3.  L'ANGELO CUSTODE: INVISIBILE, POTENTE
E AMOROSO ALLEATO DELL'UOMO!

G. LANDOLINA:

Dovendo parlare di Angeli, come fare se non cominciando a parlare del 'nostro' personale Angelo Custode che Dio pone accanto ad ogni nascituro per vegliarlo ed assisterlo nel corso della sua vita e - aggiungo - anche 'oltre'?
E chi potrebbe farlo meglio di 'Azaria', nome che - come già detto - in ebraico significa appunto 'aiuto del Signore' e che in quanto tale é il rappresentante per eccellenza di tutti gli Angeli Custodi che Dio pone al fianco dell'uomo come suo 'aiuto'?
Avrei potuto farvi una sintesi di quanto dice al riguardo l'Angelo Azaria.
La sostanza non sarebbe cambiata, ma sono invece le sfumature, di ombra e di luce, quelle che danno un senso più compiuto al tutto, e quello di Azaria è veramente un quadro che stupisce per la sua bellezza. Esso va quindi visto nella 'luce' giusta, quella con cui Egli stesso l'ha 'dipinto' e che io vi trascrivo (i grassetti sono i miei):1

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«La missione dell’Angelo Custode si crede, da parte della gente, che cessi con la morte del custodito.
Non è così sempre.
Cessa, è cosa conseguente, alla morte del peccatore impenitente, e con sommo dolore dell’angelo custode di colui che non si pentì.
Si trasfigura in gloria gioconda ed eterna alla morte di un santo che dalla terra passa al Paradiso senza soste purgative.
Ma continua qual era, come protezione che intercede e ama il suo affidato, per coloro che dalla Terra passano al Purgatorio per espiare e purificarsi.
Allora noi, gli angeli custodi oriamo con la carità per voi davanti al trono di Dio, e uniti alle nostre orazioni d’amore presentiamo i suffragi che sulla Terra vi applicano parenti e amici.
Oh! tutto non posso dire di quanto sia vivo, attivo, dolce il legame che ci unisce a voi purganti. Come madri che spiano il ritorno della salute in un figlio che fu malato ed è convalescente, come spose che contano i giorni che le separano dalla riunione con lo sposo prigioniero, così noi.
Noi, neppure per un attimo, non cessiamo di osservare la divina amorosa Giustizia e le vostre anime che si mondano fra i fuochi d’amore.
E giubiliamo vedendo l’Amore sempre più placato verso di voi, e voi sempre più degne del suo Regno.
E quando la Luce ci ordina: ‘Vai a trarlo fuori per portarlo qui’, più ratti che saette noi ci precipitiamo a portare un attimo di Paradiso, che è fede, che è speranza, che è conforto a coloro che ancora restano a espiare, là nel Purgatorio, e stringiamo a noi l’anima amata per la quale operammo e soffrimmo, e risaliamo con lei insegnandole l’osanna paradisiaco.
I due dolci attimi nella missione dei Custodi, i due più dolci attimi sono quando la Carità ci dice: ‘Scendi, chè un nuovo uomo è generato e tu lo devi custodire come gemma che mi appartiene’, e quando possiamo salire con voi al Cielo.
Ma il primo è meno del secondo. Gli altri attimi di gioia sono le vostre vittorie sul mondo, la carne e il demonio.
Ma come si trema per la vostra fragilità da quando vi si prende in custodia, così sempre si palpita dopo ogni vostra vittoria, perché il Nemico del Bene è vigile a tentare di abbattere ciò che lo spirito costruisce. Perciò gioioso, perfetto nella sua gioia è l’attimo in cui entriamo con voi nel Cielo. Perché nulla più può distruggere ciò che ormai è compiuto…».

