(M. Valtorta: 'I Quaderni del 1943', 16.8.43, pagg.  132/139)
            - Centro Editoriale Valtortiano -
          96. La nuova evangelizzazione e il Giudizio finale.
           
          Rifletto oggi anche su  quest' altro 'dettato' della Valtorta, del 16 agosto '43, tratto dai 'Quaderni'  e che però si ricollega a quello   contenuto nel 'Poema' e sul quale abbiamo 'ragionato' nel mio precedente  capitolo 95. 
              Anzi non si tratta di un solo  dettato ma di due successivi, dello stesso  giorno, in  cui Gesù affronta con la mistica il tema della sua 'seconda venuta'. 
            I temi  cosiddetti escatologici (nuovi tempi, tempo dell' Anticristo, fine del mondo)  sono trattati con notevole ampiezza e profondità nell' opera valtortiana anche  se credo di poter dire - nonostante io abbia cercato di meditarli a fondo - che  sono di non facile, anzi di difficile interpretazione. 
            Questo non  deve meravigliare perchè una caratteristica delle profezie,  sembra sia quella di dare un 'messaggio', un  avvertimento affinchè gli uomini ne tengano conto e si ravvedano ma tenendone  celato, volutamente 'confuso', il momento di 'realizzazione'. 
            In qualche  punto dell'opera della Mistica mi pare anche che Gesù giustificasse questo  fatto come un atto di misericordia. 
  La conoscenza del futuro ci potrebbe precipitare  nella disperazione, potrebbe scoraggiarci dallo sforzarci per migliorare perchè penseremmo  che tanto è inutile, oppure potrebbe  demotivarci da un ulteriore perfezionamento se sapessimo in anticipo che raggiungeremo i traguardi auspicati, non ultimo  quello della salvezza. 
            Certe  profezie, infine, ci obbligano - 'obbligano' chi ci crede, dico io - a stare  sempre all' erta, ad essere sempre 'pronti'.
            Dicevo dunque  che in questi due dettati si  affronta il tema della 'seconda venuta' di  Gesù. 
            E' un  argomento appassionante di cui gli addetti ai lavori discutono da tempo, chi  dandola per imminente, chi riferendola invece alla fine del mondo. 
            C'è infatti  chi sostiene la tesi di una venuta 'intermedia', prima di quella annunciata dal  Vangelo e prevista per la fine del mondo, venuta di 'tipo' diverso da quella  'finale'. 
            In questo  dettato alla Valtorta Gesù le preannuncia che ancorchè il suo non sia un regno  di questa terra, secondo il senso comune che si da a questo termine,  esso sarà un Regno della terra...:
          '...Regno palese e vero, non solo spirituale  quale è ora e di pochi. L' ora verrà in cui sarò Re solo e vero di questa terra  che ho comperata col mio Sangue, della quale sono stato creato Re dal Padre con  ogni potere su di essa. Quando verrò? Che è l' ora rispetto all' eternità?  E che ti importerà dell' ora quando sarai nell' eternità?
              Verrò. Non avrò nuova carne poichè ne ho già una  perfetta. Evangelizzerò, non come evangelizzai, ma con forza nuova, perchè allora i buoni saranno non umanamente  buoni come lo erano i discepoli alla mia prima venuta, ma saranno spiritualmente buoni, e i malvagi saranno spiritualmente malvagi. Perciò la forma sarà consona alle  circostanze, perchè se usassi la forma di 20 secoli orsono sarebbe  superata, pei perfetti nel bene, e  sarebbe offrire modo ai satanici di recare un' offesa che non è permessa recare  al Verbo glorificato. Come una rete di maglia fina trascinerò dietro alla mia Luce i giunti alla sottigliezza spirituale,  ma i pesanti, per la congiunzione della Carne con Satana, i Morti dello spirito  che la putredine dell' anima tiene confitti nel fango, non entreranno nella mia Luce e finiranno di corrompersi nella  congiunzione col Male e con la Tenebra.
              Per  ora preparo il tempo futuro usando singolarmente la Parola che scende dai Cieli  a dar luce alle anime pronte a riceverla. Faccio di voi i radiotelefonisti  intenti a udire l' insegnamento che è perfetto e che avevo già dato e che non muto, poichè Una è la Verità,  ma che è stato dimenticato  o svisato, troppo dimenticato e troppo svisato perchè  faceva comodo dimenticarlo e svisarlo. 
              Faccio questo perchè ho pietà  dell' Umanità che muore senza il pane dello spirito. Come ho dato  Me per pane dell' anima vostra, così ora  porgo la mia Parola per pane del vostro spirito. E ripeto: 'Beati coloro  che ascoltano la Parola di Dio e l' osservano'.
