Una tematica non accademica ma assolutamente sostanziale: bimbi morti anzitempo e aborti di Stato 

CONTINUIAMO PURE A PARLARE DI LIMBO, SE CE LO CHIEDONO!

Un lettore mi scrive: ‘Come interpreti l’affermazione di Papa Benedetto XVI che dichiara la non esistenza del Limbo?’

di Guido Landolina1
 

Nel numero del ‘Segno del Soprannaturale’ del giugno scorso avevo affrontato in un articolo il tema della compatibilità con la Dottrina cristiana della ipotesi della esistenza di altre forme di vita intelligente nell’Universo.
La domanda, stimolante, mi era stata posta da un lettore dei miei libri che, leggendo su Segno il mio suddetto articolo, mi ha ora riscritto: ‘Ciao, come va?Non so se ti ricordi di me. Un po’ di tempo fa ti posi il quesito sull’eventualità di altri esseri presenti nell’Universo. Tu, tra l’altro, mi regalasti un libro: ‘La Donna più bella del mondo’ di cui ti ringrazio. Vorrei chiederti, alla luce del tuo articolo sull’eventualità dell’esistenza del Limbo: Come interpreti l’affermazione di Papa Benedetto XVI che dichiara la non esistenza del Limbo?’
In effetti alcuni mesi prima avevo scritto un articolo sul Limbo. La domanda del mio amico lettore trovava evidentemente la sua ragion d’essere nelle notizie pubblicate tempo addietro con ampio rilievo dalla stampa sulla successiva conclusione dei lavori di una Commissione pontificia internazionale istituita dal Papa per un approfondimento di questa tematica con particolare riferimento alla sorte dei bimbi non nati, o morti dopo la nascita senza Battesimo.
La tematica non è accademica ma assolutamente sostanziale visto anche il numero enorme di aborti che in tutto il mondo vengono pianificati da molti Stati nella pratica di ogni giorno e considerata invece l’angoscia di quei genitori credenti che – privati anzitempo della vita innocente da essi generata – si domandano quale sarà stata la sorte del loro bimbo e se mai avranno la possibilità di conoscerlo e rivederlo nell’altra Vita.
Ecco dunque la mia risposta all’amico che estendo anche a voi, amici e lettori di Segno.

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Caro amico,
come avrei mai potuto dimenticarmi di te, visto che ho scritto un articolo sugli eventuali mondi abitati dell’Universo pensando a te?
Sei tu che ti sei dimenticato di me e non ti sei più fatto sentire...!!!
L'averti riletto mi ha fatto molto piacere e devo dire che non mi sarei aspettato che tu avessi visto questo articolo sull'ultimo numero della Rivista 'Il segno del soprannaturale'.
Anzi, a dire il vero, mi ero persino dimenticato di aver mandato l'articolo alla Redazione dell’Editore. Era infatti in coda ad altri miei precedenti articoli che avrebbero dovuto essere pubblicati e ad articoli di altre persone che avevano la precedenza.
Dunque tu mi interroghi sul Limbo e mi dici  '...alla luce del tuo articolo sull'eventualita' dell'esistenza del Limbo come interpreti l'affermazione di Benedetto XVI che dichiara la non esistenza del Limbo?'

