CAP. 13

TERZO GIORNO
(8)

L'UOMO POSSIEDE DENTRO DI SE' SESSANTAMILA MILIARDI DI FABBRICHE CIBERNETICHE!

 

13.1 La Creazione non è una favola!

Segretario: Questa storia dell'incidente casuale che avrebbe dato origine alla vita non riesce proprio a convincermi. Se c'é un Disegno Intelligente questo non può non avere un Autore ed anche una precisa finalità.
E' una contraddizione razionale pensare che una cosa 'intelligente' si sia prodotta da sé, per caso e senza uno scopo.
 Soffermarsi ad analizzare la complessità ed il Disegno intelligente che - ancor più grazie all'aiuto della scienza e della tecnologia - esplode oggi con abbagliante evidenza dalla osservazione della natura, mi sembra una cosa da consigliare a chiunque avesse dei dubbi. Il problema, semmai, è cercare di comprendere quale sia la finalità che Dio si è proposto, specialmente per l'uomo'.
Su questo punto abbiamo però già cominciato a darci una risposta nella sessione di ieri affrontando il tema del 'Progetto creativo di Dio'.1
Uno dei principi dell'evoluzionismo consiste  nel credere che in natura tutto avvenga secondo una serie non discontinua di passaggi, come avevamo visto in quel disegno che vi avevo mostrato di una retta inclinata che partiva dal punto A, passando ai punti B e C per arrivare a quello finale D.
Ciò a significare che per l'evoluzionismo tutto é partito dalla forma di vita che era considerata più elementare e bassa, per poi evolversi senza soluzione di continuità verso l'alto. Il punto più basso sarebbe la cellula.
La tecnologia, ed in particolare la costruzione dei microscopi elettronici, ci hanno tuttavia consentito di scoprire che la cellula non ha proprio niente di 'elementare' e svolge anche ruoli e mansioni di grandissima complessità.
La cellula - nel nostro organismo - è un mattone 'intelligente', o meglio un 'mattone' programmato in maniera intelligentissima che, contrariamente al mattone di una costruzione in muratura, sa provvedere a se stesso, alla propria sopravvivenza, alla propria riproduzione costruendo da sè la propria 'casa'.
E' di una 'intelligenza' che noi, esseri intelligenti per eccellenza, riusciamo oggi solo in parte ad imitare, sia pur in maniera molto imperfetta, con i moderni progetti di fabbriche cibernetiche che fanno tutto da sole.
Detto in parole povere, la cibernetica è una scienza interdisciplinare che si occupa di evidenziare e analizzare le analogie fra i sistemi di comunicazione e controllo negli organismi  viventi e nelle macchine.
Viene dunque utilizzata per costruire cervelli elettronici, navette spaziali, robot, etc.
Oggi alcuni dei migliori cervelli scientifici si applicano alla cibernetica e sfornano gioielli di tecnologia.
Ma la nostra cellula, è veramente al top della cibernetica.
Non si tratta di un sistema 'autonomamente' pensante, ma - e questo è il miracolo - si comporta come se lo fosse davvero. Le cellule - anche se si differenziano fra di loro quanto a natura e 'missione' - stanno tutte alla base della Vita.
E' l'invenzione del microscopio elettronico - che ha consentito ingrandimenti enormi - quella che ci ha consentito di vedere nei minimi particolari quanto avviene in questa fabbrica brulicante di 'ingegneri', 'operai', 'spazzini', 'riparatori', 'demolitori', 'montatori', etc.
La cellula è una fabbrica automatica che funziona grazie ai suoi 'tecnici': tutti automatizzati. Essa riceve energia dalla luce solare e - rinvigorita - si riproduce da sola, sdoppiandosi e replicandosi continuamente per andare a formare organi differenziati ognuno dei quali svolgerà poi una attività differente ma coordinata con quella di altri organi.
Questi ingegneri-robot sono uguali sia per il microbo che per l'elefante, sono i Robot-RNA della cellula...
Ricordo una pubblicazione di Domenico Ravalico che aveva scritto già trenta anni fa delle cose interessantissime sulla cellula e consiglio a tutti di andarle a leggere su un sito internet dove ancor oggi se ne parla.2
Non è necessario scrivere libri per credere a Dio Creatore, basta leggersi la pubblicazione di Domenico Ravalico, solo una sessantina di pagine, di straordinaria curiosità ed interesse.
E' proprio leggendo questa piccola ma illuminante opera che mi aveva colpito una frase del Prof. Marshall Niremberg, Premio Nobel: 'Ogni vivente ha il proprio programma registrato su nastri di Dna. Con esso si autocostruisce e poi funziona. E' così svelato il segreto della vita. Non esiste meraviglia più grande'.
Era quel concetto dell'autocostruzione che mi aveva colpito, come se la cellula, anziché essere programmata da un Dio per autocostruirsi, per il Premio Nobel fosse essa stessa un 'dio' che si autocostruisce da solo: insomma una visione materialista nella quale la materia di per se stessa è vita intelligente.
Contrariamente a quanto il Prof. Niremberg dice, non è però affatto svelato il segreto della vita. Non lo abbiamo svelato, abbiamo solo capito che inizia il segreto. Non basta vedere e capire il funzionamento di una cellula per comprendere questo segreto. Vediamo certamente che la cellula 'vive', ne vediamo anche il 'come' ma non comprendiamo da dove provenga l'imput intelligente. Capiamo le cause 'seconde' ma non quelle prime.
Poi, proseguendo nella lettura, mi aveva fatto riflettere un altro brano di un articolo - un poco 'datato' anche se sempre 'attuale' - che mi sembrava, se ben ricordo, fosse stato tratto da una pubblicazione di quella che allora era ancora l'Unione sovietica.
Un articolo forse propagandistico, volto alla demolizione delle religioni ed alla diffusione dell'ateismo, che diceva testualmente:

