(Padre M. Penasa: ‘Il Libro della speranza’)
(G. Landolina: ‘Alla ricerca del Paradiso perduto’ – Capp. 65-67 – Ed. Segno)

 

 

Apro la quarta busta dei miei ritagli di Apocalisse e tiro fuori quelli della sesta lettera e del sesto sigillo.
Leggiamoli insieme:
Ap 3, 7-13:
Lettera alla Chiesa di Filadelfia

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‘E all'Angelo della Chiesa di Filadelfia scrivi: ‘Ecco quello che dice il Santo, il Verace, colui che ha le chiavi di Davide, che apre e nessuno chiuderà, chiude e nessuno aprirà.
Conosco le tue opere: ecco, t’ho posto dinanzi una porta aperta che nessuno può chiudere, poiché nonostante le tue scarse possibilità tu hai osservato la mia parola e non hai negato il mio nome.
Ecco, io ti do alcuni della Sinagoga di Satana, che si dicono Giudei e non lo sono e mentiscono; ecco io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi e a riconoscere che io ti ho amato.
E siccome hai custodito la mia consegna di essere perseverante, anch’io salverò te nell'ora della tribolazione che sta per piombare su tutto il mondo, per mettere alla prova gli abitanti della terra.
Ecco vengo presto: tu conserva quanto hai, affinché nessuno prenda la tua corona.
Colui che vincerà lo farò colonna nel Tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà più; scriverò su di lui il nome del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo, dal mio Dio, e il mio nome nuovo.
Chi ha orecchi intenda ciò che lo Spirito dice alle Chiese.

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Padre Penasa, che in fatto di calcoli di numerologia è un genio, ha situato storicamente questa chiesa dal ‘500 (e più precisamente dal ‘Concilio di Trento’: 1545-1563, contro l’eresia luterana, al ‘Concilio Vaticano I°’: 1869-1870, sui rapporti fra ragione e fede, sull’infallibilità pontificia) a fine ‘800.

Ora a me sembra che siano tre gli elementi di rilievo che emergono da questa lettera:

1°. La ‘Chiesa universale’ ha osservato la Parola di Gesù e non lo ha rinnegato
2°. Allora Gesù la preserverà dalla Grande Tribolazione che sta per abbattersi su tutto il mondo per mettere alla prova gli abitanti della terra
3°. Vi è già un primo annuncio della futura ‘Nuova Gerusalemme’ che, dopo la Grande Tribolazione, scenderà dal cielo…

Vogliano andare a vedere, per controprova, quale sarà la sentenza definitiva, cioè il sesto sigillo, di questo periodo storico?

Ap 6, 12-17:

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E vidi: quando l'Agnello aprì il sesto sigillo, venne un gran terremoto.
Il sole diventò nero come un sacco di crine e tutta quanta la luna diventò come sangue; le stelle del cielo caddero sulla terra come un fico lascia cadere i suoi frutti acerbi quando è scosso da vento impetuoso.
Il cielo si ritirò come rotolo che si ravvolge; tutte le montagne e tutte le isole vennero rimosse dal loro posto.
I re della terra e i grandi, i tribuni, i ricchi, i potenti e tutti, servi e liberi, si nascosero nelle caverne e fra le rocce delle montagne.
E dicevano ai monti e ai massi: ‘Cadeteci addosso, nascondeteci dalla faccia di colui che è assiso sul Trono e dall'ira dell'Agnello, perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi potrà sostenersi?’.

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E poi ancora - in successione, ma nel capitolo seguente – questi due brani:

Ap 7, 1-8:
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Dopo queste cose vidi quattro angeli, in piedi ai quattro angoli della terra, che trattenevano i quattro venti della terra, affinché non soffiasse vento né sulla terra, né sul mare, né sopra nessun albero.
Poi vidi un altro Angelo che saliva da oriente e portava il sigillo del Dio vivente, e si mise a gridare a gran voce ai quattro Angeli a cui era ordinato di danneggiare la terra e il mare dicendo: ‘Non danneggiate la terra, né il mare, né le piante, finché non abbiamo segnato sulle loro fronti i servi del nostro Dio. E sentii il numero dei segnati: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribù dei figli d’ Israele: della tribù di Giuda, dodicimila segnati; della tribù di Ruben, dodicimila; della tribù di Gad, dodicimila; della tribù di Aser, dodicimila; della tribù di Neftali, dodicimila; della tribù di Manasse, dodicimila; della tribù di Simeone, dodicimila; della tribù di Levi, dodicimila; della tribù di Issacar, dodicimila; della tribù di Zabulon, dodicimila; della tribù di Giuseppe: dodicimila; della tribù di Beniamino, dodicimila segnati.

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E ancora:
Ap 7, 9-17:

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Dopo questo vidi apparire una turba immensa, che nessuno poteva contare, d’ogni nazione e tribù e popolo e lingua. Essi stavano in piedi davanti al trono di Dio e dinanzi all'Agnello, avvolti in bianche vesti e con palme in mano. E acclamavano a gran voce…
Poi uno dei vegliardi prese la parola e mi disse: ‘Questi che sono avvolti in vesti bianche chi sono, e donde sono venuti?’. Io gli risposi: ‘Signor mio, tu lo sai’. Egli mi disse: ‘Questi sono coloro che vengono dalla grande tribolazione, hanno lavato le loro vesti e le hanno fatte bianche nel sangue dell'Agnello. Per questo stanno dinanzi al trono di Dio, e giorno e notte gli rendono il loro culto nel suo Tempio; e colui che è assiso sul trono stenderà la sua tenda sopra di loro. Essi non avranno mai più né fame, né sete, né li colpirà più il sole, né ardore alcuno, perché l'agnello che sta in mezzo al trono sarà loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita, e Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi’.