Cominciamo con il chiarire le cose depurandole da talune affermazioni di stampa laicista imprecise e non di rado tendenziose il cui scopo evidente era fare intendere: 'Ecco la Chiesa ha sempre detto che il Limbo esisteva e ora il Papa ha detto che il Limbo non esiste!'
Lo scopo recondito di certe notizie apparse al riguardo sulla Stampa (Stampa che anche quando è in buona fede talvolta è un poco superficiale, specie in materia religiosa) era non di rado quello di insinuare che la Chiesa sbaglia, che i Papi precedenti hanno sbagliato a mettere il Limbo nel Catechismo (cioè il testo del Catechismo precedente a quello attuale), che se hanno sbagliato in passato sul Limbo possono sbagliare anche su altre questioni adesso e in futuro, e che quindi – logica ‘deduzione’ - quanto dicono i Papi non è verità di fede. Ergo ce ne possiamo tranquillamente far niente di quanto dice la Chiesa cattolica perchè è una chiesa di uomini e il Papa è un uomo come gli altri e quindi non esiste nessuna infallibilità papale..., e per di più finisce anche la sua pretesa di 'primato‘  sulle altre Confessioni cristiane e non parliamo nemmeno dei problemi che concernono la sacralità della vita, l'aborto, l'eutanasia, le nozze e le adozioni gay e chi ne ha più ne metta, temi oggi oggetto sulla stampa mondiale di aspre polemiche fra cattolici da un lato e agnostici, laicisti e atei dall’altro.
E' un obbiettivo tanto più scoperto quanto più si conoscano le tendenze di taluni giornali 'laici' e dei giornalisti che vi scrivono ma è pure chiaro che una persona non sufficientemente informata o frettolosa che si ferma ai titoli e sottotitoli e non legge bene il contenuto o non ha le giuste chiavi di lettura per interpretarlo, sia indotta in errore al punto di farsi domande (giuste) come la tua.
Non è che io in realtà sia informato di tutto perché ho letto varie recensioni stampa come te, peraltro molto generiche, e non ho ancora potuto prendere visione dell'esatto contenuto del documento elaborato dalla Commissione pontificia internazionale al quale si fa riferimento e che avrebbe dovuto essere tradotto dall’inglese in italiano. Cercherò di procuramelo per una valutazione  meditata e forse in futuro ti potrò rispondere meglio.
Però - salvo errori - ti posso chiarire qui di seguito alcune cose che ho desunto da altre fonti:
Papa Benedetto XVI non ha dichiarato alcuna inesistenza del Limbo
Ha semplicemente incaricato una Commissione di soli ‘esperti’ di approfondire e studiare il problema, peraltro già approfondito e studiato nei secoli passati in vari documenti pontifici e conciliari che - pur non raggiungendo un supremo valore dogmatico – concludono per la probabilità del Limbo e godono di notevole autorità.
Nel caso specifico il compito della Commissione di lavoro – quindi di un gruppo di ‘esperti’ certamente autorevoli ma senza alcun potere o autorità ‘dogmatica’ – era di provare ad approfondire nuovamente il tema del Limbo non tanto forse dei non battezzati adulti quanto per i bimbi: cioè la sorte dei bambini innocenti non nati (come quelli ad esempio abortiti) o morti giovani dopo la nascita senza essere stati battezzati (e perciò, per quelli dopo Cristo, non rivestiti della Grazia Battesimale che dovrebbe consentir loro l’accesso al Paradiso, Grazia che la nostra Dottrina prevede sia appunto legata al Sacramento del Battesimo.
 La Commissione ha terminato una prima fase di lavori e dovrebbe continuare in futuro lo studio in una seconda fase.
Sembra di aver capito che - almeno per il momento – la Commissione non sia arrivata ad alcuna conclusione precisa se non in estrema sintesi che la sorte dei bimbi non battezzati vada fiduciosamente affidata alla infinita ‘Misericordia’ di Dio.
L’aver però ribadito un concetto ben noto da secoli ai teologi, e cioè che l'ipotesi teologica del Limbo non è per ora una verità di fede dogmaticamente definita ma solo, appunto, una ipotesi teologica, peraltro più che plausibile, ha fatto gridare di gioia i ‘nemici’ della Chiesa: atei, anticlericali, laicisti e modernisti, facendo loro dire, o quel che è ancor peggio sott’intendere sulla Stampa, che se il Limbo non è una verità di fede allora non è nemmeno una ipotesi ‘plausibile’ ma una ‘bufala’, una delle tante che la - da loro - cosiddetta ‘chiesa reazionaria, medioevale e oscurantista’ avrebbe propinato ai popoli per secoli e secoli per perpetuare il suo potere sulle masse ingenue se non… ignoranti, visto che – per dirla con Voltaire e con i suoi epigoni atei più moderni che scrivono libri anche recenti che vanno per la maggiore – essi sostengono che uno che crede in Dio, e non parliamo se poi è addirittura il Dio dei Cristiani, non può essere che un ignorante o  un ‘cretino’, visto che – ha detto qualcuno di loro che invece si considera intelligente -  la radice delle parole  cristiano e cretino è la stessa.
Noi però non ci metteremo su quel livello e cercheremo ora di affrontare la questione del Limbo con un poco di maggior serietà.2

