CAP. 2

LE PRIME FASI DELLA CREAZIONE.
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IL PRIMO GIORNO.

 

2.1 Creazione dell'Universo e del pianeta Terra.

Segretario: Nella prima sessione di questa nostra Conferenza internazionale abbiamo affrontato l'altro ieri il problema della cosmogonia.1
L'ultima teoria cosmogonica accreditata - quella del Big-bang, utilizzata da qualche decennio come 'modello' di studio - è in sostanza una sorta di teoria evoluzionista.
Secondo questa ipotesi, in un momento 'zero' appartenente ad un passato supposto risalire ad una quindicina di miliardi di anni fa, dal nulla e per caso sarebbe scaturita una immane esplosione di Energia che dopo qualche miliardesimo di secondo dopo il tempo zero avrebbe cominciato a dare vita a particelle corpuscolari, cioè alla 'materia'.
Il fisico Igor Bogdanov2 aveva precisato che a quella età incredibilmente piccola l'intero universo - con tutto quello che avrebbe contenuto più tardi: le galassie, i pianeti, la terra con i suoi alberi, insomma tutto - doveva essere contenuto in una sfera di una piccolezza inimmaginabile: 10-33 centimetri, ossia alcuni miliardi di miliardi di miliardi di volte più piccolo del nucleo di un atomo...
La temperatura sarebbe stata folle, impossibile da concepire a mente umana: 10 32°, cioè 10 seguito da 32 zeri: il 'muro' della temperatura!
In questa fase e con questa temperatura l'energia nascente era mostruosa e la materia era costituita da un 'brodo caotico' di particelle primitive, lontane antenate dei quark, che interagivano continuamente fra di loro.
 Successivamente tale 'brodo' si sarebbe progressivamente trasformato - attraverso un graduale raffreddamento - in una sorta di immenso ammasso gassoso nebulare che si sarebbe via-via 'consolidato', dando origine a nebulose propriamente dette, a galassie, a stelle, a pianeti.
Solo successivamente - una decina di miliardi di anni dopo il 'Big bang' - sarebbe apparsa la Terra, probabilmente espulsa dal Sole.
Dapprima incandescente, essa si sarebbe poi raffreddata in superficie indurendo la propria crosta esterna e diventando dopo circa cinque miliardi di anni quale essa è oggi, attraverso un processo 'evoluzionistico' intrinseco cieco e casuale.
Nel quadro della suddetta ipotesi del Big bang, l'universo - in contrapposizione ad altre teorie che lo vorrebbero 'finito' - viene ipotizzato come infinito ed in espansione, con migliaia di miliardi di galassie in fuga verso l'immensità degli spazi siderali.
A quest'ultimo riguardo, dalle decrittazioni 'copte' di Genesi secondo il metodo di F. Crombette e dalle sue conclusioni scientifiche, emergerebbe invece una realtà sostanzialmente diversa.
La Terra - lungi dall'essere un prodotto finale della formazione ed evoluzione dell'universo - sarebbe stata espulsa dal sole (che sarebbe stato in quel momento 'pastoso', come una sorta di ammasso lavico incandescente, non ancora gassificato ed infiammato come ora) quasi fin dal primo momento.
Successivamente la massa, pure gassoso/pastosa, del nostro pianeta avrebbe cominciato a raffreddarsi e solidificarsi.
Il globo terrestre - inizialmente informe e coperto da acque formatesi a seguito della combinazione di atomi di idrogeno e di ossigeno (H2O) - si sarebbe gradualmente trasformato. Ciò sarebbe avvenuto attraverso una serie di processi non 'auto-evoluzionistici' ma solo 'evolutivi' o, meglio, caratterizzati da una trasformazione gradino per gradino in livelli o stadi sempre più perfezionati, realizzati secondo una precisa volontà e 'finalità' prevista da Dio e non già attribuibile al cieco Caso.
Tali 'gradini' progressivi avrebbero avuto lo scopo di predisporre poco alla volta un 'ambiente' che - nello stadio finale futuro - si sarebbe rivelato adatto a permettere la vita vegetale, animale e ad ospitare l'uomo, creato per ultimo, garantendogli la sopravvivenza.
Il racconto dellla Creazione in Genesi - se bene intrepretato - corrisponderebbe dunque secondo gli studi di Crombette ad una precisa realtà scientifica.

