(C. Becattini: 'Esperienza mistica e fenomeni mistici'-pagg. 388/389)
- dal Vol. II de 'La Mistica - fenomenologia e riflessione teologica' -  Ed. Città Nuova -
(G. Landolina: ‘Alla ricerca del Paradiso perduto’ – Cap. 71 al 74 – Edizioni Segno)

1. Il contratto

1.1 – La telefonata

Era una tarda mattinata di un tiepido dicembre, un mese fa, ed ero seduto in poltrona. Impigrito dai  raggi di un altrettanto tiepido sole, che passavano obliqui dalla finestra, stavo correggendo la 'bozza' della mia fatica.

Drinnn...
Suona il telefono, mi alzo, rispondo...
Si?...
Si! sono io...
Avete ricevuto il libro? Bene. Mi dica...
Volete parlarne?... Quando volete...
Allora per me va bene anche domani... No, non è troppo presto. Prenoto un albergo per stanotte, fra un' ora salto in macchina, parto e stasera sono lì...
Siete lontani?...E cosa sono cinquecento chilometri?
Ci vediamo domani alle 10.30. Intanto porto il resto del libro.
Ok?...Ok!

Ecco quello che avevo risposto al mio interlocutore della Casa Editoriale alla quale qualche giorno prima avevo spedito solo le prime cento pagine del mio libro: 'Alla ricerca del Paradiso perduto', spiegandogli per lettera che, se non gli fossero interessate le prime cento, non gli sarebbero a maggior ragione interessate neanche le quattrocento pagine successive.
Però... - mi son detto dopo aver appoggiato la cornetta - ero convinto di fare anticamera e - come si vede nei films di quegli scrittori spiantati - di  dover bussare a chissà quante porte per poi sentirmi gentilmente rispondere, nel migliore dei casi: 'Tante grazie, ma siamo molto impegnati... e poi il suo genere non lo trattiamo... sa com'è...' 
'Già  - rispondevo mentalmente da me alla garbata obiezione - so com'è, questo non è infatti un genere che 'tiri', sono d' accordo anch'io. Fosse cronaca rosa sarebbe tutta un' altra cosa... In fondo è stato un bel passatempo. Lo leggeranno i miei nipoti. Grazie lo stesso...'
E invece no, alla prima lettera in senso assoluto, dopo soli pochi giorni, la prima risposta: 'Venga che ne parliamo!' 'Ok. Vengo. Anzi, vengo subito... fra un' ora'.
Ed è così che - prenotato un albergo, avvisata mia moglie che era in ufficio, controllato se le galline nel pollaio  avevano sempre il loro 'silos' pieno con acqua e mangime, salutati infine i cinque pastori tedeschi che saltavano eccitati intorno all' auto sperando ansiosi che li caricassi con me per fare un giretto - esco finalmente dal cancello e 'smanetto' pigiando col piede sull' acceleratore...
L' indomani, fresco e riposato dopo una bella dormita, mi presento alle 10.30, cinquecento chilometri più a...Nord-Est.

Buon giorno. Sono io.
Prego si accomodi. Venga dal Direttore.

Stretta di mano, occhiata scrutatrice, due battute, un sorriso e l' atmosfera si rilassa di colpo quando scopriamo che abbiamo una donna in comune: la Valtorta!
Già la Valtorta. Ve lo avevo detto, io, nel libro precedente: 'Può una donna cambiare una vita? Si? E allora una donna che doveva essere in profumo di santità? In fin dei conti era una 'donna' con in più l' aggravante della 'santità'....'
Ecco, ora capisco - mi dico - il 'Direttore' l' aveva letto nella 'Presentazione' del libro, della Valtorta, e ora voleva solo fare una chiaccherata esplorativa, voleva innanzitutto vedere  che faccia avesse l' altro  uomo che era stato 'trasformato' dalla stessa donna...
La conversazione spazia sul leggero, vita vissuta, esperienze comuni...qualche interesse sulla mia conclamata (da 'me'...: conclamata!) abilità di vinificatore di vino Doc delle Langhe dell' Alto Monferrato, e poi...
'Senta -  mi dice lui- per me, già che ci siamo, potremmo anche firmare subito il 'contratto'. Qui ce n' è uno in bianco, sa, sono contratti 'tipo'...si può anche migliorare.'  
Rimango di stucco e cerco di guadagnare tempo per capire dove fosse la 'fregatura'. Eppure è una persona per bene, si vede subito, mi dico. Mi sembra anche sensato, si capisce da come parla. Mi sembra anche intelligente e colto. Come imprenditore, poi, deve per forza saper il fatto suo, ha stampato un sacco di libri...Ma via, come si fa a firmare un contratto avendo letto solo le prime cento pagine su circa 500, visto che il resto gliel' ho portato personalmente solo ora?
Glielo dico (intendo : che il resto del libro gliel' ho portato solo ora...) e lui - con un sorriso affabile e noncurante - fa: 'Guardi che mi bastano le prime cento. Sa, il suo fascicolo mi è arrivato quando ero in procinto di mettermi a riposo per una forma influenzale, non avevo niente da fare, l' ho letto, mi è piaciuto, se lo è letto anche mia moglie. Va bene così, non si preoccupi, le altre quattrocento pagine saranno certamente allo stesso livello delle prime...'