«Il mondo d'oggi è quello di Galileo, di Newton, di Darwin, di Pavlov, di Einstein. E' un mondo di progresso, di ipotesi e di proposizioni ardite, destinate ad essere tradotte in termini sperimentali. La Scienza è in continuo sviluppo. Ha aiutato l'uomo ad estendere il suo dominio al di là di ogni confine della natura.
La religione è invece solo oscurantismo: è la droga dell'oppressione sociale...
 La vittoria della scienza materialistica sul misticismo delimiterà il mondo esteriore delle impressioni soggettive, dimostrerà che l'uomo è una delle manifestazioni della natura, il risultato di una lunga evoluzione degli esseri viventi sulla Terra.
La Scienza è prodotta dall'intelletto dell'uomo, mentre la religione è opera della fantasia, dell'ignoranza e della paura.
Le dottrine religiose sono ingenue e fantastiche; esse contraddicono alla scienza e alla ragione.
La Scienza materialistica è Dio, non il vecchio Dio della Bibbia, bensì un Dio nuovo, sorto per la potenza dell'ingegno umano, un Dio fatto a somiglianza dell'uomo, creato dall'uomo.
Non abbiamo alcun timore ad affermare che rimangono ancora molti enigmi da risolvere, e che molti sono anche gli interrogativi in attesa di una risposta sicura; ma siamo assolutamente convinti che il progresso della Scienza metterà tutto in chiaro, spiegherà tutto con cause materiali, darà una interpretazione fisicistica a tutti quei fenomeni naturali che oggi sono ancora avvolti nel mistero, rendendo definitiva e incrollabile la vittoria del materialismo ateo».