Quanto spiegato fin qui potrebbe già essere sufficiente a darci una idea dell'importante ruolo degli Angeli Custodi, ma la 'lezione' di Azaria non è finita perché egli la riprende circa un mese dopo continuando così le sue spiegazioni (i grassetti sono sempre i miei):2

«Un’altra azione dell’Angelo Custode è quella di essere costantemente e meravigliosamente attivo presso Dio, del quale ascolta gli ordini e al quale offre le azioni buone del custodito, presenta e appoggia le suppliche, intercede nelle sue pene; e presso all’uomo al quale soprannaturalmente fa da maestro che guida nel sentiero diritto, senza soste, con ispirazioni, luci, attraimenti verso Dio.
Oh! i nostri fuochi, che sono i fuochi della Carità che ci ha creati e che ci investe dei suoi ardori, noi li convergiamo sui nostri custoditi, così come fa il sole sulla zolla che chiude un seme per intiepidirlo e farlo germinare, e poi sullo stelo per irrobustirlo e farlo divenire fusto e pianta robusta.
Coi nostri fuochi noi vi consoliamo, scaldiamo, irrobustiamo, illuminiamo, ammaestriamo, attraiamo al Signore.
Che se poi il gelo ostinato dell’anima e la sua durezza ostinata non si lascia da noi penetrare e vincere, che se poi l’armonia caritatevole dei nostri insegnamenti non viene accolta ma anzi sfuggita per seguire la fragorosa musica infernale che sbalordisce e fa folli, non di noi è la colpa. Di noi è il dolore per il fallimento della nostra azione d’amore sull’anima che amiamo con tutte le nostre capacità, dopo Dio.
Noi siamo dunque sempre presso il nostro custodito, sia che sia un santo o un peccatore.
Dall’infusione dell’anima nella carne alla separazione dell’anima dalla carne, noi siamo presso la creatura umana che l’Altissimo Signore ci ha affidata.
E questo pensiero, che ogni uomo ha presso un angelo, dovrebbe aiutarvi ad amare il prossimo vostro, sopportarlo, accoglierlo con amore, con rispetto, se non per se stesso, per l’invisibile Azaria che è seco lui e che, come angelo, merita sempre rispetto e amore.
Se pensaste che a ogni vostra azione verso il prossimo, oltre l’Occhio onnipresente di Dio, presiedono e osservano due spiriti angelici i quali gioiscono e soffrono ciò che fate, come sareste più buoni sempre col prossimo vostro!
Pensate: voi accogliete una persona, l’onorate ovvero la mortificate, l’aiutate o la respingete, peccate con lei o la traete dal peccato, ne siete istruiti e la istruite, la beneficate o ne siete beneficati…e due angeli, il vostro e il suo sono presenti e vedono non solo le vostre azioni palesi ma la verità delle vostre azioni, ossia se le fate con vero amore, o con finto amore, o con astio, con calcolo, e così via.
Date l’elemosina? I due angeli vedono come la date. Non la date? I due angeli vedono il perché vero di perché non la date. Ospitate un pellegrino o lo respingete? I due angeli vedono come lo ospitate, vedono ciò che è spiritualmente vero nella vostra azione. Visitate un malato? Consigliate un dubbioso? Confortate un afflitto? Onorate un defunto? Richiamate alla giustizia uno smarrito? Date aiuto a chi ne ha bisogno?
A tutte le opere di misericordia sono testimoni due angeli: il vostro e quello di colui che riceve la vostra misericordia o se la vede negata.
Vi viene a trovare, o a importunare, qualcuno? Pensate sempre che non ricevete lui solo, ma il suo angelo con lui. E perciò abbiate sempre carità. Perché anche un delinquente ha il suo angelo, e l’angelo non diviene delinquente se delinquente è il suo custodito.
