esse si presentano oggi ai nostri occhi.
            Costoro - dopo aver negato a Dio la possibilità del miracolo di creare dal nulla  un uomo - preferendolo discendente di una scimmia evolutasi, finiscono per credere di più alla Scienza atea che avanza  contradditoriamente da parte sua l'ipotesi di un miracolo ancora più grande, e cioè che l'uomo provenga in ultima analisi  da un'unica cellula primordiale,  nata da sé e dal nulla e che avrebbe dato origine al tutto, vita compresa.
            Costoro - che sono evidentemente a  corto di argomenti a favore di Dio Creatore o non li sanno utilizzare,  da un  lato - - e qui vengo al concetto dei 'né  caldi né freddi' - si tolgono dall'imbarazzo di dover combattere culturalmente e scientificamente contro l'agguerrita  schiera degli 'evoluzionisti', e così facendo rimangono in pace con quello che  evangelicamente parlando viene definito 'il mondo', e dall'altro pensano di mettersi la coscienza in pace anche con Dio, al quale tuttavia riconoscono -  bontà loro - almeno il merito di aver dato il primo calcio al 'pallone' di  questa partita: quella del cosiddetto teorico ma sempre 'evoluzionistico'  Big-Bang che sviluppandosi in materia e poi vita avrebbe alla fine prodotto l'uomo.
            Insomma, mi sembra che - pur senza  rendersene forse conto - questi tengano i  piedi in due scarpe cercando di salvare capra e cavoli!
          Segretario: Desidero rivolgere un invito particolare a Bastian Contrario, che vedo anche oggi  laggiù fra il pubblico in sala, a voler  moderare un poco la sua vena... polemica ed ironica, così da consentire uno  svolgimento pacato dei lavori della sessione odierna.
            Ciò non sempre si è verificato in quella di ieri, anche  se - non prendendolo sempre troppo sul  serio - le sue frequenti ironie ed anche bonarie battute ci hanno talvolta  fatto sorridere sdrammatizzando la serietà delle tematiche.
            Naturalmente, e qui mi rivolgo agli eminenti studiosi  che vedo anche oggi raccolti intorno a questo tavolo, dovremo sforzarci di  confrontare le rispettive opinioni con  un linguaggio comprensibile che quindi non faccia troppo 'soffrire' quella parte di pubblico non specializzato,  presente numeroso in sala.
          Piero Angela3: ‘Quando scrivete, evitate di fare impantanare nel fango i vostri  lettori, o di far loro percorrere a  piedi nudi una distesa di vetri rotti’. 
            Questo era il consiglio che sir Peter Medawar dava ai giovani  ricercatori, in un suo stimolante libro. Egli riteneva infatti che è possibile fare risparmiare molte sofferenze a chi  si accinge a leggere un articolo o un libro di scienza, semplicemente cercando di rendere il terreno più percorribile. 
  É certamente un modo intelligente  (oltre che educato) di impostare il  rapporto con il prossimo, in particolare con coloro che si accingono ad  effettuare dei percorsi difficili…’.
          Bastian Contrario: Se il Sig. Piero Angela avesse cortesemente partecipato al Congresso fin dalla giornata inaugurale di  ieri dandoci da subito questo suo prezioso 'consiglio', già da ieri mi sarei  risparmiato anch’io molte sofferenze e stanotte avrei evitato di sognare come in un incubo di essere un fachiro disteso su un letto di vetri rotti mentre in sogno cercavo ancora – e l’incubo è questo – di capire come  sia veramente possibile, come spiegato ieri da Fernand Crombette, che la Terra possa girare intorno al Sole  mentre il Sole gira contemporaneamente intorno alla Terra poiché anche il  Sole gira a sua volta intorno allo stesso Centro gravitazionale dell'Universo  nelle cui immediate adiacenze sarebbe collocata la Terra...4
            Quanto al consiglio dell’inglese Sir Medawar, penso che, più che per le sue capacità di ‘studioso', egli avrebbe meritato  da Sua Maestà la Regina il titolo di ‘baronetto’ se non altro per quel suo  sapiente prezioso ‘consiglio’, valido per tutti e per ogni occasione: parlare poco e chiaro!
          Segretario: Come ieri, i nostri lavori congressuali saranno  seguiti con estrema attenzione dal Presidente Azaria il quale – pur riservandosi di intervenire all’occorrenza ma  volendo lasciare la massima libertà di espressione agli uomini – preferirà ascoltarli in silenzio avendo voluto affidare a me, quale Segretario  designato, il ruolo operativo di ‘conduttore’.
          
          
          
            
              1 - G.Landolina: La  Genesi biblica... - Vol. I, Capp. 3 e 4 - Edizioni Segno - reperibile e  scaricabile dal sito internet dell'autore www.ilcatecumeno.net
             
            
            
              3 - Piero Angela, noto giornalista e scrittore,  prestigioso conduttore di programmi televisivi e divulgatore scientifico  italiano, ora anche con il figlio Alberto. Vedi la sua La Straordinaria Storia della Vita sulla Terra – Diario di un viaggio lungo quattro miliardi di anni – Premessa: pag. 7 - Arnoldo Mondadori Editore, 1992
             
            
              5 - Dell’autore vedi La Genesi biblica fra scienza e Fede – Primo giorno – La Creazione dell’Universo e del pianeta Terra –  Capp. 4, 6, 7.