Domenico Ravalico:3 ... E invece tutte le recenti conquiste della Scienza hanno dimostrato il contrario. Non una sola di esse ha dato ragione ai materialisti atei. Tutte hanno dimostrato che 'la Creazione non è una favola'.
La Scienza ha scoperto che il corpo umano è programmato e quindi registrato in codice su un nastro. Ha scoperto che ciascuno di noi si è autocostruito nel grembo materno in base a quella programmazione registrata su quel nastro.
Per di più oggi la Scienza ha scoperto che il nostro corpo vive in base a quella stessa programmazione registrata su quello stesso nastro.
Che cosa significa? Significa che senza un Progetto iniziale, concepito prima della comparsa dell'uomo sulla Terra, e senza la sua programmazione e registrazione su un apposito nastro, ci sarebbe impossibile vivere.
Se ascoltiamo la voce di un cantante e i suoni di un'orchestra, questo avviene per l'incisione sul disco. Il cantante non è presente, ma quella che ascoltiamo è la sua voce: l'orchestra non è neppure presente, ma la ascoltiamo egualmente.
La Scienza ha scoperto, tra gli anni cinquanta e sessanta, il 'disco' e la 'incisione' della vita... é una scoperta immensa, del tutto inaspettata, di enorme importanza. E' probabilmente la più grande che sia fatta in tutti i tempi. Gli scienziati sono unanimi nell'asserire che non può esistere nell'Universo qualche cosa di più meraviglioso. Non riescono ad immaginare qualche cosa che possa superare quel prodigio della Natura...
Sono state proprio le conquiste della tecnica a rendere possibile la scoperta della registrazione su nastro della programmazione di ogni forma di vita, dal microorganismo sino all'uomo. Senza di essa sarebbe ancor oggi impossibile intendere che alla base della vita vi è una programmazione predisposta in anticipo e registrata su un apposito nastro.
Quel nastro, capace di convertire la materia inerte in una immensa gamma di esseri viventi, viene indicato con la sigla internazionale di DNA.
C'è un solo nastro di DNA per tutti i viventi, e la registrazione è effettuata nello stesso modo per tutti, si tratti di lichene o di una quercia, di un vermiciattolo o di una balena azzurra...
Il nastro DNA è immensamente sottile. Non lo si vede con il microscopio. Lo si è potuto scorgere indirettamente mediante una tecnica nuova, estremamente raffinata, quella che consente di vedere le ombre degli atomi mediante la diffrazione dei raggi 'X'. Il suo spessore è di appena due milionesimi di millimetro, pari a dieci atomi. Non lo possiamo immaginare.
Da chi possiamo far derivare quel progetto, quella programmazione, quella registrazione e quel nastro biogenetico?
Evidentemente solo da Qualcuno che è al di là della materia e dell'energia, al di là della vita e della Natura, al di là del tempo e dello spazio. Soltanto da Dio Creatore.

 

13.2 La fabbrica automatica su Marte degli scienziati cibernetici della N.A.S.A. e il Premio Nobel di Bastian Contrario

Segretario: Ho letto che nell'uomo adulto ci sono circa 60 mila miliardi di cellule. Sessantamila miliardi! E' un numero che fa impazzire al solo cercare di pensarlo.

D. Ravalico:4 Purtroppo, le nostre possibilità immaginative  sono molto esigue. L'uomo nella sua avventura attraverso i secoli, ha sempre scoperto qualche prodigio della Natura che lo ha costernato. Oggi tocca a noi rimanere perplessi e sgomenti di fronte a nuove impensate realtà, al di là di ogni più ardita fantasia. Sessanta miliardi di cellule per ogni uomo... e ciascuna vuole la sua parte di ossigeno per poter funzionare, vuole l'adeguato rifornimento di sostanze energetiche da consumare, e vuole sostanze nutritive per le sue necessità metaboliche, per poter continuare ad essere vivente, per non morire...
Per dare un punto di appoggio alla nostra immaginazione, possiamo paragonare la cellula vivente ad una fabbrica completamente automatizzata, e quindi in grado di funzionare da sola, senza alcun intervento dall'esterno.
I progressi dell'elettronica e dell'automazione consentono di progettare, almeno in linea teorica, una fabbrica di questo tipo. Per metterla in attività, per farla funzionare e per controllarla, sarebbero sufficienti segnali elettrici registrati sulle piste di un nastro magnetico.