'Qui si sbaglia - faccio io - le altre quattrocento sono superiori..., è un crescendo. Senta - aggiungo - non mi sembra giusto firmare così. Io son sicuro della bontà di quanto ho scritto ma vorrei che lei leggesse tutto e firmasse dopo, più pienamente convinto, se sarà sempre d' accordo. Legga e dopo io ritornerò per firmare'.
'Ma è un lungo viaggio... - fa lui - basterà che mi spedisca una copia del contratto firmata'
'Intanto mi dia magari una copia del formulario del contratto tipo, ci darò un' occhiata al mio ritorno a casa'.
Lui è d'accordo! Facciamo un salto al Bar vicino a prendere un caffè caldo mentre una tramontana gelida spazza la strada, poi il rientro in ufficio, una presentazione ai collaboratori più stretti per far capire che c' è una nuova 'recluta' con la quale lavorare a tempi brevi, una bella stretta di mano, un mio invito solenne a venire – insieme alla sua gentile signora - a degustare il mio vino spillandolo di persona dalla botte giù in cantina... e poi di nuovo via sulla strada del ritorno, sperando - dalle parti di Vicenza - di non incontrare i blocchi stradali di quelli delle 'quote latte'…, ricordate? Quelli della 'mucca' in televisione che 'mungevano' davanti a Montecitorio e che stavano cercando di farsi spiegare dal Governo come mai bisogna importare il latte dall' estero e chiudere le stalle in Italia. Qui, lo confesso, è il mio animo di 'agricoltore' dilettante quello che si riscalda. Vorrei essere sul mio trattore anch'io per dargli un briciolo di solidarietà. Di latte, a parte quello che bevo, non me ne intendo proprio niente ma  non credo sia più facile che vender vino...
Comunque, niente blocchi, arrivo a casa in serata in mezzo ad una bella nevicata.  Il viale d' accesso è tutto bianco ed i lampioni accesi intorno alla casa - con tutti i cedri e gli altri alberi ricoperti di neve - la fan sembrare come un presepe: fra pochi giorni è Natale. I 'tedeschi' - taglia grande, leonini e a pelo lungo -  mi vengono incontro e sembrano orsi bianchi. La casa calda, la stufa a caminetto con la fiamma  guizzante e scoppiettante, la tavola già imbandita, infine la domanda di mia moglie, già 'preavvisata' da una mia telefonata: ‘ Come è andata? Racconta!’
E - davanti ad una caraffa di quello buono, fresco di cantina, novello, 13 gradi e cinquanta (ma non si sentono), annata '97 - racconto la mia storia, ivi compresa la conoscenza - nell' Ufficio dell' Editore - di un missionario friulano che opera nelle Filippine... uno che ci 'crede'..., che scrive libri per far su un po' di soldi e aiutare quei suoi piccoli bambini filippini che - ne ho visto le foto - hanno degli occhi di sogno che rispecchiano il cielo... Ma questa sarà un' altra storia da raccontare.
Spiego a mia moglie però che mi è sembrato più giusto non  firmare, aspettando che leggano il resto nei prossimi giorni, e concludo: 'speriamo che non cambino idea...!'
E, invece,  no che non cambiano idea...
Qualche giorno dopo - infatti - ricevo una lettera dell' Editore (‘ecco - mi ero subito detto al vedere l’intestazione della busta -  avran cambiato idea...’) che reca - con mia meraviglia - la data del giorno dopo la mia prima visita.
Egli mi trasmette una contratto in duplice copia già firmato da parte sua, chiedendomi – ove lo avessi sempre desiderato – di apporvi anche la mia firma, restituendogliene poi indietro un esemplare.
Rifletto.
Per quanto il mio libro gli piaccia non si sarà certo potuto leggere le altre quattrocento pagine in una notte. Quello è un 'malloppo', da leggere a cinque pagine per volta. Ha avuto un bel coraggio a decidere di pubblicarlo.
Deduco  dunque che non lo può aver letto - neanche volendo  e neanche se avesse fatto uno di quei corsi di ‘lettura rapida’- ma che in compenso è rimasto della sua idea originaria che le prime cento pagine bastavano... Sorrido fra me, soddisfatto. Comincia a piacermi, quell' Editore...!
Con lui e sua moglie, mia moglie ed io, ci sono già quattro lettori assicurati. I miei figli non ce li includo, sapete com'è...: nemo propheta in patria!
Mi pare che questa frase l' avesse detta qualcuno d' importante. Mah!
Guardo il contratto: un foglio a due facciate. Ci sono 23 clausole, tutte scritte in piccolino, come quelle dei contratti di assicurazione.
Scattano nuovamenti i riflessi condizionati di tutta la mia precedente attività professionale...
E' anche per quello - anche se non lo volevo ammettere chiaramente di fronte a me stesso - che non avevo voluto firmare subito il contratto. Contratti in vita mia ne ho visti tanti, ma di ‘editoriali’ neanche uno. Se devo essere onesto, in un angolo del mio cervello, dietro la preoccupazione accomodante di volere un interlocutore che avesse prima letto 'tutto' il libro e  fosse quindi ben cosciente e convinto  di quello che firmava, vi era da un lato un desiderio inconscio di avere 'sicurezza', quasi una specie di conferma psicologica che fosse tutto editorialmente 'buono', ma dall' altro  volevo avere il tempo di leggermi - con calma e a sangue freddo - clausole e clausolette e mettere poi una firma a ragion veduta.
Mi vergogno un pochettino, perchè quelli erano dei gentiluomini, si capiva - e io - anche se ormai ho smesso di lavorare e faccio il giardiniere e il contadino - continuo a comportarmi come un lupo della foresta. Deve essere il mio 'io' primordiale, quello ex-professionale, che ogni tanto si sveglia e 'ulula'.
Passo dunque un' oretta ad analizzare il contratto. Ma mi sembra tutto Ok. Posso anche accettarlo, con qualche piccola modifica, naturalmente. Concludo comunque che è scritto in piccolo solo perchè doveva stare tutto in un solo foglio di due facciate.
Il secondo viaggio che faccio, qualche giorno dopo, è anche un viaggio di 'turismo' con mia moglie e completiamo la conoscenza con l' Editore.
Ormai siamo quasi 'famigliari' e l'opera (così la chiama 'lui' ed io non posso non provare un brivido segreto di 'emozione', ma poi penso che forse diranno così a tutti...per diplomazia) verrà pubblicata presto, anzi molto presto, perchè le daranno la precedenza rispetto ad altri lavori...