Accogliete perciò con amore chiunque, anche se è un amore prudentemente riservato, sulle difese, anche se è un amore severo per far comprendere, al vostro prossimo che vi visita, che la sua condotta è riprovevole e che vi addolora e che la deve cambiare non tanto per piacere a voi quanto per piacere a Dio.
Accogliete con amore. Perché se respingete l’uomo che vi è antipatico, o indesiderabile, importuno in quel momento, o che sapete perfido, respingete pure l’ospite invisibile ma santo che è seco lui e che dovrebbe farvi gradito ogni visitatore, perché ogni prossimo che viene da voi porta fra le vostre mura o a voi vicino l’angelo che è suo custode.
Dovete vivere presso chi non vi piace? Prima di tutto non giudicate. Non sapete giudicare. L’uomo non giudica con giustizia che rarissimamente. Ma anche giudicando con giustizia, in base ad elementi positivi ed esaminati senza prevenzioni e astii umani, non mancate alla carità, perché oltre che al prossimo voi manchereste verso l’angelo custode di quel prossimo.
Se sapeste considerare così, come più facile vi sarebbe superare antipatie e rancori, e amare, amare, compiere le opere che vi faranno dire da Gesù Signore e Giudice: ‘Vieni alla mia destra, tu benedetto’.
Su, un piccolo sforzo, una continua riflessione sempre, questa: vedere, con l’occhio della fede, l’angelo custode che è al fianco di ogni uomo, e agire sempre come se ogni vostra azione fosse fatta all’angelo di Dio che testimonierà presso Dio.
Egli, l’angelo custode di ogni uomo - io ve lo assicuro - unito al vostro dirà al Signore: ‘Altissimo, costui sempre fu fedele alla carità, amando te nell’uomo, amando il mondo soprannaturale nelle creature, e per questo amore spirituale sopportò offese, perdonò, fu misericorde verso ogni uomo, a imitazione del Figlio tuo diletto i cui occhi umani, pur mirando i suoi nemici, vedevano al loro fianco, con l’aiuto dello spirito suo santissimo, gli angeli, i loro afflitti angeli, e li onorava, aiutandoli nel tentativo di convertire gli uomini, per glorificare con essi Te, Altissimo, salvando dal Male quante più creature possibile’.
Io voglio che tu, che giubili perché venendo qui il Signore trova un angelo di più ad adorarlo, io voglio che come tu credi alla presenza dell’angelo del nascituro, così creda alle mie parole e ti comporti con tutti coloro che a te vengono, o con i quali hai contatti d’ogni forma, come ti ho detto, pensando all’angelo loro custode per superare stanchezze o sdegni, amando ogni creatura con giustizia per far cosa grata a Dio e di onore all’angelico custode. E di aiuto anche all’angelico custode.
Medita anima mia, come vi onora il Signore, e come noi angeli vi onoriamo, vi diamo modo di aiutare noi - Egli, il divino, e noi suoi spirituali ministri - con la parola atta a mettere sulle vie giuste un vostro simile e soprattutto con l’esempio di una condotta ferma nel Bene.
Ferma, che non si piega a indulgenze e compromessi per non perdere l’amicizia di un uomo, premurosa unicamente di non perdere quella di Dio e dei suoi Angeli.
Sarà dolore, talvolta, dover essere severa, perché la gloria di Dio e i suoi voleri non siano calpestati da un uomo. Procurerà forse sgarbi e freddezze. Non te ne preoccupare.
Aiuta l’angelo del prossimo tuo e troverai anche questo in Cielo».