Segretario: A proposito di fabbrica automatizzata, cioè 'cibernetica', ho letto recentemente che gli scienziati della NASA stanno progettando l'invio su Marte di astronauti per impiantare proprio una fabbrica di tal genere, per l'estrazione e la lavorazione di materiali minerali, una fabbrica che  poi vada avanti da sola senza l'intervento degli astronauti...

Bastian Contrario: Degli scienziati della Nasa ve ne ho parlato anche ieri5 quando vi avevo raccontato di quella loro invenzione..., quella del cannoncino che sparava polli contro le vetrate delle astronavi per testare la loro resistenza di fronte all'impatto degli uccelli in volo. Vi avevo anche parlato di quegli scienziati britannici e dei polli congelati 'sparati' sui parabrezza dei loro aerei. Sapete dunque che sulla reale perspicacia e svagatezza di certi scienziati io sono scettico.
Fossi al posto di quegli astronauti di Marte, io, al loro posto non sarei quindi tanto fiducioso negli scienziati della Nasa, specie se questi vengono dal celebre M.I.T., quella specie di Università americana che 'fabbrica' anche professori di cibernetica.
Quelli sono capacissimi di prendersi i minerali che arrivano sulla Terra da Marte con le astronavi automatizzate, ma - svagati come sono - sono anche capaci di dimenticarsi di riportare indietro i poveri astronauti che erano andati ad installare quella fabbrica...

Segretario: ????

B.C.: Guardi che è come quell'episodio di cui vi ho detto ieri. Anche questo me l'ha raccontato la mia amica Francesca, e anche questo è proprio una storia vera, con tanto di nome e cognome. Quelli della cibernetica sono gente alla quale non affiderei neppure la loro figlia perché - con la testa sempre fra le nuvole, ed è anche per questo che progettano astronavi - sarebbero capaci di non riconoscerla se l'incontrassero non dico per strada ma nemmeno sulla luna.
La famiglia di N. Wiener, che tutti sapete che é uno dei famosi padri della cibernetica, aveva deciso di cambiare casa e quindi anche il percorso dello scienziato per andare e tornare dal lavoro.
Preoccupati della sua estrema distrazione, moglie e figli lo avevano preparato facendogli provare più volte il percorso e facendogli conoscere quale sarebbe stata la nuova fermata dell'autobus.
Com'era però prevedibile, il primo giorno Wiener scende alla solita fermata di prima. Appena si rende conto dell'errore - perché era distratto ma certo non sciocco, perché era un cibernetico del M.I.T. - prova a ritrovare la strada della nuova casa ma si perde. Ad un certo punto vede una ragazza che gli viene incontro.
- 'Scusi - le fa - sa se oggi, da queste parti, c'è stato un trasloco di un professore del M.I.T.?'
- 'Sì, papà, mamma mi ha mandato a cercarti, vieni che ti accompagno a casa'.

 

 13.3 Tutto da una spontanea generazione? Se così fosse la cellula sarebbe più grande dell'Infinito.

Segretario: La prego..., Bastian Contrario. Non ricominciamo. Mi auguro che qui - fra i presenti - non ci sia alcuno scienziato del M.I.T.
Comunque quello che mi ha colpito é che le nostre cellule hanno anche una specie di 'batteria' autocaricabile, come facciamo noi con le batterie solari. Pare siano la 'luce' o le radiazioni solari quelle che danno loro l'energia per ricaricarsi e funzionare, come un impianto di riscaldamento ad energia solare.
Non si tratta tanto - se ho ben capito - della 'luce' solare che ci consente di 'vedere' gli oggetti e i colori che ci circondano, quanto invece delle misteriose 'radiazioni' che con frequenze diverse vengono emesse dal sole e di cui non conosciamo ancora la misteriosa interazione con gli organismi viventi.
Anzi questo è un argomento che potremo trattare meglio fra poco, quando parleremo del quarto giorno creativo e della apparizione del sole...
Stento comunque a credere che una cosa così semplice come la cellula, che si rivela però di enorme complessità,  possa essersi fatta da sola a causa di un'interazione casuale di elementi chimici inerti.