 

1.2 – Apostolato e …ascesi

E adesso - a distanza di un mese - sono qui. Passate le feste di fine anno, ho già corretto la prima  'bozza' di stampa inviatami dall' Editore a tempo di primato ed il libro è ora  in 'lavorazione' per essere inviato alla tipografia ed uscire fra un paio di mesi.
Ora che faccio? Non ho più niente da fare. Il tempo è bello. Ma fuori fa freddo. Il parco è relativamente in ordine, può stare così, ma nei campi è ancora presto per andare a potare le viti...Troppo presto anche per arare il terreno che - nonostante la scarsità di pioggia - è ancora troppo umido. Potrei potare il frutteto, ma fa ancora freddo e per di più si avvicinano i giorni più freddi, quelli della 'merla'. Allora sarà  meglio rimandare la potatura a febbraio quando si sarà allontanato il pericolo di gelate improvvise.
Ora che ho finito il libro mi trovo a girare a vuoto. Devo ritrovare un nuovo equilibrio di motivazioni e inventarmi qualche cosa di diverso da fare.
Dovrei fare 'apostolato'. Ma come? Me ne compro un certo numero di copie e poi le regalo? A parte la spesa, mi son sempre detto che è una pessima 'politica' quella di non far pagare una cosa. Da un punto di vista psicologico perde infatti subito 'valore'. E poi quello è un 'genere' difficile. Fosse un romanzetto 'rosa' andrebbe per la maggiore...ma un libro di apostolato... via!
Guardo in TV il Papa che è a Cuba, viaggio apostolico. Quello, quello sì che è apostolato. Che espressione intensa quando dice Messa. Nei suoi silenzi sembra che si concentri, anzi che - assorto - si perda nei suoi pensieri e parli con l' Eterno...sembra quasi che mi muoia lì... ma poi 'rinviene' e riprende la celebrazione della Messa, cioè del Sacrificio Eucaristico.
Chissà cosa pensa il Papa in quei momenti intensi in cui sembra rapito... 
'Lo spirito soffia dove vuole...' dice lui mentre il vento scompiglia i drappi dell' altare nella enorme piazza all' aperto - 'E ora soffia su Cuba...' E giù applausi, e gente commossa che piange. Beh, non sarà mica tutta 'suggestione', no? Secondo me - lo guardo intensamente ...- da ogni sua piccola sofferta parola, sofferta quasi dovesse strapparla dalla propria anima - emana come una 'vibrazione' che si trasmette a tutti, anche a Fidel Castro, lì, in piedi, in prima fila, con la sua barba che gli nasconde meglio i sentimenti, così io credo almeno. Un milione di persone alla Messa, in Plaça de la Rèvolucion. Caramba!
Ecco, questo sì che è apostolato. E alla grande...
Ma io, apostolo 'in erba'? Una volta avevo letto su un libro di teologia mistica che per fare apostolato bisogna essere 'uniti' con Dio. E l’ unione con Dio si ottiene con la preghiera - vi si diceva - anzi con la contemplazione, o meglio: con l'ascesi...
'Con l' ascesi?' -  mi ero detto - 'Con l' ascesi? Ma la 'Luce' – quando nel mio primo libro mi aveva detto che dovevo fare ‘apostolato’ – questa dell’ ascesi non me l’ aveva mai detta'.
E poi come si fa a fare l' ascesi? L' ascesi è una cosa che si 'fa' oppure è uno stato d' animo? Ma gli asceti non sono quei 'marziani' che si chiudono su un monte e poi, a furia di guardarsi l' ombelico - come ho già raccontato di quei famosi monaci del Monte Athos, in Grecia - vanno in una sorta di 'trance' ipnoide e scivolano in una dimensione mistica, anzi in un diverso livello di coscienza, uno stato 'alterato', che li mette in contatto con il mondo di 'sopra': cioè con la 'Conoscenza' come dicono i  monaci tibetani, oppure con Dio, come dicono i 'nostri' contemplativi?

 

1.3 – Mistici, psicoanalisti e…’sadomasochismo sublimato’

Da noi, nel mondo occidentale, l' ombelico non centra, vi sono altre 'tecniche', e me ne ero fatto una idea leggendo l' opera di J. Schultz sul Training Autogeno, là dove affronta le tematiche degli stati alterati di coscienza legati alla mistica ed alla 'psicologia religiosa'.
Già…, la 'psicologia religiosa'! Vi è trattata come una 'casistica' psicologica particolare, dal cristiano al buddista al maomettano. Interessante!
Quando gli psicologi parlano dei 'mistici', li chiamano 'homo religiosus' e li studiano come un etologo osserverebbe il comportamento e le abitudini di vita degli animali, o come un paleontologo o antropologo tentasse di comprendere qualcosa dai reperti dell' uomo di Neanderthal cercando, da una tibia e da un metatarso, di capire come dovrebbe essere fatto tutto il resto del corpo. Homo Neanderthalensis, lo chiamano. Poi viene l' Homo Sapiens Sapiens (cioè l' uomo attuale) e infine - aggiungo io - l' Homo Religiosus…
La Psicologia - disciplina che credo annoveri fra le sue file molti positivisti e razionalisti che spesso non possono neanche concepire un rapporto ‘personale’ con Dio - li esamina non di rado come se fossero dei 'malati'.
Leggo ad esempio su  'La Mistica - fenomenologia e riflessione teologica'  (Vol. II - Ed. Città Nuova) un saggio di Camillo Becattini: 'Esperienza mistica e fenomeni mistici', pagg. 388/389, dove egli cita M. Eck il quale sottolinea:

'A rischio di scandalizzare, non esiterò a dire che tutta la storia di Caterina da Siena è quella di un sadomasochismo in parte sublimato...
al giorno d' oggi, condotta per una visita psicanalitica, costui (lo psicanalista) avrebbe formulato la diagnosi di anoressia mentale masochistica piuttosto che quella di un comportamento ascetico non nevrotico...'.