Dove vanno le anime dei giusti non battezzati e dei bimbi innocenti morti e di quelli non nati?
La Dottrina cristiana insegna che è la Grazia santificante del Battesimo quella che apre le porte del Paradiso.
Poiché però Dio vorrebbe salvi tutti gli uomini di buona volontà, non è possibile pensare che i non battezzati, i giusti non battezzati, non si salvino.3
Ecco quindi che la riflessione teologica ha ipotizzato l’esistenza di una situazione di salvezza  anche per costoro.
Così come i ‘giusti non battezzati’, prima della Redenzione e dell’istituzione del Battesimo, erano nel Limbo, le cui porte furono spalancate al Cielo dopo la discesa di Gesù agli Inferi – in forza della Resurrezione e del glorioso Sacrificio redentivo - così non è stato difficile immaginare che questo Limbo, svuotato da quella solenne ‘amnistia’, tornasse gradatamente a riempirsi di ‘giusti non battezzati’.
Se quindi la speculazione teologica, del tutto umana, è arrivata ad ipotizzare la continuità del Limbo, realtà non altrimenti meglio identificata, possiamo noi avvalerci - senza alcuna pretesa di possedere la verità – della stessa capacità di speculazione sulla base di quanto a maggior ragione – sul Limbo – emerge dalle ‘rivelazioni’ fatte alla grande mistica Maria Valtorta.
Da esse emerge che il Limbo, sia esso inteso come uno stato o un luogo, continua ad essere una realtà.
Rimane da capire se esso sia – come io personalmente ritengo – una realtà che fa parte del Purgatorio.
E’ una realtà dove i ‘giusti non battezzati’ confluiscono in attesa che – alla fine del mondo – vengano loro aperte le porte del Paradiso.
Ora le anime possono essere anime di ‘giusti in assoluto’, e per queste l’attesa nel Limbo è una attesa gioiosa molto simile ad uno stato di felicità pregustata.
Oppure possono essere anime di ‘giusti non in senso assoluto’, ed allora è una purificazione, anch’essa mitigata dalla aspettativa del premio finale nel momento della fine della storia dell’Umanità e della resurrezione gloriosa dei corpi per entrare nei Nuovi Cieli e Nuova Terra, cioè in Paradiso.
Può esserci una attesa dei ‘non giusti’, ma per questi sarà l’Inferno, vissuto in spirito e – alla fine del mondo – anche in corpo, come per i ‘giusti’ la sorte sarà (invece) il Paradiso vissuto con spirito e corpo glorificato come quello del Gesù risorto.
Le anime dei battezzati, che in quanto cristiani hanno avuto il privilegio di conoscere e poter ‘applicare’ una via di salvezza divina ma che ciònonostante hanno sprecato il ‘talento’, subiranno una purificazione (e quindi una sofferenza) più intensa di quella dei ‘giusti non battezzati’ che – senza aver potuto conoscere la Verità e beneficiare delle Grazie Sacramentali – si sono egualmente condotti da ‘giusti’ grazie alla loro buona volontà che li ha indotti a seguire la legge naturale instillata da Dio nell’anima di tutti gli uomini al momento del concepimento affinché tutti gli uomini sappiano come condursi e salvarsi indipendentemente dalla conoscenza della religione giusta rivelata da un Dio che si è incarnato.
Alla fine del Tempo, i ‘giusti non battezzati’ avranno come Battesimo quello del Sangue del Redentore che li purificherà del tutto come fa l’Acqua del Sacramento Battesimale.4
Quale è dunque – sempre seguendo questo ordine speculativo dei pensieri – la giustezza di una differenza fra cristiani battezzati e ‘giusti non battezzati’?
Questi ultimi,  senza Grazia battesimale  - andranno in Paradiso alla fine del mondo dopo aver vissuto uno stato di gioiosa attesa in una condizione più o meno ‘penante’ in funzione di come essi si sono comportati.
I battezzati, che pur non hanno saputo comportarsi da veri cristiani, potranno grazie al Battesimo andare con le loro anime in Paradiso prima della fine del mondo ma la loro Purificazione (purificazione di amore di pentimento cocente) sarà una sofferenza più intensa di quella dei ‘giusti non battezzati’.
E a chi sembrasse troppo lungo il tempo di attesa di questi nel Limbo o Purgatorio che esso sia, dirò che il concetto di spazio/tempo è una realtà che caratterizza la ‘fisica’ del mondo materiale.
Nell’Aldilà non c’è il Tempo ma l’Eternità, e quindi il Tempo, come noi lo intendiamo di qua, potrebbe non esistere come per il nostro ‘io’ non esiste quando dormiamo e ci svegliamo dopo otto ore come se fossero passati due minuti da quando ci siamo addormentati.
Ed allora eccoci alla nostra speculazione intellettuale finale.
Se il Limbo è una possibilità teologica dove possono essere in ‘gioiosa attesa’  i ‘giusti non battezzati’, che in quanto giusti e anche se giusti hanno comunque sempre qualcosa da espiare, quale sarà mai la sorte dei bimbi non battezzati o non nati, privi dunque della Grazia santificante ma del tutto innocenti?
Se un ‘giusto non battezzato’ rimane in gioiosa attesa, quale e dove sarà mai l’attesa di un bimbo del tutto innocente che non ha compiuto alcuna delle colpe del ‘giusto non battezzato’?
Nel Limbo, un Limbo per bambini, oppure direttamente in Cielo? O in una ‘anticamera’ immediatamente adiacente a quello che noi chiamiamo Paradiso?
Gioia grande, ma non ancora del tutto perfetta, ma comunque gioia grande ben maggiore di quella di ‘serena gloriosa attesa’ dei ‘giusti non battezzati’?
Oppure in Paradiso, da subito, proprio grazie alla Misericordia divina che – attraverso le parole di Gesù – ci ha insegnato che la via della salvezza è proprio quella di essere simili ai bimbi innocenti?
La nostra è una ‘speculazione’ intellettuale che non avrà certo il livello di quella ben altrimenti dotta degli esperti della Commissione pontificia incaricati di approfondire la tematica dell’esistenza o meno del Limbo per i bimbi non battezzati.
Penso tuttavia che per quanto gli esperti si sforzino di immaginare e di ‘speculare’ intellettivamente, ben difficilmente saranno in condizione di conoscere con certezza quale è la situazione reale dei bimbi innocenti che – Limbo o non Limbo – potrebbero essere beneficati dalla Misericordia divina (così come nell’Opera della Valtorta è previsto alla fine del mondo per i ‘giusti non battezzati’) subito, al momento della ‘morte’ del loro corpo, proprio a riscatto di una situazione che – loro innocenti – li ha ingiustamente e anzitempo privati della gioia della vita.5