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Cosa dire di queste spiegazioni date alla mistica? Niente. Si spiegano da sole e non resta altro che meditarle rileggendole e soppesandole passo-passo con attenzione.
É curioso sapere in quale circostanza e per quale ragione Azaria ha dato alla sua custodita questi insegnamenti sugli Angeli Custodi.
Alcuni mesi prima era nata una bimba nella casa accanto a quella di Maria Valtorta.3
Dopo un bagnetto i vicini glie la avevano portata in casa deponendola sgambettante sul letto su cui la mistica, paralizzata, passava le sue giornate scrivendo.
La mistica vede a questo punto in visione Gesù curvo sulla bimba, nuda nella sua grazia innocente.
Egli impartisce allora alla mistica una lezione 'segreta', cioè per lei sola, a commento del versetto 25 del Cap. II della Genesi.4
La spiegazione di Azaria sugli Angeli Custodi pare abbia tratto lo spunto da una riflessione che la mistica aveva fatto successivamente ripensando a quella bimba, ricordando il volto di Gesù sereno e sorridente chino sulla piccina senza peraltro che i genitori potessero mai immaginare una cosa del genere.
Lei - ripensando all'episodio - si era dunque chiesta fra sé e sé se Dio fosse contento che nella casa ci fosse - con la piccina - anche un altro Angelo Custode.
Maria Valtorta non osava mai rivolgere domande dirette sul 'soprannaturale', ma il suo spirito - a livello di inconscio - se le poneva, e allora il suo Angelo Custode Azaria, leggendo i suoi profondi pensieri e proprio perché il suo 'spirito' non era animato da mera curiosità ma da bisogno spirituale di più conoscere, le risponde dicendole nel pensiero che 'Sì, Dio è contento...' perché nella sua casa c'é un nuovo Angelo il quale é felice di vegliare un'anima creata da poco, una vera gemma di Dio, ed inoltre che 'Dio è contento' perché Gesù amava i pargoli...'.
Da questo fatto - e cioè dalla presenza nella casa del nuovo Angelo Custode - Azaria trae dunque spunto per illustrare la missione di questi Angeli.
Ciò premesso si possono però fare alcune ulteriori considerazioni ripercorrendo a volo d'uccello questi insegnamenti di Azaria.
In primo luogo é fonte di grande consolazione sapere che vicino a noi abbiamo realmente - anche se invisibile - un così amoroso e fedele alleato quale é l'Angelo Custode.
É bello allora parlargli, anche se ci sembra che non ci risponda, ma sapendo che poi quella certa buona idea che ci sentiamo passare per la mente, magari quando meno ce lo aspettiamo, altro non è che una 'sua' idea, un suo messaggio telepatico, l'aiuto che Egli ci butta lì fra i nostri pensieri anonimamente, lasciandoci in tal modo padroni - noi che crediamo che si tratti di una 'nostra' idea - di seguirla o meno con il nostro libero arbitrio.
In secondo luogo é consolante il fatto che i nostri Angeli Custodi si occupino di noi anche in Purgatorio perché - abbiamo letto - la loro missione cessa solo quando essi riescono a portare il loro custodito in Paradiso.
In terza istanza apprendiamo che l'Angelo Custode viene posto accanto all'uomo non quando esso nasce, ma addirittura accanto al nascituro, cioé quando il piccolo è ancora nel grembo della mamma. Anzi prima ancora, quando il nascituro viene 'generato' dai genitori, e qui - a mio avviso - per 'generato' non si può intendere che 'concepito'.
L'embrione del nascituro é dunque affidato all'Angelo Custode fin dal suo concepimento. É dotato di spirito immortale. É già un essere umano potenzialmente perfetto.
Questa è una riflessione che io propongo a chi non medita abbastanza sulla gravità di una interruzione violenta della gravidanza: l'aborto!
Quale costernazione per questo Angelo vedere la sorte infausta di colui che Egli tanto ama, di cui è tanto felice, colui che - da lui assistito - avrebbe dovuto via via formarsi e svilupparsi nel seno materno, nascere e quindi crescere per poter divenire uomo e diventare un giorno 'figlio di Dio' in Cielo.
Il suo custodito, gli viene strappato, anzi gli viene ucciso sotto gli occhi senza che Egli - Angelo di Dio ma impossibilitato ad impedire all'uomo l'esercizio del libero arbitrio - possa intervenire se non tentando con muti messaggi mentali di convincere i genitori - 'sordi' però ai suoi muti appelli - a non farlo.