Poi il Becattini continua precisando che L. Ancona, a proposito di Maria Maddalena de' Pazzi (Ndr: santa famosa, 1566-1604), rileva che certi suoi atteggiamenti e comportamenti 'che ricordano la dinamica della depressione psichiatrica, vengono poi ad inserirsi in un quadro diverso, di tipo ossessivo sado-masochistico, alla luce di altri particolari, analogamente esprimenti una forza eccessiva del Super-Io...' e ancora 'sempre procedendo sul filo di un' analisi clinica oggettiva, anche il resto si spiega da sè: in una malata di tale entità, le crisi descritte come rapimenti  mistici ed estasi non sono affatto tali, ma eccessi di natura psicopatologica. Cosa manca d' altronde a queste crisi per considerarle tali?'...
'Questa - conclude il Becattini - è la sorte di tanti altri santi e mistici: San Francesco d' Assisi, Santa Teresa d' Avila, ecc.'

Ci penso un po' sopra e mi dico che la povera santa Maria Maddalena de' Pazzi avrà anche avuto un cognome che deponeva a sfavore, d' accordo, ma Santa Caterina da Siena – invece - è stata dichiarata 'dottore della Chiesa', come santa Teresa d' Avila. E San Francesco? Via... ma a chi è che la vogliono raccontare, questi.
Di santa Teresa d' Avila poi ho anche letto le Opere e - ripensandoci - l'ho trovata assolutamente una persona normale, anzi dolce, arguta e... soprattutto estremamente acuta ed equilibrata.
Certo che - continuo nel mio soliloquio - se tanto mi dà tanto, lascio a voi giudicare cosa dovrebbe mai dire questo tipo di 'psicanalista' se dovesse mai... psicanalizzare Gesù sulla base di quanto da Lui  affermato nei Vangeli: diceva infatti di essere Figlio di Dio, anzi di essere un Dio incarnato in un uomo, che sarebbe resuscitato dai morti, che sarebbe asceso al Cielo e che, alla fine, sarebbe tornato per giudicare i vivi e i morti...
Siamo sempre lì, mi dico. In fondo ci son passato anch’ io dall’ esperienza ‘razionalista’: uno può essere anche una degnissima persona, ma se è ateo, se è materialista, se non ammette né l' anima nè la sua immortalità, se non ammette il soprannaturale riducendo semmai il tutto - che egli non può 'toccare' e non  sa spiegare - a fenomeni 'parapsicologici' (e peraltro neanche questi se li sa 'spiegare'), è chiaro che dovrà però pur darsi una spiegazione 'ragionevole' dell' inspiegabile soprannaturale e questa spiegazione se la dà alla luce delle sue conoscenze 'scientifiche', che sono del resto le sole in cui 'crede' perchè rappresentano la sua 'religione'...
Per molti di costoro che non credono in Dio - bofonchio dunque fra me e me - anche l' uomo comune che crede  per fede non deve essere tutto sommato una persona del tutto 'equilibrata' perchè avrà le sue buone motivazioni 'psico-patologiche', naturalmente 'inconsce', come insicurezza, ansia sul futuro, nevrosi d' angoscia per la morte fisica nell' aldiqua, per la sorte spirituale nell' aldilà, ecc., tutte cose che spingono – così tende ad interpretare chi vuole ad ogni costo cercare una ragione di patologia psicologica in tutto -  a sentire il ‘bisogno’ e ad inventarsi un Dio rassicurante e 'protettore' che dia un senso alla vita e che, soprattutto, ce la perpetui dopo la morte.

 

1.4 – Figlio, sei chiamato all’ascesi

Ritorniamo però al discorso iniziale.
Darsi alla meditazione – dunque – va bene ma all’ ascesi no: Maddalena dei Pazzi ne sa qualcosa.
Ma allora, se per fare apostolato ci vuole preghiera ed ascesi e se scarto l’ ascesi, come potrò mai utilizzare per l’ apostolato il libro che ho appena finito di scrivere?
E se invece mi limitassi a scrivere delle cose nuove? Ma cosa? Cosa  posso mai inventarmi? Un altro 'sogno', come nel primo libro?
Non saprei neanche da che parte cominciare.
Mi si confonde la testa, mi sembra di essere una di quelle falene che volano in tondo intorno alla luce, attirate dalla luce, e che sembra che non capiscano più niente...
La luce? - mi dico - la Luce...?

Luce:
La mia Pace sia con te, figlio dell'Amore.
Quante domande ti poni. Domande di uomo che non ancora completamente si è affidato alla divina volontà del Padre.
Figlio, ogni giorno deve essere per te un giorno di abbandono, ma quando ti poni certe domande sembra che tu torni indietro anzichè andare avanti.
Ora proponi le tue domande a Me, che sono Dio di Verità, ed Io darò a te le risposte più opportune e che si avvicinano di più per orientarti a seguire il giusto percorso.
Ricordati che sono sceso in questo giorno non per obbligarti a seguire un cammino ma per fare in modo che tu segua le indicazioni per giungere alla meta prefissa.
Parla.

