(M.Valtorta: 'Il Poema dell' Uomo-Dio', Cap. 109, pagg. 747/748)
(M.Valtorta: ‘Il libro di Azaria’ – Dettato 19.5.46 – pagg.113/114)
- Centro Editoriale Valtortiano -

93. Una dinastia, un regime politico possono essere consentiti da Dio
per essere prova o punizione ad un intero popolo.

 

Quanto ho sentito sul 'peccato' di Israele mi ricollega ad un altro problema, quello delle conseguenze che un popolo paga per le follìe dei suoi governanti.
Per Israele vedo a questo punto una 'logica' perlomeno 'spirituale', per non dire divina.

Ma gli altri popoli... Basta aprire il giornale o il televisore ed è pieno di notizie di popolazioni intere massacrate da Governi sanguinari, di regimi che sottomettono sempre in maniera sanguinaria il loro popolo, oppure di popoli che si combattono fra di loro, o al loro interno, con delle guerre civili che di 'civile' non hanno proprio niente come ci mostrano le immagini di veri e propri  stermini di massa (è successo - recentemente  a più riprese in Africa, in Asia, ultimamente anche in Europa).
Sono massacri orribili che ci fanno chiedere se è mai possibile che un Dio esista, per consentire ciò.
Certo, Dio è Dio di Libertà, ma alle volte sembra proprio che ne lasci troppa agli uomini... a meno che - mi viene ora in mente - non sia vero quello che diceva l'Angelo Azaria quando parlava dell'uomo che è  diventato un vero e proprio criminale... Cosa diceva esattamente ?
Cerco... Ah, diceva:

'...E giustizia sono stati e sono gli avvenimenti generali. Pretendereste forse che il Divino Offeso fosse e stesse inerte davanti alle continue provocazioni dell'uomo che calpesta, distrugge in mille modi il precetto capitale? Credete che sia lecito irridere Dio e fare come se Egli non fosse? Molto potete, e abusate di questo potere.
Ma ecco la risposta di Dio: il suo non intervento in vostro favore, favore non di singoli, ma di masse.
"Il Creatore non è" gridano. "Dio non è" bestemmiano. E il Creatore vi mostra la sua esistenza con inspiegabili flagelli meteorici e animali.
Non dite: "Allora non è buono".
Bontà è virtù, stoltezza è malattia. Dio non può esser malato, imperfetto, menomato in nessuno dei suoi poteri. E all'uomo che ha distrutto, violato, calpestato i diritti dei suoi simili - e questa criminalità è stata di tutta la terra - risponde col suo diritto di distruggere ciò che ha creato. All' uomo, che non rinsavisce con la guerra ma che sempre più diventa demonio, Dio dà la percossa della fame. Trattandovi da animali bruti che non capiscono  che i bisogni brutali. Trattando l' Umanità da ciò che è.
Voi, ai quali parlo, direte: "E noi?"
E' vero. Pei peccati di un popolo periscono anche i giusti di esso... '

Luce:
Una dinastia, un regime politico possono essere consentiti da Dio per essere prova o punizione ad un intero popolo.
Già ti dissi che, così come sbaglia l' individuo, così possono sbagliare gli individui nel loro complesso, intesi come popolo, come nazione.
La colpa non è mai solo dei governanti, ma anche dei popoli che li seguono. Ed i governanti vengono spesso messi o lasciati governare dai popoli che se li scelgono: non di rado a loro immagine e somiglianza.
Così, poichè ognuno ha quel che si merita e ad ognuno è dato il suo, ecco che Dio consente, dico 'consente', certe aberrazioni che la Storia ci mostra.
Esse possono essere frutto di prevaricazione su popoli che non hanno colpa, ed i colpevoli ne risponderanno, come pure conseguenza di una 'aberrazione' che verrà duramente espiata.
Grandi imperi, regimi politici, dinastie, sono crollati travolgendo i loro sostenitori quando Dio ha giudicato che - pur nel libero arbitrio lasciato all' uomo - la misura era veramente colma.
E l'intervento di Dio è dimostrato dal fatto che, quando questi Imperi del Male crollano, nulla li può più tenere in piedi quasi una forza immensa - sia essa , appaia essa, forza di popolo  o di altri nemici - sembri soverchiarli.
Essi crollano su se stessi e nulla li può più risollevare.
La Storia è tutto un susseguirsi di ciò, anche se la Storia nulla insegna all' uomo potente che - anzichè governare con l' aiuto di Dio - governa credendosi Dio, cadendo così nel Peccato di Lucifero, cadendo così nel Baratro.
Ma poichè chi governa non può farlo senza avere - alla lunga - un 'consenso', ecco che chi tale consenso - esplicito o implicito - ha dato ne pagherà anche le conseguenze, sul piano sociale, morale e spirituale.
Ed ecco allora che  le ingiustizie politiche diventano, pur essendo 'Male', mezzo di punizione e prova, mezzo di espiazione.
Perchè Dio sa volgere, se serve, il Male in Bene, così come il Dolore serve anch' esso ad espiare, a ricordare che siete uomini e non Dei, a ricordare che dovete adorare Dio e non gli 'Idoli': Oro, Piacere e Sesso, a scontare sulla Terra, che è sempre il meglio, quello che potreste pagare in peggio nell'altra Vita.