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Rimango perplesso. Un gran terremoto? Sole nero e luna rossa come sangue? Stelle che cadono? É venuto il gran giorno dell’ira del Signore? I segnati di Israele? Turba immensa? Gran tribolazione? Questa sembrerebbe proprio un finimondo.
E meno male che Gesù, nella lettera, aveva detto che in quella Chiesa avevano anche osservato la sua Parola e non avevano rinnegato il suo nome…
Qui mi viene il dubbio che Io - col mio gioco del puzzle e delle buste e dei settenari paralleli e delle scatole cinesi - potrei anche aver sbagliato busta e periodo storico, ma non Padre Penasa…, con tutti quei suoi calcoli di numerologia…, non è possibile!
Andiamo a vedere allora cosa ne dice Padre Penasa a pagina 152, quando commenta la lettera della Chiesa di Filadelfia di Ap 3, 7-13:

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Questa pagina del 6°sigillo, in questo suo strano contesto, ha sempre dato grossi grattacapi a chi ha voluto finora dare una spiegazione plausibile. Infatti ha tutta l'aria di un giudizio universale, coi cataclismi cosmici che l'accompagnano, con la condanna degli empi, che muoiono di terrore davanti ai segni dell'ira di Dio, e con la salvezza dei beati, che vengono contrassegnati come amici di Dio e suoi figlioli, affinché i mali imminenti non li tocchino, ma possano raggiungere incolumi le spiagge celesti dell'aldilà.
Però, questa conclusione viene subito smentita, perché i capitoli successivi ci mostrano che il mondo continua come prima e che la vita umana si svolge ancora normale sulla terra, mentre i prepotenti trionfano e i mansueti vengono oppressi, nonostante tutte le ire e le minacce di Dio.
Come si spiega tutto ciò? …
Tante sono le ipotesi proposte finora; ma nessuna di esse è soddisfacente.
Invece interpretando l'insieme secondo il nostro sistema, la spiegazione viene spontanea, s’impone come valida, dando soddisfazione di tutti i particolari.
Ecco come, esponendo le cose in sintesi.
Per prima cosa, si esige che questo 6°sigillo, tutto intero, con la sua parte negativa (c. 6°), e quella positiva (c. 7°) si metta in stretto collegamento con l'ammonizione della sesta lettera, alla Chiesa di Filadelfia, quale conseguenza giudiziaria dei fatti ivi ricordati.
In secondo luogo, si deve ammettere che Filadelfia rappresenta la Chiesa postridentina fino al Vaticano I°, come risulterà chiaro dagli sviluppi che aggiungeremo.
In terzo luogo, si deve ammettere che la storia della Chiesa riproduce in grande la storia di Gesù, di cui è Corpo Mistico; nel caso nostro, riproduce il 3°anno della vita di Gesù, caratterizzato da una lotta senza quartiere tra Cristo, con la sua nuova dottrina del Regno dei Cieli, e la Sinagoga, con la sua vecchia dottrina del regno della terra, secondo un messia umano, figlio di David sì, però dello stesso tipo di David, pur di dimensioni maggiori, mondiali.
Anche in questo periodo della storia della Chiesa abbiamo la stessa lotta; con la differenza che ora la Sinagoga si presenta sotto il mentito nome di Massoneria.
Ciò è vero soprattutto della loggia massonica fondata nel 1843, sotto il nome di ‘Bene Berith’, i ‘Figli dell'Alleanza’, aperta solo a Giudei puro sangue e animati dall'eterno sogno di dominio mondiale, attraverso il loro nuovo David, che ancora aspettano.
Credono ancora che a quello li destinasse Jahvè con le sue promesse fatte ad Abramo e rinnovate a Mosè (Si veda ‘La Vergine e il Serpente’, di Luigi Cozzi - Udine, 1989 - pg. 59ss.).
Ebbene, nella nostra ammonizione, Gesù, come vero discendente di David, interviene a sconfesssarli, dicendo che i veri ‘figli dell'Alleanza’ ch’Egli ama, sono i membri della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. Loro, invece, sono i traditori dell'Alleanza, patteggiando con Satana, per essere sua Sinagoga.
Ciò vale anche per gli altri dissidenti non sinceri e separati ostinatamente. Si pentano e si sottomettano alla Chiesa, se vogliono salvezza!
Inoltre, nell'ammonizione, Gesù menziona anche la sua prossima Parusìa, ed accenna ai gravissimi avvenimenti della gravissima prova per tutta l'Umanità, dai quali sarà preceduta.
Solo i figli della vera Alleanza, quella nuova, della Chiesa, ne usciranno vincitori.
Gli altri incorreranno nell'ira di Dio e dell'Agnello.
Le due scene, negativa e positiva, del 6°sigillo, alludono appunto a questo risultato:
. nel c. 6° ci sono i segni dell'ira, per i ribelli, dell'alleanza con Satana;
. nel c. 7°, i segni positivi, per i figli della vera Alleanza, nata dalla Croce redentrice, contrassegnati in numero esatto e distribuiti ordinatamente, secondo le 12 tribù d’Israele, i cui capostipiti sono i 12 apostoli. Veri membri di tale nuova Alleanza saranno anche i numerosissimi gentili, che crederanno all'Agnello e si laveranno nel suo Sangue col Battesimo, in moltitudine sterminata.
Infine bisogna ammettere la somiglianza con la storia antica di Israele, da Ezechia a Giosia. Anche là c’è stata la lotta accanita fra ragione e FEDE, quindi la biforcazione fra regnanti e sudditi fedifraghi, numerosissimi, contro un piccolo numero, un resto, di regnanti e sudditi fedeli al vero profetismo.
La loro prova tremenda è l'esilio di Babilonia.
Solo il resto fedele tornerà in patria per ricostruire la Nuova Gerusalemme, santificata…