 

MARCELLO STANZIONE:

Che cosa non sono gli Angeli

Gli Angeli oggi giorno sono molto di moda.
Esistono numerosi gruppi interessati a condividere le loro esperienze con gli angeli e a comunicare con loro. Diverse persone sono venute da me portandomi messaggi che avevano ricevuto dagli Angeli.
Ho sconsigliato a queste persone di continuare a fare la scrittura automatica, perché in realtà facevano dello spiritismo di bassa lega.
Nelle librerie si vendono i "tarocchi angelici", per mettersi in contatto con gli angeli, e anche delle case editrici molto prestigiose hanno pubblicato una decina di libri di Francois Bernard Termes che si firma con il nome di Haziel e che è un cabalista che mescola l'angelologia cristiana con l'astrologia occulta, la magia, la teologia e la mistica ebraica, creando grande confusione anche in molti cattolici praticanti.
Questi libri affermano che secondo la tradizione esoterica vi sarebbero nove cori di angeli, ognuno dei quali è governato da un Arcangelo e sarebbe composto di otto angeli custodi per un totale di 72 nomi di angeli.
Ogni angelo custode avrebbe il suo domicilio in uno spazio che comprende 5 gradi (5 giorni) dello zodiaco astrologico, così che le persone nate in quei 5 gradi-giorni hanno quel determinato angelo custode.
A ciascuno di questi 72 angeli vengono rivolte delle particolari preghiere e Haziel promette risultati spettacolari affermando: "Possiamo chiedere al nostro angelo custode i suoi poteri ma anche quelli di altri angeli custodi, poiché egli ha il compito di trasmetterli; noi ci mettiamo in contatto con il nostro angelo custode ogni volta che gli rivolgiamo la sua apposita preghiera. Ma, se di 5 giorni in 5 giorni rivolgeremo le preghiere ai diversi angeli otterremo tutti i poteri, tutti i doni".
Questa è chiaramente non più una visione cristiana, dove l'angelo ci deve aiutare ad andare in paradiso, ma è una visione magico-occultistica, nella quale l'angelo è strumentalizzato per avere poteri straordinari e avere successo nella vita.
Molti, più che rivolgersi agli arcangeli Michele, Raffaele e Gabriele citati nella Bibbia, si rivolgono agli pseudo-angeli della Cabala, che è una complicata dottrina esoterica del misticismo ebraico, che si diffuse nel tredicesimo secolo.
In quest'epoca fu composto il "Libro dello splendore", nel quale gli angeli hanno un ruolo importante.
Secondo la Cabala vi sono dieci Sefirot, canali dell'energia di Dio, che raffigurano gli attributi dell'Onnipotente posti al governo del cosmo. I nomi dei dieci Sefirot si riferiscono alle qualità supreme della divinità: Fondamento, Splendore, Eternità, Bellezza, Potere, Grazia, Conoscenza, Saggezza, Comprensione, Corona.
Ogni Sefirot è governato da un Arcangelo. Il più importante di tutti sarebbe Metatron, "principio della presenza", munito di 72 ali e innumerevoli occhi lampeggianti, che è il luogotenente di Dio. Tra i vari Sefirot, ci sono 72 sentieri e conoscere i nomi dei 72 geni planetari o angeli, come pure i momenti dell'anno o del giorno in cui li si può invocare, significa secondo i cabalisti realizzare grandi cose.
Contro questo proliferare di angeli gnostici o esoterici, la Santa Chiesa Cattolica ha messo in guardia i suoi fedeli fin dai primi secoli del cristianesimo.
Nel 543 il Sinodo di Costantinopoli condanna alcune idee errate sugli angeli quando si cominciarono a venerare angeli con nomi non provenienti dalla Bibbia ma dagli scritti apocrifi, come ad esempio l'Arcangelo Uriel che viene menzionato dal libro apocrifo di Enoch e che ben presto venne venerato in tutto l'Occidente.
Questo culto agli pseudo-angeli biblici stava causando una idolatria superstiziosa, per cui tutti i documenti ecclesiastici, dal settimo secolo in poi, cercano di contenere e illuminare la devozione agli angeli e di condannare gli errori.
Verso la fine dell'ottavo secolo l'Arcivescovo Adalberto di Magdeburgo fu accusato di compiere opere di magia evocando i "sette spiriti", specialmente quello di Uriel che lo aveva aiutato a produrre grandi fenomeni.
L'intervento ecclesiastico fu causato da una preghiera "miracolosa" composta da Adalberto che, accanto ai nomi di Michele, Raffaele e Gabriele, includeva anche i nomi equivoci di Uriel, Raguel, Tubuel, Ineas, Dubuos, Suluoc, Siniel.
Nel 745 si tenne a Roma un Sinodo, sotto papa Zaccaria, che proibì di invocare i nomi di questi presunti angeli, dichiarando che essi erano in realtà dei demoni. Possono essere legittimamente invocati solo i nomi di origine biblica: Michele, Gabriele e Raffaele.