Ecco, Signore, so che debbo fare dell’apostolato e so che potrei utilizzare a questo scopo scopo il mio libro, ma non so, in pratica, 'come' farlo.
So che dovrei forse pregare, ma non mi sento molto portato - anzi lo sono poco - alla preghiera che per me è proprio uno sforzo non considerare una 'litania'.
So che potrei 'meditare', questo mi piace più del 'pregare', ma mi sembra di aver letto che San Giovanni della Croce considerasse la 'meditazione' solo un gradino imperfetto di preghiera, suggerendo addirittura ai suoi 'discepoli' la 'contemplazione infusa', cioè una forma 'diretta' di contatto con Dio nel quadro di una sorta di meditazione dove l' uomo si abbandona, non pensa più a niente e lascia che sia Dio a rivelarsi - telepaticamente - a lui.
A questo punto, sento vacillarmi il terreno sotto i piedi, quella è una cosa che fa paura, quello è un percorso da santi, mentre io dovrei solo portare la 'parola', come fanno tanti, e mi sembra già troppo.
Certo dovrei forse fare una vita spiritualmente più 'concentrata', non so che termine usare, diciamo pure un pò più ascetica, ma anche questa è una parola che mi spaventa, anche se - a dire il vero - l' ascesi non so neanche bene cosa sia.
E' una pratica che richiama confusamente alla mia mente privazioni, sofferenze morali e materiali, rinunce che trasformano la vita in un inferno.
Infine mi domando se anzichè tentare di fare queste cose dell' altro mondo non sia sufficiente semplicemente che mi rimetta a scrivere un secondo libro. E se fosse così, che cosa mai scrivere? Non ne ho la più pallida idea.

Luce:
Ascolta...
Vi sono vari tipi di ascesi:
. Anima-vittima
. Sacerdotale
. Religiosa
. Laica

L'ascesi che preferisco è quella di 'anima-vittima'.

Essere sacerdoti, miei ministri, è un ruolo molto particolare e importante, ed essi devono protendere alla somma preghiera, alla donazione totale del loro corpo, della loro anima, dei loro desideri, dei loro istinti. Così facendo ascendono e si santificano.
L'ascesi religiosa consiste nel dover rinunciare totalmente ai propri beni e al benessere che questa Umanità corrotta dona per allontanare i miei religiosi dalla Verità. L' ascesi religiosa dà la capacità al 'religioso'  di far entrare nella propria anima l' amore totale verso Me loro Salvatore e, così facendo, il suo cuore - libero da condizionamenti terreni - viene invaso dal mio Spirito che lo conduce verso il Trono di Gloria.
L'ascesi laicale è diversa da quella dei consacrati perchè ti permette, figlio, di vivere in questa Umanità, di lavorare in questa Umanità, ma ti dà anche la capacità di elevare la tua mente ed il tuo cuore alle Verità eterne.
Ascendere significa 'staccarsi' per elevarsi.
L'elevazione, che sembra cosa ben difficile, è più semplice dello 'staccarsi'. Ma ciò che è difficile per voi uomini è staccarsi da ciò che è 'materiale': orgoglio, stima di se stessi, superbia.
Se un uomo si stacca da ciò comincia la sua elevazione, la sua ascesi.
Per un laico è più difficile elevarsi, in confronto al 'consacrato'. Ma ad essi è data una Grazia particolare: la Grazia della Misericordia infinita.
Con questa Grazia i laici potranno impegnarsi a far conoscere il mio Regno, a desiderarlo, a viverci.

L'ascesi dell' anima-vittima è - come ti ho detto - quella che preferisco. E' la forma di ascesi che supera tutte le altre forme proprio perchè ti rende 'vittima', sacrificio per gli altri. Negli altri casi l' ascesi è 'personale'. Nell' anima-vittima l' ascesi non è solo personale ma è anche per gli altri.
Le anime che decidono, che scelgono di essere vittime, ben conoscono le sofferenze che avranno a patire: sofferenze nel fisico, nella mente, nello spirito.
Sono le anime più attaccate dal Nemico, proprio perchè si sono rese 'vittima'.
Ed è per questo che Io le aiuto in modo particolare, ed è per questo che queste anime-vittima riescono ad ascendere con più velocità rispetto alle altre anime ascetiche.

Ti ho parlato di questa distinzione perchè tu ben conosca le forme di ascesi.

Non puoi appartenere a quella sacerdotale, non a quella religiosa.
Ma tocca decidere a te, soldato della Trinità, se scegliere l' ascesi laicale o di anima-vittima.
Cosa vuoi scegliere?

                                                          (silenzio)

Rimango impietrito e con i pensieri in subbuglio..
'Anima-vittima'...? Io?
Ma Io non voglio 'scegliere' niente. Io dicevo 'ascesi' così per dire, tanto per esprimere un concetto.
Mi sento come tradito....All' inizio dell' altro mio libro 'lui'  mi aveva dato del 'profeta', e va bene. Diceva poi che era la mia 'missione' originaria, quella data alla mia anima nel momento creativo e che avevo voluto dimenticare: e va bene. Poi ancora ha aggiunto quella dell' apostolo, portatore della 'parola', con tutti gli altri inconvenienti che vi sono collegati: irrisioni, scherni, critiche, etc. e questo va già meno bene, ma pazienza: 'offro'...
Ora invece, di colpo, mi dice che devo addirittura 'scegliere', scegliere fra  ascesi di anima-vittima e ascesi laicale...
Ma 'lui', Lui lo 'sa' benissimo che io delle anime-vittima ho terrore, anzi ripugnanza. Quindi mi resta l' ascesi laicale e Lui me lo dice in un modo che me la fa sembrare quasi una concessione, un 'regalo'.
Ma io non solo non voglio quella dell' anima-vittima ma neanche l' ascesi laicale. Sono un 'uomo' io. Ho una moglie...Voglio ancora vivere!
E ora...? Cosa gli rispondo? Come faccio a dirgli di no, no persino alla più 'scarsa' delle forme di ascesi?

Alla fine mi decido e dico quello che penso:

Signore, veramente per me il problema non è quello di 'scegliere' fra ascesi laicale o di vittima, ma il 'problema' è, ancora, 'se' scegliere l'ascesi o meno.             