Voce:6
Non ci fu autogenesi, non ci fu evoluzione; ma ci fu la Creazione voluta dal Creatore. La ragione, di cui siete tanto orgogliosi, dovrebbe farvi persuasi che dal nulla non si forma la cosa iniziale, e dalla cosa unica ed iniziale non può venire il tutto.
Solo Dio può ordinare il caos e popolarlo delle innumeri creature che formano il Creato. E questo potentissimo Creatore non ha avuto limitazioni nel suo creare, che fu molteplice, né nel creare creature già perfette, ognuna secondo il fine per il quale è stata creata.
 É stolto pensare che Dio abbia creato, volendo darsi un Creato, cose informi, attendendo di essere da esse glorificato quando le singole creature, e tutte le creature, avessero raggiunto, con successive evoluzioni, la perfezione della loro natura perché fossero atte al fine naturale o soprannaturale per il quale sono state create.
E se questa verità é sicura per le creature inferiori, con un fine naturale e limitato nel tempo, ancor più è certa per l'uomo, creato per un fine soprannaturale e con destino immortale di gloria celeste.
Può pensarsi un Paradiso le cui legioni di Santi, alleluianti intorno al trono di Dio, siano il prodotto ultimo di una evoluzione di belve?
L'uomo attuale non è il risultato di una evoluzione ascendentale, ma il doloroso risultato di una evoluzione discendentale, in quanto la colpa di Adamo ha per sempre leso la perfezione fisico-morale-spirituale dell'uomo originale.
Tanto l'ha lesa che neppure la Passione di Gesù Cristo, pur restituendo la Vita della Grazia a tutti i battezzati, può annullare i residui della Colpa, le cicatrici della gran ferita, ossia quei fomiti che sono la rovina di coloro che non amano o poco amano Dio, e il tormento dei giusti, che vorrebbero non avere neppure il pensiero più fugace attirato dalle voci dei fomiti e che lottano per tutta la vita l'eroica battaglia pur di rimanere fedeli al Signore.
L'uomo non è il risultato di un'evoluzione, così come il creato non è il prodotto di un'autogenesi.
Per avere un'evoluzione occorre avere sempre una prima sorgente creativa. E pensare di avere avuto dalla autogenesi di una sola cellula le infinite specie, è un assurdo impossibile.
Per vivere, la cellula ha bisogno di un terreno vitale in cui siano gli elementi che permettono e mantengono la vita.
 Se la cellula si autoformò dal nulla, dove trovò gli elementi per formarsi, vivere e riprodursi?
Se essa non era ancora quando iniziò ad essere, come trovò gli elementi vitali: aria, luce, calore, acqua?
Ciò che non è ancora, non può creare.
E come allora essa, la cellula, trovò al suo formarsi i quattro elementi?
E chi le dette, quale sorgente, il germe 'vita'?
E quando, per ipotesi, questo inesistente avesse potuto formarsi dal nulla, come, dalla sua unica unità e specie, avrebbero potuto venire tante specie diverse quanto sono quelle che si trovano nel Creato sensibile?
Astri e pianeti, zolle, rocce, minerali, le svariate numerosissime qualità del regno vegetale, le ancor più diverse e numerose specie e famiglie del regno animale, dai vertebrati agli invertebrati, dai mammiferi agli ovipari, dai quadrupedi ai quadrumani, dagli anfibi e rettili ai pesci, dai carnivori feroci ai miti ovini, da quelli armati e rivestiti di dure armi di offesa e difesa agli insetti che un nulla basta a distruggere, dai giganteschi abitatori delle vergini foreste, all'assalto dei quali non resistono che colossi pari loro, a tutta la classe degli artropodi sino ai protozoi e bacilli; tutti venuti da una unica cellula?
Tutto da una spontanea generazione?
Se così fosse la cellula sarebbe più grande dell'Infinito.
Perché l'Infinito, il Senza Misura, in ogni suo attributo, operò per sei giorni, sei epoche, a fare il Creato sensibile, suddividendo il lavoro creativo in sei ordini di creazioni ascendenti, evolventi, questo sì, verso una perfezione sempre maggiore?
Non già perché Egli imparasse sempre più a creare, ma per l'ordine che regola tutte le sue divine operazioni. Il quale ordine sarebbe stato violato - e si sarebbe così reso impossibile il sopravvivere dell'ultima creatura creata: l'uomo - se questi fosse stato fatto per primo, e prima che fosse stata creata la Terra in tutte le sue parti, e resa abitabile per l'ordine messo nelle sue acque e nei suoi continenti, e resa confortevole per la creazione del firmamento; fatta luminosa, bella, feconda, dal benefico sole, dalla lucente luna, dalle stelle innumerevoli; fatta dimora, dispensa, giardino all'uomo per tutte le creature vegetali e animali di cui è coperta e popolata.