Nel 789 una norma del Concilio franco, sotto il re Carlo Magno, proibiva di introdurre nel culto liturgico i nomi degli angeli all'infuori dei tre noti. Un'altra norma disponeva la scomunica e, addirittura, la pena di morte per coloro che adoravano l'Arcangelo Uriel. Oggi, dopo tanti secoli, ci troviamo di nuovo immersi nella peggiore delle confusioni riguardo gli angeli.
Molti cristiani sono ingannati dal NewAge (Nuova Era) che offre una angelologia completamente diversa dalla dottrina biblica cattolica.
La mentalità della New Age è, riguardo agli angeli, quasi politeista.
Gli angeli che sono strettamente collegati all'astrologia esoterica, sono associati ai mesi dell'anno: es. Uriel a Settembre; Barchiel a Febbraio; ai giorni della settimana: il mercoledì è sotto la protezione di Michele e il lunedì è governato da Gabriele; ai segni zodiacali: Uriel alla Bilancia, Amodel al Toro, ecc.
Nella concezione della New Age gli angeli sono fondamentalmente inferiori all'uomo, perché ogni spirito celeste è determinato a un dato compito e non gode della libertà di cui dispone l'essere umano.
Per la New Age, gli angeli non sono altro che servitori di coloro che - attraverso il "Channeling" (canalizzazione), un tipo di spiritismo moderno - si mettono in contatto con essi.
Mentre, secondo la Sacra Scrittura e la visione cristiana, l'Onnipotente Dio si serve dei suoi angeli per fare la sua volontà, la New Age fa credere che gli angeli siano messaggeri al nostro servizio e non servitori liberi dell'Altissimo.
Per comunicare con il proprio angelo 'guida', il seguace della New Age svuota la propria mente per raggiungere uno stato alterato di coscienza e, a questo scopo, si può ripetere anche la parola "angeli" come se fosse una mantra (nenia indiana).
Altra tecnica New Age per mettersi in contatto con gli esseri angelici, è la immaginazione guidata o visualizzazione, che è un processo simile allo sciamanesimo, nel quale si comunica con spiriti guida.
Voglio offrire un breve saggio di visualizzazione con un angelo proposto da uno dei tanti scrittori esoterici: "Mettete in sottofondo musica di meditazione. Cercate un luogo o angolo dove possiate meditare sempre. Mettetevi ben comodi, scalzi, seduti nella posizione del loto (Buddha). Con le palme delle mani rivolte all'insù, respirate profondamente per tre volte, rilassatevi con ogni respiro, controllate bene che il corpo non sia teso, rifiutate ogni pensiero o problema che si presenti, inviate al cervello l'ordine di rilassarsi...
Poi visualizzate un sole grande, dal quale fuoriesce un raggio di luce bianca dorata, e che vi ricopre completamente. Respirate quella luce che vi pulisce e purifica ed esalate verso di essa diverse volte. Chiedete poi che si renda presente l'angelo solare dorato che vi appartiene; chiedetegli che vi dica il suo nome e che fonda la sua energia con la vostra. Calmi, insistete, ascoltate e visualizzate. A volte appaiono lettere o il nome completo, o forse lo udirete. Può darsi che all'inizio non percepiate nulla, ma apparirà, può darsi anche che percepiate solo la parte maschile o femminile dell'angelo o ambedue... Una volta stabilita la comunicazione, sarà più facile comunicare con gli angeli o arcangeli zodiacali o con qualunque altro".
Il New Age propone anche l'uso di "cristalli cherubinici" per comunicare con gli angeli.
Questi cristalli vengono presi con entrambe le mani e si chiede, ad alta voce, che il potere dei Cherubini, passi attraverso la persona e giunga al cristallo perché esso si carichi con le vibrazioni dei Cherubini.
Per stabilire un contatto con gli angeli, il New Age sottolinea l'uso dei colori dell'abbigliamento, per cui il rosa attirerebbe gli angeli custodi, il blu forte gli angeli guaritori, mentre all'Arcangelo Michele piacerebbero i colori verde, oro e rosa.
Un altro modo di comunicare con gli angeli è quello della scrittura automatica: si inizia a scrivere salutando un particolare angelo o il proprio angelo custode e poi si lascia che le parole fluiscano da sé. Molte persone utilizzano le "carte angeliche" (ve ne sono di diversi tipi in commercio), che non sono altro che i tarocchi riverniciati di angelismo che vengono utilizzati per chiedere consiglio al proprio angelo custode.