Luce:
Figlio, sei chiamato all' ascesi.
Non tutti lo sono. E' un gran dono esserlo: è come ricevere un grado superiore per il buon combattimento di Fede.
Un buon apostolo così diventerai ascendendo al Padre.
Dal Padre si ricevono la Grazia, i consigli, la forza per poter portare Me e per poter fare in modo che i cuori accettino Me.
E' un impegno forte a cui ti devi incamminare…
Prendi le tue decisioni senza perdere troppo tempo.
Desidero - nelle tue preghiere di questa sera - avere una risposta chiara e limpida.
Non ti porre domande, dubbi.
Abbi fiducia, figlio.
Io accamperò i miei angeli intorno a te per protezione, da ogni lato, compresa la mente e il tuo cuore.
Inizia a sperimentare la Grazia del mio Amore, ma devi iniziare a pregare molto di più.
Più preghiera, più ascendi...
Più ti comunichi, più ascendi...
Più ascolti e mediti, più ascendi...
 affinchè tu possa essere un vero ascetico laicale.

                                                        (silenzio)

Continuo ad essere angosciato. Mi dico che questo non era nei patti, non mi era mai stato detto...Chi è che ha detto che se gli molli un dito, a Lui, poi Lui si prende tutto il braccio...? Mi sento come con un coltello puntato alla gola. Mi sento con le spalle al muro...Combatto contro me stesso…, la mia 'testa di destra' - quella del combattimento spirituale di cui avevo già parlato nell' altro mio libro - cerca disperatamente di togliere il volante dalle mani della 'testa di sinistra' che pigia sull' acceleratore bruciando semafori e stop...

         
                                               (silenzio)

Luce:
Parla.

Signore, mi sembra che io non abbia tante scelte perchè fra le due: quella laicale e quella di vittima, la seconda non la posso prendere neanche in considerazione perchè sono un vigliacco. Rimane dunque solo...

Luce:
No! Non perchè sei un vigliacco ma perchè non sei stato chiamato a 'vittima'!
A scegliere siamo sempre Noi! E diciamo Noi alle varie anime quale è la chiamata per la loro vita.

Hai paura? Conosci la vita del mio servo Paolo? Va e leggi la sua vita.

Ha fatto una brutta fine!

Luce:
Non pensare alla fine. Non a tutti è data una fine da eroi come la sua!!!
Leggi la sua vita per capire ciò a cui ha dovuto rinunciare, ciò che era e ciò che è diventato.
Approfondisci la vita di Paolo. Ti darà un grande insegnamento per capire come essere dei buoni apostoli.
La paura non è qualcosa che viene da Me. Io sono Sicurezza e Pace.
Capendo che è del Nemico che vuole indebolirti facendoti pensare che perderai tutto, tu non fai altro che ascoltare il suo consiglio e accantoni il Mio.
A questo punto, quale evangelizzazione, quale apostolato? Mio o del Nemico?
E' stato scritto un libro che dovrebbe portare a Me, ma - un 'convertito' - non con le chiacchere ma con i fatti deve dimostrare di essere un convertito.
Conversione non è somma di parole, è una realtà di fatto, è totale sottomissione a quel Dio sconosciuto che si è reso visibile per essere amato e servito.
Sappi fare le tue scelte!

                                                    (silenzio)

Luce:
Puoi rinunciare, figlio...
Ma Io ti ho sempre dato un nutrimento graduale, come a un bambino.
Ho iniziato con il latte, poi con le pappe, poi cose più solide, fino ad arrivare al pane duro. Che tu ci sia arrivato o no,  non darò risposta su ciò. Sappi che il cammino è lungo, che la tua strada è stretta e tortuosa e che la Via della Croce è una Via che ha tante traverse laterali dove ad ogni traversa incontrerai il Nemico che cercherà di farti deviare.

Ti invito a superare gli ostacoli e proseguire la strada che ti condurrà a Me, Gesù misericordioso, finchè non arriverai e vedrai in Me Crocifisso il Salvatore della tua e delle altre anime.
Non mi stancherò di starti accanto, non toglierò la mia mano potente dal tuo capo, sarò per te come la chioccia e tu come pulcino, e anche quando crescerai resterai il mio 'pulcino', ma con una differenza: che sarai capace di  difendere e di aiutare i tuoi fratelli, in senso lato e spirituale, a ritornare sotto le mie piume per essere curati, medicati. E questo potrai farlo quando tu, giorno dopo giorno, saprai dire il tuo 'Sì' al tuo Signore.
Ciò non comporta in te nessun cambiamento  particolare.
Non perderai la stima: lo dico ora e per sempre!, e - userò un termine che umanamente è tanto, spiritualmente è nulla - non perderai il tuo onore di uomo 'fatto'.

Questo ti viene detto per dare certezza alla tua vita di apostolo e affinchè tu non sia più ingannato dal malefico Nemico!

Ciò ti sia chiaro per sempre, soldato della Trinità!

Basta domande, dubbi.
Ciò che farai ti verrà detto:
Tu porterai la Parola!
Tu scriverai!
Tu pregherai!
'Quando, come, su cosa, perchè...' non te lo chiedere. Tante idee... che devono essere messe su un foglio.
L' Angelo a te affidato ti parlerà ancora nel giorno stabilito dal Padre e ti dirà ciò che devi fare.
Posso anche dirtelo Io, che sono Verità infinita, ma hai il mio Spirito e l' Angelo messaggero, fatti aiutare da lui.
Hai compreso?
Figlio, la missione a te affidata è importante. Perciò riflettici bene.
Le sicurezze che ti do resteranno per sempre ma tu sai anche bene che il 'libro'  verrà criticato.
E chi criticheranno, il libro o lo scrittore?
Poi tu dovrai intervenire... Tu, uomo colto, intelligente, stimato...
Hai compreso il mio parlare ironico?
Ti parlo da Uomo a uomo e da Dio e Signore... affinchè tu comprenda le sofferenze spirituali che mi produci nel pensare come uomo.
Ma come 'uomo' vissuto in questa terra, anche se 2000 anni fa, comprendo gli uomini.
Ti ho voluto dire così.
Sappiti comportare. Prendi una decisione e stasera attendo la tua risposta.

Va bene, Signore. Accetto.