1 Le attuali diciassette Opere dell’autore, tutte pubblicate dalle Edizioni Segno, sono consultabili e liberamente scaricabili dal suo sito internet ‘ALLA RICERCA DEL PARADISO PERDUTO’ cliccando sull’indirizzo www.ilcatecumeno.net

2 La tematica del Limbo è affrontata dall’autore in vari punti delle sue opere. Dal sito internet di cui alla precedente nota 1, nella Sezione Indici e sottosezione Indice alfabetico, voce Limbo, si può accedere direttamente a sette capitoli dei vari volumi che ne trattano. Vedere inoltre - nella Sez. Opere del sito, voce n. 12:  ‘Pensieri a voce alta – Raccolta di articoli stampa’ - i precedenti articoli sul Limbo n. 21 e 40.

3 In merito alla salvezza dei ‘giusti non battezzati’ vedere l’Opera della grande mistica moderna Maria Valtorta: ‘L’Evangelo come mi è stato rivelato’,  ultima edizione, Vol. VII, Cap. 444, nonché l’altra sua opera fondamentale: ‘Lezioni sull’Epistola di Paolo ai romani’ (c.II, v.9-10-11) - Dettato del 14.1.48, pagg. 58/60 – Centro Editoriale Valtortiano

4 Maria Valtorta: ‘Lezioni sull’Epistola di Paolo ai romani’ (c.II, v.9-10-11) - Dettato del 16.1.48, pagg. 60/62 – Centro Editoriale Valtortiano

5 Sempre dell’autore, sulle tematiche del Limbo dei bimbi non nati o morti anzitempo e dei giusti non battezzati, vedere anche - sul sito internet prima citato – le sue opere ‘Alla ricerca del Paradiso perduto’ – Ed. Segno 1997 (Capp. 88,89,90) e inoltre il terzo volume de “I Vangeli di Matteo, Marco, Luca e del ‘piccolo’ Giovanni”, Capp. 1 e 2 – Ed. Segno, 2003