 

2.2 Quel misterioso 'Fiat Lux' del primo giorno...

Una delle difficoltà, che nemmeno Crombette con le sue decrittazioni ed intuizioni scientifiche era però riuscito a superare, é stata tuttavia nel primo giorno quella della creazione da parte di Dio della 'luce'.
Infatti, secondo il racconto di Genesi, fin dal primo istante della Creazione Dio avrebbe ordinato il famoso 'Fiat lux' che - secondo il testo biblico - avrebbe differenziato il giorno dalla notte perché vi si dice che Dio chiamò la luce 'giorno' e le tenebre 'notte'.
Ora noi sappiamo che il giorno e la notte sono legati alla luce del Sole, ma la Genesi - continuando nel suo racconto - sembra contraddirsi perché colloca la creazione del Sole al quarto giorno, sottolineando che ciò sarebbe servito a distinguere il giorno dalla notte.
Per di più la Genesi colloca la creazione della vegetazione nel terzo giorno, cioè prima ancora della creazione del Sole che è tanto necessario al processo di fotosintesi dei vegetali.
Una Critica non ben disposta può dunque cominciare ad utilizzare queste contraddizioni e qualche altra ancora per mettere in discussione tutta l'impalcatura del racconto della  Genesi, considerata a questo punto non più come 'Rivelazione divina' ma come un'opera umana scritta da uomini relativamente ignoranti.
Se la Genesi fosse un'opera divina - viene infatti fatto osservare - essa non farebbe errori scientifici nè cadrebbe in tali palesi contraddizioni.
La Genesi - viene risposto dalla sponda opposta - non voleva rivelare verità scientifiche ma spirituali. L'ignoranza scientifica sarebbe dunque attribuibile ai suoi redattori mentre l'ispirazione di Dio  sarebbe costituita dal valore spirituale sottinteso dal testo.
F. Crombette - convinto che la Bibbia, se bene interpretata, non possa sbagliare - aveva comunque finito per avanzare l'ipotesi che quella luce del primo giorno dovesse essere non la luce solare ma una forma di luminosità stellare diffusa, una sorta di radiazione cosmica di fondo.
Ciò avrebbe potuto eliminare la contraddizione in Genesi  costituita dalla creazione del Sole vero e proprio nel quarto giorno e l'ulteriore contraddizione della creazione della vegetazione nel terzo giorno, cioè prima ancora della creazione del Sole.
E' noto infatti che della vegetazione può svilupparsi anche in assenza di luce solare vera e propria, utilizzando altre fonti o radiazioni luminose.
In realtà questi aspetti controversi li abbiamo già affrontati e risolti in maniera credo soddisfacente  nella prima e poi ancor più nella seconda sessione della conferenza.
Qui - ad uso dei partecipanti alla terza sessione odierna  della Conferenza che ieri non erano presenti - dirò invece  della ben diversa spiegazione sulla 'luce' del 'Fiat Lux' che ci era stata data dal nostro Presidente Azaria e dalla 'Voce'.3
La 'luce' di cui parla Genesi nel primo giorno non sarebbe stata nè quella solare - poiché il Sole pur esistendo e radiando fin dall'inizio sarebbe entrato solo successivamente, cioè nel quarto 'giorno', in una fase del tutto incandescente e luminosa - né sarebbe stata tantomeno una luminosità stellare.
La 'Luce' di cui parla qui Genesi sarebbe invece stata la prima 'creazione' di Dio, una creazione 'immateriale', quasi una sorta di 'attributo' divino, una creazione tanto misteriosa quanto destinata - così ci aveva spiegato la 'Voce' senza entrare nei particolari - a produrre misteriose 'trasformazioni' e benefiche azioni sul Creato.
Ovviamente non ci è stata svelata la esatta natura di questa 'luce' e ci dovremo tenere la curiosità, ma la spiegazione è riuscita comunque a dar conto - non sul piano scientifico ma su quello 'soprannaturale' - di una realtà altrimenti incomprensibile.
In buona sostanza, dopo il caos e la nebulosa iniziale, fu la Terra la prima 'creazione' materiale vera e propria e ad essa Dio donò la sua  'luce'.
La 'luce' (attenzione, non essenza 'increata' come Dio, ma creata) era come una sorta di 'attributo' di Dio, che è 'Luce', e - sul mondo che sorgeva dal nulla - la 'Luce' cominciò ad operare.
 Così come Dio - alla fine della Creazione, nel sesto giorno - avrebbe concesso all'uomo l'attributo che lo avrebbe fatto a Lui somigliante: lo spirito libero ed immortale, l'Alito infuso nella materia per renderla animata e darle il  diritto al Cielo, dimora del Padre, così all'inizio della Creazione Dio dona il principio vitale che dà vita al mondo.
Volendo dunque ipotizzare una scala delle precedenze nell'ordine della Creazione, dovremmo mettere - dopo il nulla e il caos - la 'Luce'.