Luce:
Lo dici perchè ti ho dato delle sicurezze...?
Non voglio sia ora, figlio dell' Amore.
Come 'uomo' tu avevi detto che prima di 'firmare' volevi leggere quel 'contratto'...
Tu oggi stai firmando un contratto con Me.
Leggi le clausole, non essere frettoloso.
Come 'uomo', dovrai mantener 'fede'.
Leggi e medita, da solo, e dopo potrai dire il tuo sì o il tuo no.
Ciò che tu stipulerai con Me oggi è scritto nel Libro della Vita e ti verrà messo innanzi al Giudizio finale, e ben servirà per salvarti o incriminarti, o meglio condannarti, in base a come hai mantenuto fede a ciò che ha sottoscritto la tua Anima.

Vado e ti benedico donandoti forza e certezza che sei sempre un prediletto del mio Regno.
Ti benedico
nel nome del Padre: Datore della Vita e Amore
nel mio nome: Uomo-Dio
nel nome dello Spirito Santo: Fuoco che entrerà sempre più nel tuo cuore e ti farà fare le scelte giuste...
e tu firmerai, spiritualmente parlando, il Contratto di Vita.

***

Rimango un' altra volta sconvolto! Cos' è che ha detto...?

'...Ciò che tu stipulerai con Me oggi è scritto nel Libro della Vita e ti verrà messo innanzi al Giudizio finale e ben servirà per salvarti o incriminarti, o meglio condannarti in base a come hai mantenuto fede a ciò che ha sottoscritto la tua anima...'

Ecco, mi ha messo di fronte a un compito impossibile, e ora mi minaccia, mi minaccia di condanna eterna...!
Io non ce la faccio, perchè son debole, e lui mi minaccia ! Mi minaccia! Un 'Dio' che 'minaccia'...!
Mi sento esplodere dentro un senso di ribellione incatenata e di disperazione...
Mi blocco!...
Un 'Dio' che minaccia?' - sento che mi  dice dentro di me la mia 'testa' di destra - 'Un Dio che 'minaccia'? Ma ti pare mai possibile? Lui è Amore! Cosa aveva detto 'Lui' prima? Che dove hai pensieri di paura non 'Lui' te li mette ma l' Altro, per indebolirti e farti ribellare, l' Altro,  il Ribelle che vuole che anche tu ti ribelli...
Leggi, rileggi meglio quello che hai scritto, comincia a 'meditare' bene le 'clausole'... leggile in positivo, come solo le può aver dette un Dio d'Amore.
Dice che ciò che stipulerai oggi potrà servire per condannarti, sì, ma anche per salvarti in base a  come ti sarai condotto.
Non si pretende la perfezione... Basterà la buona volontà... La buona volontà...
Non è quello che Lui ti ha sempre detto nell' altro libro?
Male che vada, con la buona volontà, c' è sempre il Purgatorio, e quello non è già salvezza, anche se in basso?
E poi, magari, il Resto, quello che manca, Lui ce lo mette, il Resto... Resto come Redenzione, no?...
Ti ha anche detto: 'Non ti porre domande, dubbi. Abbi fiducia, figlio'...  Saprà ben il fatto suo, Lui, no?
Leggi ora bene anche l' ultima riga...
'Ti benedico .... nel nome dello Spirito Santo: Fuoco che entrerà sempre più nel tuo cuore e ti farà fare le scelte giuste: ...e tu firmerai, spiritualmente parlando, il Contratto di Vita '
Vedi? Ti ha già detto che lo Spirito Santo ti farà fare le scelte giuste... e che tu firmerai...
Vedi? Lui sa già in anticipo che tu firmi. Per Lui il futuro non è, per Lui tutto è Eterno presente...
'Contratto di Vita' ...ha poi detto, non di 'morte'.
Firmalo dunque, e poi mantieni, con la buona volontà!...

 

1.6 – Puoi rinunciare, figlio

Rifletto.
Già!... La mia testa di 'destra'...Parla bene lei ! Sarà anche quella di destra, quella 'buona', ma è pur sempre una 'mia' testa.
Ma sarà la 'testa', ora, o l' Angelo? Ho un Angelo? Sì, lo ha detto Lui: 'L' Angelo a te affidato...'.  A me 'affidato'?...
Io..., semmai io a lui affidato, sarà da intendere...
Rifletto a lungo. Ho tempo qualche ora ancora prima che arrivi il 'momento' delle 'preghiere' della sera, quelle che dico con mia moglie. Qualche ora ancora per pensarci bene... 
In fin dei conti mi ha anche detto: 'Puoi rinunciare, figlio'.
Mi ha detto 'figlio'..., quindi, se rinuncio, non se la prende con me.
Già, però lo addoloro. Se lo addoloro quando penso da 'uomo', come mi ha detto, figuriamoci se gli dico 'no'.
E se dico 'Accetto' e poi mi va male?
Mi sento franare, ho bisogno - mi dico - di un sostegno..., ho bisogno di un sostegno 'forte'...
'Lei!' - mi dico - solo 'Lei' mi può aiutare in questa impresa disperata, Lei, quella che nell' altro libro avevo detto che non riuscivo a pregare, che non riuscivo proprio a vedermela come 'Madre' ma che riuscivo solo a vederla lassù come una maestosa 'Regina', contornata dai suoi Angeli e dai suoi Santi, Lei, che ‘Lui’ mi invitava invece a pregare come una 'Mamma'.
'Il Rosario - mi aveva rimproverato Lui scrutando i miei pensieri - non è una 'litania'......Detto con il 'cuore',  detto con Amore, non è una litania, ma una catena che - attraverso Maria, la Madre mia - ti allaccia dolcemente a Dio: al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo...'

Cos' è ancora che si diceva di Lei alla fine dell' altro libro?

'Vi attendo ai piedi della Croce per darvi grazia...'.