Ad esempio, la scrittrice K. Mc Rooney ha creato un mazzo di 44 carte rappresentanti gli angeli e afferma: "Focalizzatevi sul desiderio e formulate una domanda chiara e precisa. Scrivetela su di un foglio, poi mescolate le carte, concentrandovi su di essa con molta intensità. Partendo dalla sommità del mazzo, disponete le carte coperte, una alla volta, rispettando la sequenza numerica e le posizioni indicate nelle istruzioni su cui avete deciso di basarvi. A mano a mano che le scoprirete, leggete attentamente le sezioni degli angeli ad esse corrispondenti. Riflettete sul modo con cui ciascun angelo si correla con voi, sul significato della sua posizione nell'emanazione e sul modo con cui tutti gli angeli operano congiuntamente".
Purtroppo, anche in ambienti cattolici, ultimamente, vanno di moda le preghiere ad angeli dai "nomi strani". Una recente pubblicazione di una casa editrice cattolica porta il titolo "Gli angeli nostri potenti avvocati": contiene al novanta per cento eresie spaventose. Su tale opuscolo si afferma che bisogna invocare l'angelo del giorno e si svelano i nomi degli altri quattro arcangeli che sarebbero: Uriel (che a quanto pare è sempre presente!), Jehudiel, Sealtiel e Barachiel.
Ci vogliamo chiedere come mai gli angeli esoterici sono così di moda?
Le persone sono deluse dal consumismo, dalla secolarizzazione e, purtroppo, anche dalla normale proposta spirituale che offrono le nostre parrocchie cattoliche.
Molti oggi ritengono il Cattolicesimo una religione antiquata e cercano altre fonti dove placare la loro sete spirituale. Tante persone, specie tra i giovani, non credono in un Dio trascendente, e non hanno alcuna fiducia nella Chiesa, eppure hanno bisogno di credere in realtà spirituali che vanno oltre la materia sensibile. La New Age offre, fondamentalmente, una spiritualità senza Dio e senza una vita morale coerente con i Comandamenti e senza una Chiesa-istituzione come riferimento.
Per la Nuova Era (New Age), la vita spirituale è come la vita sessuale, dipende da quello che si desidera. Molti, invece di affidare la loro vita a Gesù che ha fondato la Chiesa come strumento di salvezza in mezzo al genere umano, preferiscono affidarsi allo yoga, allo spiritismo, agli amuleti e talismani della magia bianca e agli angeli gnostici dell'astrologia esoterica.
La Sacra Scrittura non afferma mai di mettersi in contatto con gli angeli senza rivolgersi al Creatore, perché tutti gli angeli autentici lavorano per il progetto salvifico di Dio.
La New Age afferma invece che gli angeli sono un mezzo per ricevere aiuto da Dio, senza che ci si debba rivolgere direttamente a Lui.
Questi pseudo-angeli hanno le loro particolari specializzazioni e si possono invocare per chiedere un aumento di stipendio, per trovarsi il fidanzato, per guarire la gamba fratturata, per trovare parcheggio all'auto nelle città popolose.
Su una pubblicazione si parla di un angelo che consoli una persona triste per la morte del suo animale domestico.
I Vangeli della Passione ci parlano degli angeli che, nell'orto degli ulivi, consolarono Gesù, ma non in modo tale da togliere all'uomo la pena della vita, come invece insegna la New Age.
In conclusione, la Sacra Scrittura e la tradizione teologica della Chiesa Cattolica ci ammoniscono che non tutte le esperienze con gli esseri angelici sono autentiche e positive.
San Paolo afferma chiaramente che il maligno si traveste da angelo di luce e nella Lettera al suo discepolo Timoteo fece una profezia che forse ben si adatta ai nostri tempi: "Lo spirito dichiara che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede dando retta a spiriti ingannatori e a dottrine diaboliche" (1. Tm. 4,1).
Dove si mescola l'angelologia con l'occultismo e si afferma di comunicare con gli esseri celesti tramite cristalli, tarocchi, scrittura automatica, certamente non c'è lo spirito del Cristo!
Il medico olandese Hoolenburg, che ha scritto libri interessanti sugli angeli, afferma che bisogna essere prudenti nell'aprirci al mondo degli spiriti celesti: "Sono molte le persone oggi giorno che vivono situazioni peculiari: esperienze sull'orlo della morte, presunti contatti angelici, rappresentazioni d'altri mondi... Non tutti questi vissuti sono veramente spirituali o religiosi. Molta gente confonde extraterrestri, esoterismo e apparizioni angeliche ... Riguardo agli angeli che salvano il mondo, non penso che questa sia la loro missione. Abbiamo già un Salvatore che è il Signore Gesù e gli angeli sono i suoi servitori".


1 -  Maria Valtorta: 'I Quaderni dal 1945 al 1950' - 16 luglio 1947 - Centro Editoriale Valtortiano

2 -  Maria Valtorta: 'I Quaderni dal 1945 al 1950' - 10 agosto 1947 - Centro Editoriale Valtortiano

3 -  M.V. 'I Quaderni dal 1945 al 1950' - 22 maggio 1947 - Centrto Editoriale Valtortiano

4 -  La Sacra Bibbia - Genesi, Cap. II, v. 25: 'Or, Adamo e sua moglie erano ambedue nudi, e non avevano vergogna l'uno dell'altro'.