 

2.3 Pace fatta fra Geocentrismo ed Eliocentrismo?

Nella prima sessione della nostra Conferenza, dedicata alla cosmogonia, fra i tanti altri argomenti ne abbiamo però affrontato uno che ci ha lasciato senza parole: quello del geocentrismo, vale a dire quello della posizione centrale della Terra rispetto al Sole ed al resto dell'Universo.
In effetti credevamo che questa polemica scientifica sul sistema geocentrico od eliocentrico fosse stata del tutto superata - fin dai tempi di Galileo Galilei che difese l'eliocentrismo - a favore appunto della teoria eliocentrica copernicana.
Mentre Tolomeo collocava la Terra al centro, con il Sole che le girava intorno, Copernico aveva ipotizzato una soluzione opposta: Sole al centro e Terra che gli girava intorno.
L'eliocentrismo è da qualche secolo un fatto universalmente accettato come una verità scientifica assodata ma in realtà non tutti sanno che non è stato ancora possibile 'dimostrarla', e vi sono anzi ancor oggi scienziati che non la condividono affatto.
Vi sarebbero al contrario esperimenti scientifici, quale quello del premio Nobel americano Michelson, che addirittura la contraddicono perché strumenti come il famoso 'interferometro' avrebbero in numerose circostanze evidenziato che non emergerebbe alcun movimento di rivoluzione della Terra intorno al Sole.4
Crombette - grazie alle sue decrittazioni 'copte' di Genesi che lo hanno messo sulla 'giusta' strada - ci ha posto però di fronte alla straordinaria scoperta e spiegazione scientifica di un doppio reciproco movimento di Sole e Terra, l'uno intorno all'altra e viceversa.
Detta in questo modo, la cosa sembrerebbe un assurdo gioco di parole ma non appare più così dopo aver ascoltato le molto approfondite spiegazioni che egli ne ha fornito nella sua Opera 'La rivelazione della Rivelazione'.
 La Terra sarebbe collocata nelle immediate adiacenze dell'asse gravitazionale dell'Universo intorno al quale essa girerebbe in maniera tangenziale allo stesso.
La Terra orbita però anche intorno al Sole nel noto movimento di 'rivoluzione'.
Il Sole tuttavia - con la Terra e tutti gli altri pianeti del suo sistema solare - ruota esso pure, come anche le varie galassie, intorno al suddetto asse gravitazionale dell'Universo.
I due opposti movimenti di Sole e Terra finiscono per controbilanciarsi: il movimento in avanti della Terra intorno al Sole è annullato dal movimento opposto del Sole intorno all'Asse. La Terra avanza nel movimento di rivoluzione intorno al Sole ma quest'ultimo nel suo movimento di rivoluzione intorno all'Asse si trascina indietro la Terra, che finisce per rimanere in pratica al suo posto originario, cioé al centro, in prossimità dell'Asse gravitazionale.
Quindi la Terra gira intorno al Sole ma il Sole - girando intorno all'Asse vicino al quale rimane la Terra - gira di conseguenza anche intorno alla Terra.
Tolomeo e Galileo - nonostante le furiose polemiche di questi ultimi secoli fra sostenitori della scientificità della Bibbia (che come noto si basa sul geocentrismo) o della sua 'non scientificità' - avrebbero dunque avuto alla fin fine entrambi ragione, il primo nel sostenere che il Sole girava intorno alla Terra (essendo essa adiacente all'asse gravitazionale dell'Universo) ed il secondo nell'affermare che la Terra girava intorno al Sole.5
I due movimenti indipendenti avverrebbero contemporaneamente, millesimo di secondo per millesimo di secondo, per cui i due differenti spostamenti si controbilancerebbero, diventando non percepibili e annullandosi a vicenda.
Mi rendo conto che questa spiegazione di doppio inverso movimento Sole/Terra possa apparire di non facile comprensione e finisca per confondere le idee. Tuttavia ne abbiamo già trattato a fondo nel corso della prima sessione e dovendovela qui riepilogare in poche parole, io non saprei come farvela intendere meglio se non ricorrendo all'esemplificazione della cosiddetta ‘Ruota a cane’ che lo stesso Crombette aveva disegnato e illustrato …

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 F. Crombette: 6 Non potremmo volgarizzare meglio questa idea che sotto la forma della ruota a cane… Fintantoché l’uso dell’elettricità e dei motori non arrivò nelle fattorie, gli agricoltori delle Fiandre avevano trovato un mezzo ingegnoso per battere il burro senza fatica: facevano girare il barile di burrificazione con l’aiuto di una grande ruota nella quale correva un cane; l’animale avanzava senza sosta nella ruota, ma per il suo movimento stesso, la ruota lo riportava verso il basso ed egli camminava senza avanzare. Così la terra attorno al sole, perché il sole gira attorno a lei’.