 Segretario: Concludendo questo ragionamento, dovrebbe essere palese a chiunque abbia un minimo di buon senso - e non sia accecato dalla luce di quel 'razionalismo' di cui vi avevo parlato - che la teoria dell'evoluzione rappresenta una vera e propria assurdità e che la Creazione è stata voluta e prodotta da Dio.

 

 13.4 Un teologo, un astronomo ed un biologo divertenti

Segretario: Non vi raccomanderò mai abbastanza, visto che ogni tanto abbiamo il privilegio di ascoltare quella 'Voce' dall'Alto, di cercare sempre di cogliere anche le sfumature di quanto ci dice. Noi abbiamo fino ad ora parlato della Creazione e di 'giorni', cioè di fasi creative.
Nel fare ciò abbiamo seguito l'ordine della Genesi: il globo informe coperto di acque, poi l'asciutto con il continente unico e l'oceano universale, triturazione per rendere la terra orograficamente varia e renderla atta alla vita della vegetazione, apparizione della vegetazione, per affrontare fra poco il problema del firmamento con la creazione del sole e delle stelle. Insomma tutto un Disegno intelligente per preparare la terra a renderla abitabile e vivibile per i futuri vegetali, animali e per l'uomo. Mi ero però posto prima la domanda su una ulteriore apparente incongruità scientifica della Genesi, e cioé di come avrebbero fatto le piante della terza epoca creativa a vivere una intera epoca senza la luce solare che sarebbe apparsa solo nella quarta epoca.
Riascoltiamo ora in una sorta di 'Play-back' la registrazione delle ultime frasi della 'Voce':

'... Se così fosse la cellula sarebbe più grande dell'Infinito. Perché l'Infinito, il Senza Misura, in ogni suo attributo, operò per sei giorni, sei epoche, a fare il Creato sensibile, suddividendo il lavoro creativo in sei ordini di creazioni ascendenti, evolventi, questo sì, verso una perfezione sempre maggiore?
Non già perché Egli imparasse sempre più a creare, ma per l'ordine che regola tutte le sue divine operazioni. Il quale ordine sarebbe stato violato - e si sarebbe così reso impossibile il sopravvivere dell'ultima creatura creata: l'uomo - se questi fosse stato fatto per primo, e prima che fosse stata creata la Terra in tutte le sue parti, e resa abitabile per l'ordine messo nelle sue acque e nei suoi continenti, e resa confortevole per la creazione del firmamento; fatta luminosa , bella, feconda, dal benefico sole, dalla lucente luna, dalle stelle innumerevoli; fatta dimora, dispensa, giardino all'uomo per tutte le creature vegetali e animali di cui è coperta e popolata'.

