DIO CONDANNO’ L’UOMO, IL PRIMO UOMO,

PER AMORE, NON PER SOLA PUNIZIONE. LO CONDANNO’ PER SALVARLO…

 

Sol che ci guardiamo intorno, con un occhio attento al televisore e l’altro ai titoli dei giornali, non possiamo non rimanere allibiti nel constatare l’enormità della dimensione del Male e la poliedricità delle sue forme.
Male e dolore sono il binomio che più spinge a dubitare dell’esistenza di Dio, quantomeno di un Dio buono e giusto.
‘Se Dio ci fosse – quante volte lo avrete sentito dire anche voi – non potrebbe permettere quello che accade’.
E’ pur vero che il male che ci circonda, e che ci procura dolore, non è una realtà astratta ma l’effetto pratico del comportamento dell’uomo.
Dio non ha creato il Male, ha creato l’uomo, ed è ben l’uomo quello che produce il male.
Una volta, mentre muovendo i primi passi sulla via dell’apostolato tentavo gagliardamente di ‘convertire’ mio fratello, lui mi fulminò con una domanda ed una riflessione: ‘Ma se noi uomini siamo deboli, se siamo peccatori, se è praticamente impossibile non peccare, se peccando si rischia un inferno lungo quanto la vita eterna, ma perché Dio – che dicono sia buono . ci ha creato? Non ce ne saremmo stati meglio nel nulla? Almeno non avremmo sentito niente, non avremmo poi rischiato di soffrire per l’eternità! Non ho chiesto io di nascere. E ancora, perché non ci impedisce di peccare ‘legando’ la nostra volontà e obbligandoci a fare il bene? Se ci amava tanto perché non impedirci di fare il male e di dannarci? Perché non impedire ad Adamo ed Eva di sbagliare con il Peccato originale’?
La vita che facciamo è frenetica e non lascia certo spazio alla meditazione ma chissà quante persone si sono poste domande simili senza trovare il tempo di metterle a fuoco.
Domande che spesso non trovano risposta ma che – in chi non possiede la fede ma pur vorrebbe capire - si accumulano sul fondo della nostra coscienza finendo per sovrapporsi e diventare un ostacolo talvolta difficile da superare nel nostro cammino sulla strada che conduce a Dio.
Quante volte anche voi che leggete non avrete incontrato persone che non hanno nascosto il loro scetticismo nei confronti del Dio ‘personale’ e ‘buono’ dei cristiani motivandolo con le miserie estreme del mondo in cui viviamo.
Perché guerre, genocidi, assassinii efferati, bimbi che – pur ‘ladri’ del paradiso perché loro, innocenti, si salvano con certezza – muoiono di malattie e di fame? Dove è il ‘Dio d’Amore’? Dio esisterà, certo, perché un Qualcuno l’Universo lo avrà pur creato. La natura, la sua varietà, la sua complessità e perfezione parlano certamente di una Entità smisuratamente intelligente che noi possiamo chiamare ‘Dio’ come altre filosofie lo considerano un ‘principio’ intelligente. Ma se Dio esiste, perché dovrebbe essere anche un ‘Dio d’Amore’?
A questo punto verrebbe da domandarsi – come in effetti avevo fatto io, forse con una punta di inconscia irriverenza verso Dio, meditando un brano delle ‘Lezioni sull’Epistola ai romani’ della mistica Maria Valtorta – che razza di ‘Progetto creativo  d’amore’  sia mai stato, quello di Dio, se il risultato alla fine è stato quello di metterci nelle mani del Principe delle Tenebre.
Ma anche qui la ‘Luce’ del mio Subconscio, pazientemente, rispose:

Luce:
.    Se Dio-Gesù ha detto che bisogna amare il prossimo - e che cosa più bella è saper morire per esso, avendone Egli dato l'esempio ed essendo morto per i nemici: i peccatori - coerente fu il Piano Divino sulla Creazione. Cosa di meglio infatti, per Dio-Amore, che pensare un 'progetto' dove l’Amore trovasse la più alta realizzazione, un progetto dove l'uomo, creato libero, perdesse liberamente nel suo libero arbitrio se stesso e venisse poi salvato - l'uomo inteso come Umanità - dal libero Sacrificio di Dio che, per Amore, per eccesso di Amore, si sarebbe incarnato (fatto già questo che di per sé era per Dio terribile: come limitazione ed umiliazione) e si sarebbe poi fatto crocifiggere (e questo è ancora il meno anche se desta il più orrore a voi esseri umani) ma soprattutto avrebbe preso sopra di sé tutti i peccati passati, presenti e futuri (questo sì orrore vero degli orrori, perché Dio rifugge veramente il Peccato).
Ecco, il Progetto creativo fu Progetto d'Amore perché volto a dare all'Umanità il godimento di Dio, fu Progetto d'Amore perché Dio, pur sapendo per prescienza che l'Umanità avrebbe sbagliato - ma rispettandone il libero arbitrio, cioè la libertà - decise che l’avrebbe 'liberata' offrendo 'la sua vita per l’amico', cioè facendo il massimo dell’altruismo, anzi di più ancora: la sua vita per il nemico peccatore. Atto d'Amore fu ed Egli vi chiama ora ad offrire la vostra vita per Lui, sapendo che Egli vi darà in cambio la sua Vita per voi, Vita Eterna, Vita di Gioia, Vita di Dio, in cambio di una vita infelice, vita povera che è vostra, vita non voluta da Dio ma che l'uomo, il Primo, si è procurato da sé coinvolgendo poi tutta la sua progenie. Atto d'Amore, sempre d'Amore, perché Dio è Amore.
.    Dio condannò l'uomo, il primo uomo, per Amore, non per sola punizione. Lo condannò per salvarlo perché altrimenti l'uomo, diventato - per la perdita della Grazia - luciferinamente ribelle e protervo, avrebbe abusato ancor di più precludendosi come Lucifero - che volle,  superbamente e fortissimamente volle, essere pari a Dio - la possibilità di essere salvato. E Adamo si salvò, perché di buona volontà, come si salvano tutti quelli di buona volontà.
.    Dio dette la Legge al posto delle Scienza. Persa la Scienza infusa, coperta dalle nebbie del Peccato e della Colpa, rimasti solo nel Cuore i principi fondamentali del rispetto umano, e ancor questi erano confusi, Lui decise di dare la Legge come 'Guida', sapendo che la Legge sarebbe stata - ancora una volta - 'Prova': vince chi la rispetta, perde (il Paradiso) chi la nega. La Legge è Via, è strada che porta alla Vita, ma è nello stesso tempo 'pietra d’inciampo' sulla quale si misurano le buone e le male volontà. All'inizio la Legge era incisa all’interno dei cuori, nell’anima, ma quando l’uomo divenne - per colpa - incapace di sentire la Voce dello Spirito, essa dovette essere data all’io attraverso i Dieci Comandi affinché fosse mezzo di santificazione.
.   ...E poichè la Legge è pietra d'inciampo, cioè causa di Vita ma anche di Morte per chi non la vuole accogliere, ecco che Dio agli uomini di buona volontà ha voluto concedere con il suo Sacrificio e attraverso il Battesimo che fa 'cristiani', cioè seguaci del Cristo, la Grazia. E la Grazia, lo stato di Grazia, rende nuovamente all'uomo la Scienza soprannaturale del Bene e del Male affinché egli capisca come condursi ed evitare che la Legge, data per dare la Vita, diventi mezzo di Morte…