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Rimango a riflettere profondamente sulla chiave di lettura offerta da Padre Penasa che sottolinea peraltro come quello del 6°sigillo sia un brano dell’Apocalisse che ha sempre dato grossi grattacapi a quelli che si sono cimentati nell’impresa di una interpretazione.
É forte quindi la ‘tentazione’ di dare anche da parte mia una piccola ‘aggiustatina’, peraltro limitata solo ad alcuni ‘particolari’, a questa interpretazione.
Ed allora dò di seguito la ‘mia’ lettura.
Prima – durante la storia della Chiesa di Filadelfia, e cioè dal 500 a fine 800, succede di tutto, e cioè quella specie di finimondo di cui parla il 6°sigillo e di cui ha anche parlato Padre Penasa.
Ma siccome questa è una chiesa che tutto sommato si è comportata abbastanza bene, il Signore le fa sapere che le verrà risparmiata quella Gran Tribolazione che invece non potrà essere evitata dalla Chiesa successiva che – a partire dal primo novecento – prenderà il nome di Chiesa di Laodicea.
E alla chiesa di Filadelfia, che ha tribolato ben-bene per quattro secoli con scismi e persecuzioni e con la nascita di ideologie perverse – vengono prospettate anticipatamente due visioni consolatorie, e cioè quella della futura salvezza dei 144.000 delle 12 tribù di Israele, e l’altra della grandissima moltitudine dei salvati che sarebbero stati reduci dalla Grande Tribolazione della Chiesa di Laodicea.
E infatti queste due visioni seguono agli accadimenti del sesto sigillo – che si sarebbero conclusi con la fine dell’Ottocento – ma precedono gli avvenimenti catastrofici del settimo sigillo della chiesa di Laodicea, periodo quest’ultimo in cui le due visioni si concretizzeranno storicamente.
Da un punto di vista organico – ancorché abbiamo ormai capito che l’ordine in cui sono collocate le varie visioni dell’Apocalisse non è sempre e necessariamente un ordine storico-temporale, come abbiamo visto già con i due intermezzi dei ‘sette segni’ e di Babilonia/Gerusalemme - potremmo quindi benissimo considerare le due visioni delle tribù di Israele e della Gran Turba come un ulteriore intermezzo, anzi il primo.
D’altra parte – aggiungo - se per ipotesi la ‘gran turba’ venuta fuori dalla grande tribolazione la inquadrassimo come facente storicamente parte del sesto sigillo, e cioè della Chiesa di Filadelfia, allora dovremmo ragionevolmente dedurre – poiché è un fatto di tutta evidenza che la Grande Tribolazione fino ad oggi non è ancora arrivata – che la Chiesa di Filadelfia non sia quella passata ma sia la Chiesa futura, nella quale vi sarebbe appunto quella specie di finimondo indicato nel sesto sigillo con segnatura dei servi di Dio di Israele e l'apparizione della gran turba della tribolazione.
In tal caso - però – si dedurrebbe pure che la settima Chiesa di Laodicea, non sarebbe quella attuale come la considererebbe invece Padre Penasa sulla base della legge numerologica della settimana biblica universale, calcolo che non vi sto a spiegare perché non son sicuro di averlo capito bene ma che mi sembra sia una cosa molto seria.
Mi state seguendo, fin qui? Guardate che non è cosa di poco conto stabilire se la gran tribolazione è già passata qualche decina o centinaio di anni fa, senza averla riconosciuta, e allora non è stata quella gran tribolazione che si diceva, o pensare che debba ancora venire, magari presto.
Infine, se considerassimo il sigillo della Chiesa di Filadelfia, con tutto quel mezzo finimondo che ne vien fuori, come riferito al periodo storico che noi stiamo vivendo ora, dovremmo dedurre allora che la sesta lettera inviata all'Angelo della Chiesa di Filadelfia, alla quale il Signore dice: ‘…tu hai osservato la mia Parola e non hai negato il mio nome…’, non sarebbe in linea con quello che noi sappiamo bene – per esperienza diretta – della chiesa universale apostata e dissacratrice di questo nostro secolo, e cadrebbe pertanto – per questo non essere in linea – non solo la legge dei ‘parallelismi’ fra le lettere di ‘ammonizione’ alle chiese e le sentenze comminate loro nei vari sigilli ma anche la stessa ‘logica’ della connessione fra lettere e sigilli, i quali ultimi sono ‘sentenze’ che devono essere coerenti e proporzionate al comportamento tenuto dalla Chiesa universale di quel determinato periodo storico.
A una Chiesa che – per ammissione dello stesso Signore - ha tutto sommato osservato la Parola del Signore e non lo ha rinnegato, si può infatti mandare addirittura la Grande Tribolazione che rappresenta il massimo grido di … dolore della vita dell'Umanità?
Concludiamo pertanto e riepiloghiamo, esprimendo una convinzione ‘ragionata’:
1°) il sesto sigillo e la Chiesa di Filadelfia corrispondono alla sesta Chiesa, la penultima, quella terminata a fine ottocento, e non alla Chiesa universale contemporanea che invece è l'ultima chiesa di Laodicea.
2°) quella di Filadelfia è una Chiesa che, dal 500 all'800, ha visto le sue belle tribolazioni ed ha avuto – ad esempio con la rivoluzione francese che devastò letteralmente tutta l'Europa, Russia compresa – un suo bel ‘terremoto’.
Se però da un lato essa ha avuto tanti carnefici intellettuali che, non paghi del sangue versato dai carnefici materiali, hanno elaborato tutte quelle teorie filosofiche che hanno poi prodotto - nel Novecento - frutti copiosi che hanno portato alla morte degli ‘spiriti’ (ateismo, materialismo, evoluzionismo, freudismo, false religioni, etc.), dall'altro lato essa ha avuto anche tanti martiri che l'hanno riscattata così da evitarle – per la Comunione dei santi – la Grande Tribolazione che dovrà invece piombare sulla ‘chiesa ‘ successiva di Laodicea: quella del Novecento!
3°) Le due visioni dei ‘segnati’ di Israele (Ap 7, 1-8) e della ‘gran turba’ (Ap 7, 9-17) uscita dalla ‘gran tribolazione’ non andrebbero quindi considerate come facenti parte della sesta Chiesa o sigillo ma come un chiarimento nella narrazione volto a far capire concretamente che se da un lato si sta approssimando per i cattivi il momento della Giustizia della collera di Dio, quella del Gran Giorno del settimo sigillo, dall’altro lato – per i buoni – arriva finalmente la consolazione dei segnati e salvati del popolo di Israele, e della gran turba di ogni nazione e popolo che sarà reduce dalla Grande Tribolazione. Queste due visioni sono un ‘intermezzo’ e appartengono al sesto sigillo come prospettiva di speranza per i figli del popolo di Dio ma si concretizzeranno storicamente nel successivo settimo sigillo della Chiesa di Laodicea, che è l’ultima Chiesa storica dell’Apocalisse.
In sostanza, il primo Schema della ‘mia’ Apocalisse (Cap. 08) andrebbe ora corretto con l’aggiunta dell’intermezzo suddetto che diventerebbe il primo, mentre gli altri due intermezzi diventerebbero a questo punto rispettivamente il secondo e il terzo, così:

Schema della ‘mia’ Apocalisse

. Prologo
. Visione introduttiva
. Prima Chiesa=Efeso=Primo Sigillo
. Seconda Chiesa= Smirne=Secondo Sigillo
. Terza Chiesa=Pergamo= Terzo Sigillo
. Quarta Chiesa=Tiatira= Quarto Sigillo
. Quinta Chiesa=Sardi=Quinto Sigillo
. Sesta Chiesa=Filadelfia=Sesto Sigillo
. Settima Chiesa=Laodicea=Settimo Sigillo:
           Prima Tromba
           Seconda Tromba
           Terza Tromba
           Quarta Tromba
           Quinta Tromba
           Sesta Tromba
           Settima Tromba:
1° Intermezzo: i sette segni – storia dell'umanità
                      Primo Segno
                      Secondo Segno
                      Terzo Segno
                      Quarto Segno
                      Quinto Segno
                      Sesto Segno
                      Settimo Segno
                                 2° Intermezzo: Gran Babilonia e Nuova Gerusalemme
                                 Prima Coppa
                                 Seconda Coppa
                                 Terza Coppa
                                 Quarta Coppa
                                 Quinta Coppa
                                 Sesta Coppa
                                 Settima Coppa

 

. La Parusia intermedia - Millennio felice – Combattimento finale e Giudizio Universale
. Epilogo
 

 

Bene, dopo aver inquadrato – almeno dal mio punto di vista – il sesto sigillo, rifletto sull'epoca storica della Chiesa universale che va dal 1500 al 1800.
In questo periodo la ‘Chiesa-istituzione’ è stata progressivamente smantellata sotto il profilo temporale e spirituale, fino ad essere ridotta veramente ai minimi termini.
Infatti si passa da un Dio che nell'epoca medievale era considerato alla base dell’Autorità degli Stati e della vita nella società, ad un Dio-Padre al quale viene persino negata la soddisfazione di essere considerato il Creatore dell’uomo, venendo preferita -per l’uomo, con la teoria evoluzionistica – la ‘paternità’ della scimmia.

Cosa ne dice infatti – leggendo a volo d’uccello - Padre Penasa?
 
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‘Quando Gesù accenna al piccolo potere e alle modeste proporzioni cui la sua chiesa di Filadelfia è ridotta (vedi Ap 3,8), noi dobbiamo intendere il fatto, su tutta la linea religiosa-politica, dalle spoliazioni operate dal protestantesimo, fino a quelle operate dai movimenti da esso direttamente derivati: come la Massoneria nel settore religioso, il razionalismo nel settore filosofico, l'illuminismo nel settore tecnico scientifico, nel settore della cultura e delle scienze naturali, l'assolutismo di stato che provoca la rivoluzione popolare in favore della libertà, dell'uguaglianza e della fraternità, nel settore politico, con la nascita della democrazia statolatrica, che ruba a Dio il supremo potere legislativo e lo attribuisce al popolo, abbattendo lo stesso Stato pontificio d’Italia (La legge di Dio non si vota! Si accetta com’è!).
Ne resta un minuscolo residuo nella Città del Vaticano, sufficiente appena per garantire l'indipendenza del Papa e per far sventolare la sua bandiera, quel simbolo del potere supremo di Cristo…’
La degenerazione del cristianesimo provocata dall'eresia protestante portò piano piano al deismo illuminista dei liberi pensatori, che rigettarono tutta la Rivelazione, e con ciò anche l'esistenza del Figlio di Dio e la sua opera specifica dell'Incarnazione e della Redenzione, attraverso la sua Passione e morte sacrificale, in espiazione del peccato.
Il principio del libero esame delle Scritture portò così al libero pensiero.
Gli spiriti maligni si diedero da fare allora per suggerire le varie tappe di demolizione dei vari settori, per ridurre il programma del Patto cristiano al livello di quello ebraico, pur conservando i nomi e le apparenze del cristianesimo.
É appunto la tappa della Massoneria, che è tipica di questo tempo.
Nella tappa seguente gli spiriti maligni porteranno l'uomo dal livello umano, razionale, a quello istintivo, automatico e irrazionale degli animali, con l'ateismo materialista, che fa dell'uomo un bruto...
Riuscirono nel loro intento (il Dragone, lo Pseudoprofeta e la Bestia, ossia il demonio della falsa religione, quello della falsa sapienza e quello della falsa potenza) con la rivoluzione francese, che rovesciò a perfezione la piramide costruita a gloria di Dio da Carlomagno in collaborazione col Papa Leone III, la notte di Natale dell'anno 800.
Napoleone sostituì Carlomagno; e sequestrò il Papa, per mostrare la sua superiorità.
E la democrazia statolatrica, che mette tutto il potere nelle mani del popolo, sostituì la teocrazia biblica, in vigore fino allora.
Con quale processo lento, di pensiero e di azione, si è arrivati a questa conclusione?
É un processo complesso, al cui centro sta