Segretario: Notato niente? Ma é l'ordine! Qui l'ordine della Creazione elencato dalla 'Voce' è anche lo stesso ordine della Genesi che stiamo approfondendo ora.
 La Scienza, nella sua teoria del Big-bang mette questo nostro luminoso e benefico Sole, che noi ben conosciamo, all'inizio dell'Autogenesi.
La 'Voce', qui, lo mette invece sostanzialmente al quarto posto, proprio come la Genesi nel quarto giorno.
E' un mistero che sono sicuro risolveremo fra poco.

Abbé Pierre Lefèvre:7 Io con l'italiano non me la cavo troppo. So poco di biologia e mi intendo più di 'teologia' ma visto che quegli atei materialisti, compreso quel Premio Nobel biologo che era stato citato poco fa, l'avevano messa giù molto pesante con l'Autogenesi in cui la cellula 'si autocostruisce e poi funziona', facendo tutto da sola, ricordo cosa mi ha raccontato tempo fa un mio amico americano, anche lui biologo.
'Io - mi aveva detto - mi inchino tutti i giorni davanti alle meraviglie della vita, dalle piante agli uomini, passando per gli animali. Rimango regolarmente sbalordito dal mistero della Creazione. Ho un amico astronomo. Lui passa delle notti intere dietro al suo telescopio. Studia tutti quei miliardi di stelle e pianeti.
Una notte mi conduce nel suo Osservatorio astronomico. Mi mostra una piccola macchia chiara nel cielo e poi mi dice di guardarla attraverso il suo telescopio gigante. L'immagine era stupefacente. La macchia bianca appariva come una moltitudine di stelle, piccole e grandi a forma di gigantesca spirale.
L'amico astronomo mi dice: 'E' una galassia con circa cento miliardi di sistemi solari! '.
Io mi sono sentito piccolo-piccolo perché ero soggiogato dall'immensità della Creazione.
'Ma chi credi che abbia dunque creato tutte queste stelle? Chi ha fatto tutto questo?', non sono riuscito a impedirmi di domandargli. 'Nessuno! Questo si è fatto tutto da solo'.
Il mio amico era in effetti ateo. Non credeva all'esistenza di un Dio-Creatore.
Qualche tempo dopo l'ho invitato a pranzo. Un dipinto bellissimo era appeso in fondo alla parete del salone: il sole e tutti i pianeti.Il mio amico, confuso di ammirazione, mi fa : 'Che riuscita! Ogni pianeta segue esattamente la sua specifica traiettoria intorno al sole. E' magnifico. Chi l'ha fatto?'.
E sorridendo gli ho risposto: 'Nessuno! Si è fatto da solo'!


1 Dell'autore: 'La Genesi biblica ...' - Vol. I - Cap. 7 - Ed. Segno, 2005 - Oppure in sito internet: www.ilcatecumeno.net

2 Domenico Ravalico: 'La Creazione non è una favola' - 1974 - Vedi anche ripubblicazione su Sito Internet www.fuocovivo.org con elaborazioni grafiche del Prof. Giorgio Nicolini e di Vittore Saladino.

3 Domenico Ravalico: opera citata

4 D. Ravalico: opera citata

5G.Landolina: 'La Genesi...' - Vol. I, Cap. 3.2 - Ed. Segno, inoltre stessa opera in www.ilcatecumeno.net

6 Maria Valtorta: 'Lezioni sull'Epistola di Paolo ai Romani', pagg. 127/131 - Dettato 21/28 .5.48 , Ai Romani c.VII v. 14-25 - Centro Editoriale Valtortiano

7 Abbé Pierre Lefèvre: 'Grandes Verités et petites Histoires' - Tequi, 1987 - da 'Science et Foi . N° 12, pag. 18