14. La ‘mia’ Apocalisse in sette capitoli: Cap. 7: L’Epilogo

 

Siamo dunque finalmente arrivati – oggi siamo alla fine dell’Anno del Signore 2000 - alla fine anche della ‘mia’ Apocalisse perché ora, di quelle sette buste iniziali del gioco del ‘puzzle’ di cui vi avevo parlato nel Cap. 7, ne è rimasta solo una.
La apro, e tiro fuori il ritaglio:
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Ap 22, 6-21:
Allora mi disse: ‘Queste parole sono fedeli e vere, e il Signore, Dio degli spiriti dei Profeti, ha mandato il suo Angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono succedere ben presto. Ecco Io vengo presto. Beato chi osserva le parole della profezia di questo libro!’.
Io, Giovanni, sono colui che vidi e sentii queste cose. Or quando ebbi veduto e udito, caddi in ginocchio per prostrarmi ai piedi dell'Angelo che me le mostrava. Ma egli mi disse: ‘No, guàrdatene bene! Io sono un servo come te, come i tuoi fratelli i profeti e quelli che osservano le parole di questo libro. Pròstrati davanti a Dio!’.
Poi mi disse: ‘Non sigillare le parole della profezia di questo libro, poiché il tempo è vicino. L’ingiusto continui a commettere l'ingiustizia, l'immondo seguiti ad essere immondo; il giusto continui nel bene e il santo si santifichi ancora. Io vengo presto, portando con Me la mia ricompensa, per darla a ciascuno secondo l'opera sua. Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine. Beati coloro che lavano le loro vesti, per avere diritto all'albero della vita ed entrare nella città per le porte! Fuori i cani, i venefici, gli impudichi, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e opera la menzogna!’.
Io, Gesù, ho mandato il mio Angelo per attestarvi queste cose relative alle chiese. Io sono la radice e la posterità di Davide, la fulgida stella del mattino’.
Lo Spirito e la Sposa dicono: ‘Vieni!’.
E chi ascolta dica pure: ‘Vieni!’.
Chi ha sete venga, e colui che ne vuole prenda gratuitamente l'acqua di vita!
Or dichiaro a chiunque ascolta le parole della profezia di questo libro: se uno vi fa delle aggiunte, Dio gli farà subire le piaghe descritte in questo libro; e se uno toglie qualcosa dalle parole di questo libro profetico, Dio toglierà la sua parte dell’albero della vita e della Città santa descritti in questo libro.
Colui che attesta queste cose, lo dichiara: ‘Sì, vengo presto’.
Amen! Vieni, Signore Gesù!
La grazia del Signore Gesù sia con tutti voi.
Amen.

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Rifletto a lungo sull’ultima ammonizione, quella rivolta a chi avesse osato modificare le parole di quel testo di Apocalisse, ammonizione che mi sembra piuttosto una minaccia di maledizione, come quelle che venivano scagliate contro i profanatori di certe tombe di faraoni nelle piramidi egizie.
Non so se questo valga per me e per tutti quelli come me che l’Apocalisse hanno solo cercato di interpretarla.
Interrogo a fondo la Voce della mia Coscienza, ma concludo che ho cercato di fare del mio meglio e – a parte il mio ‘Subconscio creativo’ – non ho niente da rimproverarmi, ‘Luce’ permettendo.