          Nel secondo dettato della stessa giornata  Gesù ricapitola la precedente lezione alla mistica ricordandole di aver detto  che la sua nuova venuta avrà  forma e  forza nuova consona alle circostanze, avendole infatti spiegato come sarebbero  stati allora gli uomini. I contenuti di questa seconda interessantissima  'lezione' di Gesù si possono sintetizzare nei seguenti concetti:
            1)  Il tempo dello spirito deve venire.
            2) L' uomo -  dopo il Peccato Originale - era piombato in una      tenebra di spiritualità, era diventato  poco più di un 'bruto', cioè di un 'animale' in cui si dibattevano e  lievitavano le forze inferiori, con istinti belluini, pezzo di carne appena  infuso di un moto animico dato da un' anima ferita a morte e tramortita da un  coma spirituale, dove solo il 'ricordo' lontano della Luce perduta, ricordo nel  profondo dell' anima, lo spingeva verso la Luce.
            3)  Poi Dio mandò i patriarchi ed i profeti ad  illuminare come fari l' Umanità che cercava il porto nel mare in tempesta.
            4)  Quindi è venuta la vera Luce: Gesù.
            5) Ma una  parte del mondo non l' ha voluto accettare, anzi l' ha respinto.
            6) L'Umanità  si è allora divisa: una parte ha cominciato a precipitare sempre più in basso,  un' altra parte - la più esigua - ha voluto invece diventare sempre più  spirituale e diviene sempre più capace di comprendere lo Spirito.
            7)  Poichè i 'tempi' stringono, Gesù dice che  Egli usa mezzi speciali per accelerare la pienezza dell' ammaestramento della  Parola e la pienezza della formazione spirituale dei discepoli veri, dei sudditi del Re Gesù Cristo che sarà Re del Mondo prima del Giudizio finale del mondo.
            8)  L'uomo, procedendo verso l'ora ultima deve  raggiungere la 'spiritualità' ma - bisogna capire bene - Dio è spirito,  Satana è spirito: il primo spirito di perfezione, il secondo spirito di  peccato.
            9)  La  massa dell'Umanità, scissa in due per propria volontà che Dio rispetta, seguirà  ognuna la 'spiritualità' che si è liberamente scelta.
            10) Quando gli  spiriti dei cristiani veri saranno  giunti al giusto stadio di maturazione spirituale, stadio che ora è di singoli  e poi sarà di tutta la massa dei cristiani veri, Gesù si rivolgerà solo a  questa parte perfezionandola con un ultimo ammaestramento, con una nuova evangelizzazione, non diversa nel  'senso': il quale non può mutare, ma  diversa nella 'forza' che allora la massa  potrà capire e che oggi non capirebbe.
            11)  Comincerà così la selezione degli eletti dai  reprobi.
            12) Gesù verrà poi alla fine dei tempi con la sua  Carne Glorificata a radunare le creature per l'ultima battaglia contro il Nemico, giudicherà quindi i corpi dei riviventi per l'estremo giudizio, tornerà per sempre al Cielo dopo aver  condannato a morte eterna le 'carni' che non vollero divenire spiriti.
            13) Gesù  tornerà al Cielo Re fulgido di un Popolo fulgido in cui l'opera del Padre, del  Figlio e dello Spirito sarà glorificata con  la creazione del perfetto corpo umano, quale il Padre lo fece in Adamo,  'bello di indescrivibile bellezza, con la redenzione del seme d'Adamo per opera  del figlio, con la santificazione operata dallo Spirito'...
          Rimango a  meditare un giorno intero su questo quadro che emerge dall'Opera della  Valtorta. La Valtorta fu una mistica che, come tanti altri santi mistici, fu  contestata e avversata dalle 'gerarchie' della Chiesa. Non so se la faranno mai  un giorno 'santa', e non credo  neanche  che a Lei - lassù - questo importi molto. Ma chi l'ha invece difesa - all'  interno di quella stessa Chiesa, io dico la Chiesa degli 'uomini' di cui  parlava il Cardinal Lercaro riferendosi agli attacchi ed alle vessazioni che  taluni inflissero a Padre Pio - chi l'ha invece difesa, con parole di amore e  santità, ha definito l'opera della Valtorta come un' opera ispirata da Dio. 
            Se così fosse - e secondo me basta leggere, l'ho già detto, per  'capire' - emerge da quanto ho letto un quadro drammaticamente sconvolgente  della lotta titanica fra il Bene e il  Male con la quale verrà chiusa l'avventura della razza umana con il Giudizio universale ...
          Tutto chiaro,  chiarissimo, mi dico. Ma, per inciso, non ho capito, in tutto questo quadro, in  quale fascia di tempo si collocherà l'avvento dell'Anticristo - che taluni danno per imminente e che altri definiscono invece essere ciclicamente  ricorrente, in quanto ogni epoca avrebbe il suo 'Anticristo' - perchè se il  Gesù dell'Opera valtortiana ne parla diffusamente, in realtà -  credo per le ragioni che ho già spiegato -  non se ne capisce il 'quando' .