La Massoneria

Franco Molinari descrive bene il processo di formazione e di sviluppo della Massoneria nel suo libro: ‘La Massoneria, cattedrale laica della fraternità
Ne vede l'essenza nella visione dell'umanità come una fraternità, costruita e conservata da laici quale cattedrale in onore dell'Architetto dell’universo…
Ricordiamo ancora che il motto della Rivoluzione francese è: ‘Liberté, Egalité, Fraternité’.
Libertà principalmente dall'assolutismo di stato, uguaglianza fra i cittadini escludendo classi privilegiate, e fraternità per l'appartenenza alla comune famiglia umana, in una visione unitaria e internazionale dell'Umanità.
Ideali certamente positivi, se fossero stati visti entro il contesto del Vangelo, alla luce della fede soprannaturale!
Ma era appunto questa che mancava: le cose erano considerate solo alla luce della ragione naturale…
Resta dimostrato, così, che la Massoneria riassume in sé nel modo più pieno il grande lavorio di demolizione operato da Satana in questa tappa…demolizione che sfocerà in quella marxista dell'ateismo dialettico e materialista.
Nella prima metà dell'800 era in gestazione, Maria preparava la resistenza mediante le sue apparizioni della Medaglia miracolosa alla Labourè, e poi quelle di Lourdes, etc….
Ma nonostante gli interventi straordinari di Gesù e di Maria, rimaneva ancora, forte e dannosissima, la lacuna già presente nei documenti conciliari del Concilio di Trento: la mancata riforma dei principi secolari…!
Non fu proclamata e inculcata a dovere l'origine divina dell'Autorità civile, come avvenne in Samuele e Davide, né fu spiegato e messo in opera il retto modo cristiano di amministrarla a beneficio dei cittadini e non per il trionfo egoistico dei regnanti.
Così ebbero corso sempre più libero gli abusi del sapere umano e del potere civile assoluto, con favoreggiamenti e vistose sperequazioni tra le classi privilegiate e quelle più umili.
Di lì la tremenda reazione massonica, che raccolse nel suo alveo tutte le correnti di malcontento contro la Chiesa, contro i ricchi, i nobili, i potenti, fino a sfociare nella rivoluzione aperta e sanguinosa.
Anche la filosofia idealista tedesca si unì per spingere dappertutto alla rivolta, col proclamare come molla motrice del progresso storico la dialettica dell'opposizione, della lotta, della rivendicazione, della rivoluzione per distruggere i vecchi equilibri e creare delle nuove sintesi in apparenza più progredite.
Si marciava a tappe forzate verso l'ateismo più completo
Chi ha appiccato il fuoco del peccato è stato per primo l'ebreo viennese Freud con la sua psicologia a base di pansessualismo.
Tale ideologia, combinandosi con la dialettica storica di Hegel, che assegnava alla razza germanica il turno di guida definitiva nell'egemonia della civiltà idealistica universale, e con la volontà di potenza di superuomo di Nietzsche, in antagonismo alle aspirazioni di egemonia razzistica mondiale degli Ebrei, tale ideologia pansessualistica partorì il nazismo razzista di Hitler…
Ebbene l'ebreo Freud sciolse tutti i freni all'animalità libidinosa fino a soffocare del tutto lo spirito, insozzando la vita privata fin nel più intimo della coscienza.
Hitler ambizioso scioglierà poi tutti i freni all'aggressività belluina, scatenando la guerra su tutti i fronti per la conquista dell'egemonia mondiale, in rivalità feroce contro il sangue ebreo.
Mentre gli altri ebrei venivano imprigionati e uccisi, Freud fu riscattato e lasciato libero.
Si rifugiò a Londra, per completare lì la sua opera deicida, distruggendo non la persona di Cristo, mettendolo in Croce, ma l’idea di Dio, predicando l'ateismo.
L’ebreo Marx lo fece nel nome della ricchezza, Freud lo fece nel nome del sesso.
Dio non esiste, dice lui: se ne esiste il culto nella religione, esso è frutto di una psicosi collettiva originale, come personificazione mitica del Padre, del maschio troppo libidinoso, che i figli dovettero uccidere per potere sposarsi anche loro. Il rimorso portò al tentativo di riparazione, col fondarne il culto religioso e sacrificale…
Freud corruppe soprattutto la donna, come moglie e come madre, insegnando che la sessualità ha come fine primario il piacere e non la generazione. La rovinò nei rapporti con il marito, incitandola alla ribellione più o meno cosciente e voluta… La rovinò nei rapporti educativi verso i propri bambini, insegnando una pedagogia troppo permissiva, senza leggi, senza rimproveri e castighi, che sarebbero, secondo Freud, fonti precoci di traumi psichici e di frustrazioni nevrotiche, capaci di compromettere tutto il futuro dei loro figli, facendo di essi degli squilibrati e dei complessati, e forse anche dei candidati al manicomio…
La diffusione amplissima di questa nuova psicologia scientifica, benché purificata dalle aberrazioni estreme, ha fatto scomparire il senso del peccato nel mondo ed ha introdotto dappertutto una permissività incredibile (…) le Confessioni si sono rarefatte in modo impressionante tra i fedeli; le Comunioni sacrileghe sono entrate all'ordine del giorno; il peccato impuro è soltanto immaturità, ma non colpa.
Le infedeltà coniugali sono delle semplici scappatelle.
Il matrimonio è una pura cerimonia civile, per garantire certi diritti e doveri in seno alla famiglia; ma è dissolubile con tutta facilità. E chi non vuole complicare troppo le cose s’accontenta di una semplice convivenza a modo maritale.
Perfino è ammessa la convivenza omosessuale, come espressione di amicizia totale, senza finalità generative.
I figli crescono come bestiole! Guai toccarli e sgridarli: ti saltano su come vipere!
I genitori piangono sullo sfacelo dei loro figli sfigurati dalla droga, dalla dissolutezza morale, dal vagabondaggio anarchico, che dà origine a organizzazioni di gruppi sovversivi, associati per delinquere, con motivazioni politiche, economiche, di mafia, ecc.
L’AIDS incomincia a imperversare, per castigare disordini così sfacciati.
Le leggi, concepite come pure convenzioni umane, si adattano allo sfascio generale: si approva l'aborto, si legalizza il divorzio, si pratica l'eutanasia.
I suicidi aumentano sempre più; l'omicidio è facile come ammazzare una gallina… scioperi e proteste paralizzano tutta la vita civile…
Questi sono i bei frutti del trionfo dell'animalità, insegnata e coltivata da Freud, e diffusa dalla scuola attuale.

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Beh…, potrei anche dire che Padre Penasa tende a vedere le cose in chiave pessimistica, se non fossero cose… oggi perfettamente constatabili.
Rifletto fra me e me anche sul nome di ‘Chiesa di Filadelfia’ perché ‘FILADELFIA’, in greco, significa ‘Fraternitè’ e concludo allora che S. Giovanni, o meglio il Signore che gli parlava, già 2000 anni fa – oltre che la Sinagoga di Satana - aveva proprio previsto tutto: perfino la rivoluzione francese!