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In queste condizioni, ecco cosa succede: se il sole fosse fermo, la terra, girandogli attorno, sarebbe, do­po un trimestre, in T'. Di conseguenza, dopo un me­se, essa sarebbe in T1.  Ma nello stesso tempo, se il sole ha girato attorno al suo centro di gravità C, sarà venuto in S1
La terra, che lo ha forzatamente segui­to in questo movimento, ha dunque retrogradato da T1 in T seguendo l'arco T1-T parallelo a S-S1 e il vettore S-T1 si è spostato parallelamente in S1-T.
Dunque la terra non si è mossa: essa è sempre in C, ed è nella situazione del cane posto in una ruota per farla girare: gira sempre senza mai avanzare. 
Forse si obietterà che l'arco T-T1 è di curvatura opposta a T1-T; in realtà, la progressione del sole e quella della terra non sono avvenute a sbalzi, ma in maniera continua e di conseguenza insensibile, infinitesimale. 
Facciamo dunque l'angolo T1-ST infinitamente piccolo; la figura è teoricamente analoga, ma non c'è più alcu­na distanza tra i due archi; la loro freccia è nulla: essi si confondono sulla loro corda comune infinitamente piccola e T1 si confonde con T; il tempo, anch'esso, essendo infinitamente piccolo, si richiama a questa istantaneità; l'arco T-T1 non si forma; il punto T resta un punto; l'arco è interamente vir­tuale e non reale. 
Ecco perché gli studiosi americani Michelson e Morley, e tutti gli studiosi sinceri, non hanno mai potuto svelare e misurare il movi­mento di rivoluzione della terra attorno al sole.  
Il problema davanti al quale gli astronomi si strappano i capelli e si perdono in ipotesi sragionevoli è vir­tualmente risolto. 
E quando Mosè scriveva che la terra, uscita dal sole, si mantiene al di sotto del sistema rotante (ora anche il sistema solare binario), era meglio istruito dei nostri più grandi astronomi. 
Infatti, come hanno sostenu­to i giudici di Galileo, è ben il sole che descrive la sua orbita nello spazio attorno a noi.

Segretario: Ringrazio il Signor F. Crombette per avermi tolto dall'imbarazzo con questo suo ben più scientifico chiarimento.
Non vorrei qui approfondire ulteriormente l'argomento perché ci ripeteremmo, avendolo trattato - come già detto - con molta maggior dovizia di particolari nella prima sessione dell'altro ieri7 e poi ancora ridiscusso nella seconda sessione di ieri.
Mi è sembrato tuttavia opportuno - nonostante tutti gli altri importanti temi affrontati nel corso della prima sessione della Conferenza - richiamare alla memoria almeno queste due importanti tematiche discusse nella prima sessione di questa nostra Conferenza.


1 G.Landolina: "La 'Genesi biblica' fra scienza e fede" - Vol. I, Ed. Segno, 2005 - vedi anche sito internet dell'autore: https://www.ilcatecumeno.net

2 G.Landolina: 'Alla ricerca del Paradiso perduto' - Cap. 10: La sconvolgente nascita dell'Universo - Ed. Segno 1998, vedi anche sito internet dell'autore

3 G.Landolina: 'La Genesi biblica fra scienza e fede' - Vol. I - Cap. 9 - Ed. Segno, 2005 - vedi anche http:www.ilcatecumeno.net

4 Sull'importante questione del geocentrismo e dell'eliocentrismo e sulle scoperte di F. Crombette vedere di Guido landolina la già citata 'Genesi biblica...'- Vol. I, Cap. 4: Gli esperimenti del premio nobel americano Michelson. Un esempio 'da cani' - Ed. Segno 2005 o, meglio ancora, l'opera integrale in due volumi di F. Crombette 'La rivelazione della Rivelazione' nel sito internet del Ceshe-Italia: http:digilander.libero.it/crombette

5 G.Landolina: 'La Genesi biblica tra scienza e fede' - Vol. I - Capp. 3 e 4 - Ed. Segno, oppure sito internet autore: www.ilcatecumeno.net

6 F.Crombette: ‘Galileo aveva torto o ragione?’ - Vol. I, pag. 77 - vedi sito
http://digilander.libero.it/crombette

7 Dell'autore: opera citata, Vol. I, Cap. 2 - vedi anche sito internet