Devo ammettere onestamente che non sono del tutto sicuro di aver sempre bene interpretato l’Apocalisse, anzi - se preferite - sono sicuro di non avere sempre bene interpretato.
Non vi nascondo che - con tutte quelle sette lettere, chiese, angeli, trombe, segni, coppe, piaghe - ho rischiato più di una volta di entrare in confusione.
Non parliamo poi della misteriosa identità – sul piano umano - delle due ‘bestie’, demoni ispiratori di due distinti personaggi, l’Anticristo e il misterioso ‘Falso profeta’, come infine l’individuazione dei tempi di realizzazione degli avvenimenti non tanto quanto alle date della Parusia intermedia – ché lì la responsabilità di dire il ‘quando’ se l’è presa Nostradamus collocando forse con qualche approssimazione la parte cruciale agli inizi del terzo millennio che sta per iniziare – quanto invece alla loro esatta sequenza, perché anche voi avrete capito che cercare di comprendere le profezie, splendide ma anche velate, del Gesù valtortiano richiede un grande sforzo di concentrazione e meditazione ed una ‘illuminazione’ che a noi non è dato di avere.
Nostradamus, peraltro, nel ‘500 collocava l’inizio della Pace universale (dopo una più che ventennale ‘grande tribolazione’) nel Terzo Millennio dopo Cristo, intorno al 2025 con una Pace finale fra Occidente e Oriente.
Ma dal ‘500 ad oggi tanta acqua è passata sotto i ponti e Dio – Padrone del Tempo e della Storia - può sia accelerare che ritardare i tempi anche in funzione del comportamento degli uomini.
Ma – altra domanda – non aveva detto Gesù che per pietà collettiva ed amore per i suoi Eletti i tempi sarebbero stati abbreviati?
Rimane poi ancora misteriosa la data esatta della manifestazione ‘pubblica’ dell’Anticristo e del suo ‘socio’ Falso Profeta, quello che parla con ‘voce suadente’ ma esprime parole del Dragone e cioè di Satana,  sempre che le due ‘bestie’ – nella concretizzazione umana - non finiscano per agire in una stessa persona come un ‘Giano bifronte’.
Prendete dunque tutto con ‘beneficio d’inventario’ concentrandovi invece sulla sostanza degli avvenimenti che ho cercato di spiegare, avvenimenti che per quanto mi è stato possibile comprendere- cercando di studiare il più a fondo possibile collegando in un mix l’Apocalisse vera e propria, le interpretazioni di Padre Penasa e soprattutto le rivelazioni fatte da Gesù alla mistica Maria Valtorta - avrebbero le seguenti fasi:
Prima fase: era quella degli anni del primo Novecento e più in particolare della seconda guerra mondiale degli anni ’40, fase che Gesù definiva ancora come quella dei ‘Precursori’ dell’Anticristo.
Seconda fase: quella della manifestazione effettiva dell’Anticristo, supportato dall’operato della ‘bestia del mare’, che il Gesù valtortiano definiva come ‘la violenta’, e della ‘bestia della terra’ che con ‘finta dolcezza’ avrebbe aiutato la prima. Periodo di guerre, di ideologie aberranti e di eresie religiose. Gesù diceva che consentiva queste sofferenze per espiazione dell’uomo e per spingerlo a ravvedersi, purtroppo troppo spesso senza risultato. Manifestazione e sconfitta delle due ‘bestie’ ed in particolare dell’Anticristo.
Terza fase: inizio del ‘millennio felice’, cioè dell’Era di Pace conseguente alla Parusia di Gesù ed al contestuale ‘incatenamento’ di Satana,  quando gli uomini,  convinti ormai che gli orrori delle guerre e sofferenze del periodo dell’Anticristo erano stati provocati dalla apostasia nella Chiesa gerarchica e dall’allontanamento generale degli uomini da Dio – si rivolgeranno pentiti nuovamente al Signore che farà allora scendere grandi correnti spirituali sulla terra per favorire la crescita dell’Umanità nella spiritualità.
Ma attenzione, una parte degli uomini – quella vincente – crescerà nella spiritualità del Bene, l’altra – la sconfitta ma persistente, anche se sulla ‘difensiva’ - crescerà nella spiritualità del Male.
La Grande Tribolazione della Chiesa universale durante il regno dell’Anticristo (prima della realizzazione gloriosa del Regno di Dio in terra nel cuore degli uomini, Regno che invochiamo nella preghiera del ‘Padre nostro’) sarà misticamente figura della Passione di Gesù prima della sua Resurrezione gloriosa.
L’Era di Pace del Millennio sarà in figura l’Osanna della Chiesa prima della Passione finale della Chiesa universale alla fine del mondo con le sofferenze e la tremenda persecuzione da parte di Satana in persona nella guerra di Gog e Magog. Questa persecuzione sarà ‘sette volte’ peggiore di quella del tempo dell’Anticristo perché quando Satana verrà liberato egli sfogherà sull’Umanità il suo odio per Dio e la sua rabbia, sapendo ormai di stare per essere del tutto sconfitto e relegato all’inferno per l’Eternità.
Il Regno di Dio in terra nel cuore degli uomini nel terzo ‘millennio’ sarà infine figura del Regno di Dio in Cielo dopo la sconfitta di Satana ed il Giudizio universale.
L’Umanità nel corso del ‘millennio’ verrà ammaestrata da Gesù-Spirito Santo per prepararsi – negli uomini migliori – allo scontro finale della guerra che verrà condotta da Satana dopo il millennio. Si tratterà di un millennio di prova per consentire agli uomini – che dovranno a quel punto combattere solo contro il proprio ‘io’ degenerato, conseguenza questa del Peccato originale fino all’ultimo uomo -  di far vedere a Dio cosa saranno capaci di fare nel bene senza le tentazioni di Satana che rimarrà nel frattempo ‘incatenato’.
Quarta fase: E’ quella successiva all’Era di pace del ‘Millennio’, quando Satana - liberato - si scatenerà nuovamente trovando un’infinità di uomini pronti a seguirlo di nuovo. Periodo tremendo, molto più tremendo di quello dell’Anticristo, alla fine del quale Satana - ed i suoi adepti: demoni e uomini - verranno definitivamente sconfitti e scaraventati all’Inferno.
Quinta fase: Dopo la sconfitta finale di Satana vi sarà il Giudizio universale con il trionfo finale di Gesù che – dopo avere in precedenza realizzato il Regno di Dio in terra grazie al suo Sacrificio redentivo – ora potrà finalmente realizzare il Regno di Dio in Cielo, vero obbiettivo del Progetto divino iniziale, pensato da Dio prima ancora della creazione dell’uomo: regno tuttavia riservato giustamente agli uomini di buona volontà che avrebbero dimostrato di voler davvero divenire ‘figli di Dio’ amando Dio non a parole ma seguendone le Leggi e combattendo contro il proprio ‘Io’ degenerato a seguito delle conseguenze del Peccato originale.