Questo però lo diceva Lei, la Madre. Ma Lui? Lui aggiungeva:

'... Ecco perchè vi dico che la Madre mia è Mediatrice, Mediatrice: 'M' come Madre vostra, che sempre intercede con il Padre per i figli, con il Figlio per i fratelli.
Maria, la Vergine purissima, santissima, la Prediletta dopo il Figlio, la prediletta quanto il Figlio.
Cosa può il Padre negare a Maria, allora?
Rifugiati nel seno della Madre, della Mamma, confida a Lei le tue ansie, le tue debolezze.
E dove Io, per Giustizia, non arriverò, arriverà Lei per Amore, amore per te...'

Ecco, Lei!
Lei è l' àncora. Mi devo aggrappare a Lei. Per male che vada c'è sempre Lei, dietro di me.

Cos'è che aveva ancora detto, 'Lui', di ‘Lei’?
Ecco, questo aveva detto:

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Luce:
Perchè passare attraverso il Cuore Santissimo di Maria?  Perchè, dopo Dio, Lei viene. Lei, la Purissima, la piena di Grazia, Figlia e Madre perfetta, Sposa.
Lei è Madre, tutto amore e misericordia come la migliore delle madri. Lei non è 'Giustizia'. Dio è Giustizia!
Quando ti 'consacri' a Lei, e vivi in Lei, diventi suo figlio anche tu. E quando morirai puoi mai pensare che Lei, per quanto tu sia macchiato e deturpato, non ti porti in braccio davanti al Gesù, lui pure figlio suo ma in quel momento Dio di Giustizia, e non gli chieda di aver pietà di un suo fratello: perchè figlio 'volontario' della stessa Madre, figlio una volta anche se poi si è sperduto?
E pensi forse che il Figlio: Dio di Giustizia ma anche di Amore, e lo Spirito Santo: Sposo, ed il Padre Santissimo, possano mai negare qualcosa  alla Tutta Bella nella quale loro si sono rispecchiati prima ancora che Lei fosse e nella quale si rispecchieranno per l' Eternità? No, non è possibile. La esaudiranno. Devi solo preoccuparti di diventare Figlio Suo.

...E Maria S.S. , pur nella beatitudine dei Cieli, continua a soffrire anche adesso per te, per le tue pene, per le pene di tutti gli uomini.
Rivolgiti a Lei che è Madre delle pene, e vedrai che Lei te le laverà con il suo pianto e si trasformeranno in dolcezze.
Aggrappati alla tua croce, ogni uomo ha la sua, e una croce non è migliore dell' altra.
Aggrappati alla tua croce e caricatela sulle spalle salendo la salita del Calvario, sali guardando lassù Maria ai piedi della Croce santissima, sali guardando Lei, Maestra della Croce, ed abbi fiducia in Me, che continuo anch' io ad essere in Croce ma non faccio mancare i conforti a chi la croce l' accetta.
                                           
...Maria fu l' archetipo di tutte le creature: la creatura perfetta, degna di ospitare un Dio. La Creazione fu fatta per Lei perchè tutti gli uomini decaduti in Lei trovassero la Perfezione, perchè da questa Perfezione sarebbe nato il Redentore, il Dio Redentore, che avrebbe riscattato l' Umanità e costituito - grazie al suo Sacrificio - il popolo dei Figli di Dio a Gloria ed Onore del Padre suo.
                                           
...Maria Santissima fu presente nel Pensiero del Padre prima della Creazione, perchè Lei fu il modello al quale Dio si ispirò per la creazione dell' uomo.
In funzione di questo modello Dio creò l' Universo. Dall' Universo - secondo i tempi di Dio, che è fuori del tempo - venne gradualmente la Terra, quindi il mondo vegetale, animale, l' uomo. E con l' uomo venne Maria SS., la Splendida, la Gemma più bella del Creato, l' Ostrica Santa degna di accogliere nelle sue valve il Frutto divino: il divino Figlio di Dio.
Solo la perfezione del Creato, solo una creatura perfetta poteva essere degna di accogliere, nutrire in sè, allevare ed educare l' Uomo-Dio, solo una creatura perfetta poteva essere lasciata ad essere Madre della Chiesa e dell' Umanità.
Non c' è antitesi fra il culto di Maria SS. ed il culto di Cristo-Dio, perchè Maria - creata senza Macchia in funzione della redenzione - ha reso possibile con la sua libera volontà la Redenzione, perchè Maria è la figlia perfetta di Dio - che ha sempre amato perfettamente - perchè Ella fu sposa dello Spirito Santo, perchè Ella fu madre del Cristo.
Figlia, Madre, Sposa, in Lei tutto si ricapitola e il Tutto si ricapitola in Lei. Per questo amare Lei è quasi come amare Dio, per questo amare Lei attira la benevolenza di Dio, perchè Dio a Lei: l' Amata, la Perfetta, la Dolcissima, nulla può negare.
E se ti dissi un giorno che Dio è Amore, ma anche Giustizia, di Lei ti posso dire che è solo Amore. E quando tu l' ami, questa Perla preziosa, quando tu le chiedi Amore e passi attraverso il suo Cuore, e Lei ti offre al Signore, il Signore non resiste alla triplice offerta e richiesta della Sposa, della Madre e della Figlia.
Essa schiaccerà il capo al Serpente - è detto nella Genesi - ed è per questo che il Serpente, livido, furioso, sibilante, si divincola e cerca di insidiarne il 'tallone', di minarne il culto, perchè il Serpente sa che il culto di Maria - per quello che ti ho spiegato - è l' arma più potente per la salvezza dell' anima dell' uomo.
Quando la guerra si fa dura, anche fra gli uomini, questi inventano e ricorrono alle armi più potenti. Ora che la guerra spirituale fatta da Satana all' uomo ha raggiunto uno dei suoi vertici massimi Io ho tirato fuori l' Arma segreta, quella che avevo riposto in previsione di questi tempi affinchè, ora come allora, la nuova Eva continui a tenere il Serpente sotto il proprio 'tallone'.
Ama Maria, e troverai Me ... nel suo Cuore!

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