          Però in tutto  questo c'è  un punto che mi è rimasto  decisamente oscuro nel primo di questi due dettati, dove Gesù esordisce  dicendo: "Sono il  'Primogenito  di fra i morti' secondo l'ordine umano e divino ". Lo 'dice' e lo  spiega anche, ma proprio non riesco a raccapezzarmici e allora cerco di  schematizzarmi - come mi sembra di averlo capito - questo concetto:
          Secondo l'ordine umano
          Gesù, fra i discendenti di Adamo, è il primo ad essere nato come avrebbero  dovuto nascere tutti i figli dei figli di Adamo ed Eva (Maria Ss., Immacolata,  fu una eccezione per volere di Dio).              Quindi Gesù, nato da Donna discendente di Adamo ma  senza macchia di origine (come avrebbero dovuto essere tutti i figli di Adamo)  è il Primogenito di Adamo, cioè nato "vivo" in mezzo ai  generati "morti" di Adamo secondo l'ordine umano.
          Secondo l'ordine divino
          Gesù è comunque il Primogenito perchè è il Figlio del Padre, il Generato, e non il  creato. 
              Gesù è dunque Primogenito secondo l'ordine divino  perchè, nato da Dio, è alla testa di tutti i nati (secondo la Grazia) da Dio.
              Infine Gesù è  Primogenito fra i morti perchè la Sua Carne è stata la prima ad entrare in  Cielo mentre le "carni" dei Santi (a parte quella di Maria SS.) vi  entreranno alla "Risurrezione", dopo  il Giudizio universale... 
          Ecco, mi dico,  dopo il Giudizio universale tutti quelli che si saranno salvati, cioè i  'santi', ascenderanno al Cielo - dopo la 'Risurrezione'-  con la  loro carne 'glorificata'. 
            Dopo la  Risurrezione... dopo il Giudizio  universale...
          Luce:
              Questo è il punto dove ti volevo portare facendoti  sintetizzare quanto ti avevo già spiegato e tu non avevi ben capito....
              Il Giudizio  finale sarà solo l'ultimo atto sul quale calerà poi il sipario della scena  dell'Eternità: 'Vita bella, vita beata...'
              Come, più di quella del primo Uomo nell'Eden.
              Vita beata perchè vita di Spirito beatificato nella  visione di Dio e nella somma Sapienza.
              Ma prima di quello, prima del "Giudizio",  ancora molta acqua deve passare sotto i ponti della ribellione umana a Dio.
              Perchè, l'uomo, ribelle è!
              Ribelle blasfemo:blasfemo perchè offende Dio con il  suocomportamento.
              Anche il migliore degli uomini offende Dio, ma gli  fa scusa il peccato d'origine e gli fa perdono la sua buona volontà.
              Dunque l' uomo deve essere punito: egli è infatti un  infante spirituale, è come quei bambini che fanno capricci e non intendono  ragioni che non siano qualche salutare scappellotto.
              Ma l'uomo è infante spirituale ma adulto peccatore,  nella sua piena coscienza di essere peccatore, ed allora il " metro "  sarà ben diverso.
              Abbandonerò l' uomo a se stesso, perchè da se stesso  si punisca, soffra e si purifichi. Perchè, te l'ho insegnato, la sofferenza fa  rinsavire ed è purificazione.
              Ed allora - dopo il dolore - inizierà la  resipiscenza, la conversione, la nuova Era di Pace, pace con Dio, oltre che fra  gli uomini.
              Sarà, quello della nuova Era, l' ultimo  "appello" che Io concederò all' uomo.
              Sconfitto (ma non ancora definitivamente) Satana,  l'uomo avrà la possibilità di dimostrare, se non quello che "vale" -  perchè sarebbe Superbia e Orgoglio - almeno quello che "vuole", senza  poter addurre a propria scusante le "tentazioni" dell'Avversario, ma  solo i "fomiti".
              Dopodichè veramente in quest'Era si separeranno i  Figli miei dai figli dell' Altro: senza più scusanti.
              Prova d'appello, è.
              Ma nonostante ciò, l'uomo attuale, o meglio l' uomo  futuro, ricomincerà a sbagliare, ancora  più di ora.
              Allora Io verrò, verrò come Giudice e Giustiziere   perchè Giustizia farò, e farò "chiusa" l'avventura umana, l'  avventura di questa razza creata perfetta, decaduta, salvata, ma che - a parte  i Figli miei - ha abiurato la propria paternità, quella del Padre e quella di  Figli, preferendo la paternità "bastarda" quale si conviene a figli  "bastardi".
              E allora, prima ancora della volontà di Dio, sarà  fatta la volontà dell'uomo.
            Anche alla Fine, come all'Inizio, Io sarò rispettoso  del libero arbitrio dell' uomo, e sarà l' uomo - tramite Mio - ad  autocondannarsi, per l'Eternità.