Luce:
Gesù, in questi brani, parla in perfetto ‘stile profetico’ muovendosi fra passato, presente e futuro dove ogni epoca sembra che comprenda quelle future o passate, tanto che – come nei Vangeli – quasi non si capisce se si riferisca a questi tempi o agli ultimi tempi.
Ed allora, poiché sei confuso, ti guiderò Io tenendoti per mano.
Rileggi con calma e seguimi.
La Chiesa, come ‘Ente’, è opera perfetta perché perfetto è stato il suo Fondatore.
Ma la ‘chiesa degli uomini’ è fatta di uomini, e come tale sbaglia.
Quando le sue ‘gerarchie’ sono vissute nel rispetto della Legge e del Vangelo, la Chiesa conobbe momenti di splendore.
Quando invece essa si lasciò asservire ad interessi terreni, precipitò nel baratro.
E così questi errori, come nei secoli passati hanno dato vita alle controversie e agli scismi, così nei secoli futuri provocheranno l’Errore per eccellenza, il famoso ‘abominio della Casa di Dio’, figura finale di tanti abomini minori precedenti, che sarà il ‘segno precursore’ della fine del mondo, così come altri sono ora i segni precursori di ‘questi’ ultimi tempi.
Gesù, parlando nel 1943, spiegava che dopo quel periodo di travaglio doloroso, quello dei ‘precursori’ dell’Anticristo, la Chiesa, quella autentica, si sarebbe rifugiata nei suoi figli migliori che saranno pronti a guidarla quando i prossimi tempi saranno maturi per preparare i vari popoli alla Venuta intermedia di Gesù.
Allora Io verrò, e spanderò il mio Spirito su tutta l’Umanità redenta, e anche sugli Ebrei - il mio popolo, che non ha colpe ma meriti: quelli di espiare per le colpe dei padri – i quali finalmente mi riconosceranno come Messia invocando su loro stessi, ed essi stessi, quel Sangue che con altro spirito i padri invocarono su di loro.
E come il primo fu un sangue di maledizione invocata, il secondo sarà un sangue di liberazione voluta, perché sempre, sempre, il mio Sangue libera. Ricordati.
E allora, con il mio gregge ricomposto perché l’ultima pecora, la prima sperduta, sarà rientrata nell’Ovile, Io ritornerò per l’ultimo ammaestramento, quello che dovrà preparare l’Umanità del Millennio alla rassegna finale, quella che scaturirà dalla Battaglia di Gog e Magog per terminare nel Giudizio finale che aprirà le porte ai Nuovi Cieli e alla Nuova Terra: celeste!
Ed eccoci ora all’Epilogo.
Vedi quanta strada abbiamo percorso insieme in questi due volumi?
Ricordi quella canzone? Ricordi quelle parole del primo volume?
Ecco che siamo alla fine del mistico viaggio ma all’inizio di una Nuova Avventura.