 

Rimango colpito dalle osservazioni di Padre Penasa perché dalle mie reminiscenze giovanili storiche e filosofiche ricordo che i libri di scuola inneggiavano proprio a quei valori che Padre Penasa vede come gli incubatori del ‘peggio’ successivo e solo ora – ad esempio – mi rendo conto della profondità delle conseguenze morali e di costume derivate dallo sviluppo del pensiero di Freud relativamente alla sessualità.
Mi vengono in mente – a proposito di Freud, di libido e amore matrimoniale - due capitoli di un mio libro precedente dove la Luce del mio ‘Subconscio creativo’ si era espressa con grande chiarezza:

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(G. Landolina: ‘Alla ricerca del Paradiso perduto’ – Capp. 65 e 67 – Ed. Segno, 1997)

65. La sessualità è la negazione dell'Amore

Quello che ho appena letto è un brano del 'Poema dell’Uomo-Dio' in cui Gesù invita l'uomo a ragionare, nelle cose divine, con un metro spirituale e non umano. Dio non ragiona come l'uomo, perché Dio è Spirito. É già superbia, anche se inconsapevole, pensare che Dio, l'Infinito, debba ragionare come un semplice uomo, per di più decaduto.
Quindi, Gesù spiega magistralmente il significato della 'pianta' del Paradiso terrestre, quella dei pomi del Bene e del Male: era una comunissima pianta che però il Signore aveva 'caricato' di significato facendola assurgere a mezzo di Prova. Nel dire ai Primi due che non dovevano toccare i frutti della pianta, la Pianta della Scienza del Bene e del Male, la pianta avrebbe assunto - di fronte ad Adamo ed Eva - un significato diverso, quello appunto di un mezzo di prova. E il comportamento di Adamo ed Eva di fronte alla Prova avrebbe fatto emergere - anche e soprattutto a loro stessi (perché Dio - dico io - tutto già sapeva di quel che sarebbe successo) - come in realtà essi si sarebbero comportati, cioè bene o male: bene ubbidendo al comando di Dio, male disubbidendo.
A dir la verità, io mi ero già chiesto come mai da una disubbidienza che non ci sembra tutto sommato tanto importante siano derivate per l'Umanità conseguenze così gravi: perdita della Grazia, perdita conseguente della salute fisica, di quella morale e spirituale, e pertanto dolore e morte.
Ma Gesù spiega ora - ed io mi rendo conto che ero così ricaduto in un modo di ragionare 'umano' - che la disubbidienza dei due non sarebbe oggettivamente grave per l'uomo di adesso, che è un uomo decaduto, succube dell'io e delle tentazioni del Mondo e di Satana, dallo spirito debole ed incapace di reagire, ma lo fu per i primi due che invece ebbero la pienezza della Grazia e con essa il dominio dell'io.
Anche se Gesù ci ha redenti, in realtà - in noi uomini di adesso - rimangono sempre le debolezze, le tare, i fomiti della 'malattia' che abbiamo superato ma che ci ha lasciato indeboliti e soggetti a ricadute.
I primi due avevano invece la Grazia, la Grazia nella sua 'pienezza'. Ma disobbedirono.
E perché disubbidirono? Per competere con Dio - secondo il suggerimento satanico - cioè per essere simili a lui nel 'creare', cioè nella 'Potenza' per eccellenza. Quindi disobbedienza, ambizione di potenza, superbia, ribellione, perdita della Grazia, sesso.
Certo, non amore, non più amore ma sesso per la 'creazione', non più 'amore' per la riproduzione della specie spirituale ma sesso per la riproduzione di quella animale. Dio non aveva interdetto agli uomini l'amore ma voleva che si amassero senza malizia, senza libidine. Ma Eva, priva ormai della Grazia, rese l'amore - che Dio aveva dato santo - una cosa corrotta, avvilita.
Mentre rifletto su queste cose mi viene in mente Freud, il quale diceva - mi sembra di ricordare - che la 'sessualità' è il 'centro', è il 'motore' dell'uomo. Cos'è che aveva detto con precisione Freud...? Ho sempre sospettato che avesse una mentalità tarata, tarata per la mania di vedere la sessualità dappertutto, per cui tutta la personalità dell'uomo doveva essere analizzata alla luce degli impulsi sessuali.
Scelgo nella libreria, settore 'Psicanalisi', un libro di Freud: 'Introduzione alla Psicanalisi'. Sfoglio l'indice, mi cade l'occhio sul titolo della Lezione 26: 'La teoria della libido e del narcisismo', apro e leggo al primo capoverso:

"... il mancato soddisfacimento della fame e della sete, le due più elementari pulsioni di autoconservazione, non ha mai come conseguenza il loro mutarsi in angoscia, mentre, come abbiamo visto, la conversione della libido insoddisfatta in angoscia fa parte dei fenomeni meglio conosciuti e più frequentemente osservati..."

Luce:
La sessualità è la Negazione dell'Amore.
Vedi? La 'Libido insoddisfatta'? Angoscia, 'Angoscia' genera. E l'angoscia va rimossa, va eliminata... perché l'uomo deve tendere al piacere... e, dunque, l'angoscia elimina: in un bagno di libido!
L'uomo affonda nella libido, affonda e annega, beve a piena gola senza sapere che essa come rana lo farà scoppiare, come rana che si gonfia, che si inebria. Ma la rana non scoppia, perché lei, sì, è figlia di Dio, creata da Dio, non figlia di Satana.
E Satana vi ha convinto che l'uomo ha bisogno di libido come dell'aria che respira. Più respira, più libido..., più libido, più respira..., e l'uomo si inebria di questa libido che non è libido, che non si chiama libido, ma è in realtà la Negazione dell'Amore.
Chi è Satana? La Scimmia! Quella con la S maiuscola, come ti dissi. Che fa la scimmia? Imita. Che fa Satana? Imita Dio.
La grande Scimmia, che si è procurata la dannazione volendo imitare Dio con l'affermare di essere simile a Dio, anzi di essere Dio, la grande Scimmia che ha voluto imitare Dio - che creò l'uomo a sua immagine e somiglianza per crearsi un popolo di figli di Dio, un popolo che l'amasse e che Egli potesse amare - la grande Scimmia, dicevo, imitò Dio anche essa creandosi un popolo di figli suoi, i figli del Peccato: quello d'Origine.
Lo fece in odio a Dio, lo fece per soddisfare il suo satanico odio a Dio riversandolo sugli uomini: i primi due figli di Dio, per farli diventare - grazie al libero arbitrio - figli suoi e capostipiti di un popolo non di santi ma di dèmoni, quali voi - senza la Grazia - siete.
La grande Scimmia che, per sfregio, per offesa a Dio, intese non sublimare ma degradare l'Amore, perché Dio è Amore, non elevandolo ma degradandolo al rango di amore brutale, che per i 'bruti' brutale non è perché naturale, ma per i figli di Dio, dotati di spirito, di anima, è renderli simili alle 'bestie': perché le bestie 'amano' solo per procreare, gli uomini solo per godere.
Ecco Freud, il Sapiente, il Sapiente dalla S maiuscola. Anche Lui.
Ecco il veleno, istillato negli uomini nel Paradiso terrestre, che continua ad esservi istillato giorno per giorno perché rimanga in voi la convinzione che non figli di Dio siete, ma figli del Sesso: S come Satana.
Non è moralismo questo. É la realtà che la vostra 'dimensione' deviata, deviata dal Peccato primo, continuata nei peccati attuali, vi fa credere come 'illusione'. Illusione è la vostra, e quando vi risveglierete dal vostro Sogno, anche questo con la S maiuscola di Satana, comprenderete cosa avrà significato l'aver voluto, sì, voluto ignorare la Parola mia, quella che Io vi mando e che voi, S come Satana, Schernite, come Scherniste mio figlio sul Golgota gridando: ' Se Sei figlio di Dio, Scendi!'
Ma Lui per la Croce era venuto, sulla Croce doveva restare, per salvare voi.
S come Satana, S come Salvare, S come Salvatore.
Vedi la Scimmia? In tutto imita, e voi sbagliate, credete alle imitazioni e gettate via le perle vere, quelle che Io vi do.
Parla ai miei Figli, alle mie Figlie, alla mia Figlia. Fa che ella si ricreda. Figlia mia, mia, è! Non della scimmia, non della Scimmia.

