CONFERENZA INTERNAZIONALE VIRTUALE
(Salone della scienza e della Fede)

 

«LA ‘GENESI BIBLICA’ FRA SCIENZA E FEDE»

  

Introduzione del Presidente Azaria

 Vi ringrazio di avere accolto il mio invito e di avere voluto partecipare a questa Conferenza.
So che molti di voi vengono anche da molto lontano
Siamo all’inizio del terzo millennio dopo Cristo – quello che per gli antichi Padri della Chiesa era considerato il settimo ed ultimo millennio della ‘settimana universale’ cominciata con la Creazione dell’Umanità – un millennio che non è eccessivo considerare fondamentale, alla vigilia di importanti decisioni ed avvenimenti.
Il Cielo è preoccupato per come va la vostra Terra e valuta che tutto ciò che di Male vi accade oggi dipenda dal fatto che gli uomini – ormai da tre secoli – si sono progressivamente sempre più allontanati da Dio, fino al punto di negarlo con le parole o con i fatti.
Dio si sente respinto e – poiché Egli è Dio di Libertà che agli uomini lascia la libertà – si ritira, lasciandovi appunto alla vostra libertà.
In tutto questo allontanamento dell’uomo dalla sua Divina Bontà – in questa apostasia che non ha in qualche caso risparmiato nemmeno alcuni eminenti esponenti della sua Chiesa – una cosa lo ha però incuriosito, e cioè come mai gli uomini possano essere giunti – ragionando – a negare la sua Opera di Creatore dell’Universo, della Vita e dell’Uomo.
Questa Conferenza si propone dunque di affrontare questi temi che vengono trattati nei primi capitoli della Genesi biblica: creazione dell’universo, della terra, creazione dell’uomo e della donna, Peccato originale.
Non è esclusa la possibilità di indirne una seconda, per affrontare il tema del percorso dell’Umanità dalla cacciata dell’uomo dall’Eden fino al Diluvio universale, alla nuova generazione umana della discendenza di Noè, alla successiva dispersione dei popoli.
Questi infatti, anziché essere grati a Dio per la sopravvivenza che era stata garantita alla loro razza, ripresero ad adorare gli dèi, anzi considerarsi essi stessi dèi, fino al punto – così come fanno anche oggi – di innalzare superbamente al cielo le loro ‘Torri di Babele’.
Ognuno dei relatori – pubblico compreso – avrà diritto di intervento e potrà esprimere liberamente, anche se per quanto possibile sinteticamente, il proprio pensiero.
Basterà che facciate un cenno al Segretario, ed egli vi darà la parola in ordine di richiesta.
Il Segretario della Conferenza – che alcuni di voi, dalle sue opere di fede-scientifica, già conoscono sotto il nome de ‘Il Catecumeno’ – verbalizzerà i singoli interventi.
Egli – in quegli aspetti che potrebbero apparire come un discorso fra relatori ‘specialisti’ – è invitato a commentarli e chiarirli ad uso del pubblico meno informato che oggi vediamo tuttavia presente numeroso in sala, a testimonianza della curiosità e dell’interesse generale che rivestono i temi di questa nostra Conferenza.
Alla conclusione dei lavori il Segretario redigerà gli Atti della Conferenza che verranno stampati e resi disponibili per chi ne farà richiesta.

Possiamo quindi senza altro indugio dar corso …

(Si ode un trambusto presso una porta laterale del salone…)

Voci concitate…

Sì!…
No!
Voglio!…
No, tu non puoi…
La porta si apre. Si affaccia Michele che era lì di guardia con la sua corazza lucente e con la sua spada di fuoco per impedire l’accesso ai non autorizzati.
Vedo che egli guarda Azaria…, si capiscono al volo come se si leggessero nel pensiero…
Azaria fa un cenno di assenso e Michele si scosta lasciando entrare il Disturbatore non senza prima averlo perquisito e… disarmato.

«Cosa vuoi?»
«Partecipare alla Conferenza!»
«Non puoi, è riservata agli uomini…»
«Voglio anch’io la ‘par condicio’…»
«Par condicio???»

«Sì. Qui vedo alcuni dei ‘tuoi’ e tu – insieme a quest’altro (e rivolge uno sguardo minaccioso a S. Michele) che è alla porta – li proteggi. Ma ce ne sono anche taluni che, anche se non sono proprio miei amici, mi sono almeno simpatici... Non vorrei che tu me li convertissi!»

«Tu non sei stato invitato e poi non puoi entrare in questo salone in cui si discute di Fede».
«Ma lassù c’è scritto ‘SALONE DELLA SCIENZA E DELLA FEDE’. La Fede è ‘tua’ ma la scienza è ‘mia’. Quindi ho il diritto di starci e anzi ho diritto di intervento».
«I tuoi preferiti non hanno nulla di cui preoccuparsi perché qui non si fa certo il processo alle loro opinioni, che meritano comunque rispetto perché molte saranno espresse in buona fede. Dio – lo ripeto – è Dio di Libertà».
«Chiedo almeno il diritto di rimanere presente. In fondo… anch’io, una volta, ero seduto al tavolo della Fede… il mio nome era Lucifero!»
«Questo è vero… Beh…, ormai sei stato perquisito e… ‘disarmato’. Il diritto che rivendichi – ma che non ti spetterebbe – ti viene tuttavia accordato in virtù della tua passata dignità… angelica. Sei dunque autorizzato a restare, ma non a prendere la parola, né ispirare, né disturbare…»

«E sia!»