Ora risponderò ai tuoi dubbi finali e – come tu hai dato il tuo – Io ti darò il mio…
 
EPILOGO

La mia Pace sia con te, il mio Spirito risvegli in te la Verità senza timore alcuno.
O temi l’uomo o temi Me, Giudice di Verità.
La mia Parola in questo libro è scritta nella Verità, in verità velata, perché non voglio tu conosca tutto alla perfezione.
Tante cose, scritte nei Tempi da diversi ‘interpretatori’ della mia Apocalisse, sono vere e sono concordi, altre cose non sono vere, non perché il Nemico abbia sviato i miei strumenti ma perché Io non voglio che tutto sia svelato.
L’uomo di cui tu parli – nella sfera religiosa – è l’Antipapa o, come è stato detto, il ‘Papa nero’.
Nella sfera umana invece vi sarà l’Anticristo, e opererà grandi miracoli e prodigi, e si dichiarerà ‘il Cristo’ atteso da millenni.
L’attesa è nel mio popolo eletto a cui Io ho girato le spalle perché rinnegato, tradito, ucciso.
Ma tornerò a loro e mi manifesterò nei loro cuori, e farò in modo che i loro occhi si aprano e vedano che colui che siede non è il vero ‘Cristo’, e allora sarà destituito.
E ungerò i miei eletti che godranno della mia Gloria, non solo ‘finale’ ma anche ‘intermedia’.
Sì, figlio. I due iniqui sobilleranno la Fede e la Ragione, dando inizialmente oro che poi si cambierà in carbone acceso di sofferenza.
E solo allora si ritornerà alle catacombe per poter celebrare il mio mistero in unione ai neo-ristabiliti.
E quella è la vera ‘Unione’, non quella che voi uomini avete creato, creato soltanto per valorizzare una nazione di fronte all’altra, con a capo le due nazioni che – insieme ad una terza – ingaggeranno la terza guerra mondiale.
Giorni di terrore e di sangue attendono questa Umanità, giorni che stanno per abbattersi contro la mia Chiesa, che sarà preservata, e contro il mio popolo che invece soffrirà terribilmente e che in buona parte verrà sterminato.
Guai, guai, guai a quel soldato che verrà trovato impreparato alle verità che vi sto rivelando sul prossimo futuro.
Guai perché Io, il Giudice eterno, non avrò nessuna misericordia e compassione per coloro che diserteranno e per coloro che non ‘accetteranno’ dopo i grandi segni che avverranno.
O voi, o ultima Chiesa, radunatevi a battaglia! L’ora è giunta.
La mia Parusìa, come Spirito Santo trionfatore, sta per giungere.
I ‘tempi’ sono brevi e la Grande Tribolazione è alle porte: non i ‘segni’, ma la Grande Tribolazione.
Combattete, e vi salverete.
Se non combatterete verrete estromessi come ho estromesso tanti dalla mia Gloria e dal mio Progetto.
Ora è il tempo che diciate ‘Maranathà’, cioè: ‘Vieni, Signore Gesù’.
Attendo da voi tutti, soldati e figli della Luce, che acclamiate Me vostro Signore e Re, e – invocandomi – desideriate la mia Parusìa intermedia, dove vi prenderò con Me per il Tempo infinito.
Ora vado, ma tornerò ancora a parlarti di ciò che non sai e di ciò che sai a metà e di ciò che non devi sapere fino al giorno del suo compimento.
Shalom.

Pace a voi

Il Vincente sul cavallo bianco
Il Re dei re
Il Signore dei signori