 

E poi ancora nel capitolo successivo:

67. La 'castità' nel matrimonio

Ieri pomeriggio stavamo discorrendo, nella classica discussione di 'salotto', con alcuni amici e amiche, tutti sposati, alcuni più giovani e altri un poco meno. Si era parlato di tante cose e, ad un certo punto, la conversazione è caduta sul 'matrimonio' o meglio sulla sessualità nel matrimonio, con qualche frizzante battuta - fatta da alcune signore - su certi mariti, più o meno 'focosi' (gli interessati erano però assenti), ed è scivolata infine su come dovrebbe essere vissuta la 'sessualità' nell'ambito della vita matrimoniale.
Le due 'coppie' giovani, con mia meraviglia e mostrando anche il coraggio di andare controcorrente e farsi un poco prendere in giro, hanno espresso sull'atto sessuale matrimoniale una visione in un certo senso 'spirituale', parlando così di una forma di sessualità vissuta in un certo senso 'castamente'.
Le persone più 'mature' (incluso me stesso) tacevano un tantino imbarazzate mentre alcune signore guardavano quelle più 'giovani' con aria educatamente scettica ed un sorriso un po' smaliziato come per dire. 'vedrete, vedrete...'.
La loro opinione, come del resto anche la mia, era che 'spiritualità' ed atto sessuale matrimoniale non fossero tanto conciliabili, perché l'atto sessuale si rifà essenzialmente al godimento. Chi lo può negare? Come fa allora la 'morale' cristiana a parlare di castità nell'atto sessuale matrimoniale?
Devo dire che quello della visione morale della dottrina cattolica - per quanto riguarda la sessualità - è una delle cose che non ero mai riuscito a capire e che mi hanno tenuto lontano - come altre cose, del resto - da questa religione che mi è sempre sembrata, da questo punto di vista, del tutto 'integralista', anzi 'disumana'. Tra l'altro - mi sono sempre detto - il Vangelo non parla di queste cose.
Da dove l'avranno mai tirata fuori, i preti, questa storia della castità, della non contraccezione, ecc. ecc.? E perché i sacerdoti non dovrebbero potersi sposare? Sacerdoti e monache potrebbero aiutare molto di più, nella vita, se capissero di cosa è fatta.
Per i sacerdoti - mi dico - posso però anche capire. Può essere un fatto di 'dignità' sacerdotale rispetto alla 'regalità' della loro funzione. Oppure un voler 'sacrificare' - da parte del sacerdote - uno degli impulsi, per dirla con Freud, di carattere più primordiale.
Gesù Cristo, però, aveva scelto alcuni degli apostoli fra persone 'sposate', anche se - mi dico - li ha poi trasformati in ... martiri.
Insomma, passi la castità per i sacerdoti. Ma quelli che sacerdoti non sono? Che c'entrano? Come fanno a essere casti nell'atto sessuale? Mi sembra che debba essere come bere e respirare contemporaneamente. Freud avrà certo esagerato con il vedere 'libido' dappertutto, ma come si può scindere l'amore nel matrimonio dalla 'libido'? Come si fa a parlare di castità?

Luce:
Freud tutto volle giustificare con la teoria della 'Libido'. Ma Io non 'giustifico' Freud.
L'amore, la libido. Già ti dissi che Dio avrebbe voluto per l'uomo una moltiplicazione 'santa'. Cosa è una 'moltiplicazione' santa?
É la moltiplicazione intesa come riproduzione, non riproduzione della 'specie' (in quanto 'animale') ma riproduzione dell'uomo: figlio di Dio.
Cosa dicono i miei 'comandi'? Non commettere atti impuri!
Perché? Perché contrari al concetto di amore quale doveva essere!
Quale doveva essere il concetto di amore?
Quello di tutte le altre specie che si riproducono non per 'godere' ma per continuare la loro specie, per affermare il loro diritto - concesso loro da Dio - alla sopravvivenza nella continuità della posterità.
Il 'godimento', nelle specie animali dotate di un certo livello di sensibilità, è funzionale al fine: la riproduzione.
Nell'uomo avviene il contrario: il godimento è fine a se stesso e non di rado la riproduzione è un 'incidente'.
Nell'animale, cessato lo stimolo del momento - stimolo che Io stesso ho messo in esso perché potesse perpetuare la sua specie - cessa la motivazione. E l'animale più non copula, fino a che non sia venuto nuovamente il tempo giusto: quello che Io ho fissato nelle mie leggi che sono di equilibrio e ordine.
L'uomo copula sempre, ad ogni occasione.
Cosa fanno i fiori? Cosa fanno le piante? Essi hanno un livello di sensibilità inferiore al mondo animale. Essi non copulano neanche.
Pronubi i venti, pronubi gli altri insetti, i fiori si riproducono attraverso i frutti e danno nuovamente origine alla pianta. La pianta riproduce se stessa attraverso il fiore. E anche la pianta mantiene viva la propria specie non perché essa lo 'vuole' ma perché Io le ho imposto questa legge, legge santa che è ordine e che prevede uno sviluppo ordinato secondo le stagioni e le altre leggi della natura.
Tu vedi che dappertutto c'è l'ordine, tranne che nell'uomo. Nell'uomo: non stagione, nell'uomo: non mantenimento della 'specie' ma 'sesso'!
Ecco la differenza.
E il sesso, oltre che adulterazione del concetto di amore, il sesso - posto all'estremità dell'amore come lo è il male al bene, per capirci - finisce per condizionare la vita dell'uomo innescando conseguenze e bisogni sfrenati.
Il sesso muove il mondo? Certo, purtroppo è così, ma non perché così Io volli ma perché l'Altro così volle per voi, per i suoi figli: con il sesso il denaro, con il denaro il potere, con il potere la violenza, con la violenza la sopraffazione, con la sopraffazione l'odio, anzi l'Odio 'maiuscolo', cioè l'Altro.
Vedi dove può portare il sesso se non controllato?
Ed allora Io, cosciente dell'adulterazione prodotta dal Peccato Originale che ha sottomesso lo spirito all''io', vi propongo di 'governare' il sesso, che non è un 'istinto' (istinto è negli animali) ma una cosciente tendenza che in voi tende a sublimarsi nel perverso, non nell'Amore.
Io vi propongo di governare la sessualità così come propongo a voi di governare le altre pulsioni dell'io decaduto, quali l'egoismo, per fare di questo 'autogoverno' occasione di 'santità'.
Già ti dissi che il cristiano perfetto deve martirizzare il proprio 'io', ponendolo sotto il controllo del proprio spirito.
Il vostro 'io' attuale, il vostro spirito attuale, non sono perfetti come quelli generati in origine: 'creati' in origine, intendo dire e precisare per non creare malintesi.
Per quanti sforzi voi facciate il vostro spirito avrà sempre un dominio imperfetto sul vostro 'io': ma tanto mi basta, perché mi basta la vostra buona volontà alla quale Io aggiungo il 'Resto': i meriti della mia Passione e Redenzione.
Dunque, come deve l'uomo comportarsi nel matrimonio?
Comprimendo le proprie 'pulsioni'? No. Deve almeno, con un poco di buona volontà, governarle.
Si dice, ma non è vero, che non dovete comportarvi 'come' bestie. Non è 'vero' perché le bestie non si comportano da 'uomo'. Esse si riproducono, e basta, solo nel momento fissato dalla mia legge d'ordine.
L'uomo deve innanzitutto 'sublimare' - termine in questo caso imperfetto ma che almeno a voi rende l'idea - la propria pulsione in amore verso il compagno o la compagna.
Come si 'sublima' la pulsione? Non perseguendo, volendo perseguire, il godimento fine a se stesso, ma abbandonandosi dolcemente alla corrente dell'amore, pur imperfetto, per perfezionare l'unione con il compagno, sentirsi uni con la carne per sentirsi uni anche nello spirito imperfetto.
É l'unità degli spiriti che salva l'atto sessuale dell'uomo, atto che grazie a questa unità non è più un atto 'sessuale' ma un atto d'amore.
E con l'unità degli spiriti ci deve essere l'abbandono, e dove c'è l'abbandono non vi è più calcolo.
I figli, la discendenza, diventano così il 'frutto' di un atto d'abbandono, un atto d'amore che li santifica così come santifica il matrimonio.
É difficile, dici? Certo che è difficile, come è difficile sempre vincere il proprio 'io'.
Io vi chiedo d'essere perfetti pur sapendo che la vostra condizione decaduta non ve lo consente ma sapendo anche che è il vostro sforzo: il martirio dell'io con le sue pulsioni, che vi santifica agli occhi miei più, molto più che, senza merito, doveste riprodurvi come un fiore.
E quindi i vostri tentativi di santificare l'amore nel matrimonio - ché quelli fuori neanche li considero ma solo aspetto pazientemente che voi vi ravvediate - i vostri 'tentativi' per santificare l'amore nel matrimonio, con il dolce abbandono, sono quelli che mi bastano.
É necessario qualche volta contenersi? Contenetevi, come cercate, dico 'cercate', di contenere l'egoismo. Non ci riuscite? Pazienza, riprovate la prossima volta. Non siete perfetti. Io lo so e so attendere. Intanto mi accontento della vostra buona volontà!
Non ci riuscite? Chiedete allora aiuto a Dio! Vi scandalizza l'idea? E perché mai? Forse Io non devo assistere impotente, nella mia Potenza, a tutti gli orrori commessi dall'uomo, 'assistere' devo, perché Io sono Dio di Libertà?
Se permetto il resto (dico 'permetto': non 'voglio'), se permetto il resto (perché poi è su quello che fate liberamente che Io formulo il mio giudizio finale), perché non dovrei permettere che voi preghiate Me, chiedendo il mio aiuto proprio quando fate, in questo caso sì, l'atto 'sessuale'?
Voi chiedete aiuto al Padre! Aiuto a santificare l'atto con l'abbandono perché l'atto carnale si sublimi il più possibile nella fusione degli spiriti, non solo delle carni.
Chiedete aiuto, chiedete aiuto, anche se le vostre pulsioni rendono tutto difficile.
Chiedete aiuto ed Io nella mia Misericordia non ve lo negherò perché rispondo sempre - a modo mio - alle vostre preghiere, perché Padre buono sono, e comprensivo, con chi si rivolge a Me dimostrando se non altro buona volontà.
Vedi quante cose si riconducono alla buona volontà?
Vedi perché ho fatto dire ai miei Angeli: 'Pace agli uomini di Buona Volontà'?
Perché di quella mi accontento. Perché il Resto, Resto come Redenzione, lo metto, l'ho messo Io.

 

Smetto di scrivere e mi rilasso sullo schienale, rifletto pensoso… e concludo che – fra Padre Penasa e la mia ‘Luce’ - Freud è stato ‘sistemato’, proprio per bene.