(M. Valtorta: 'Quaderni 45/50, L' Apocalisse,  pagg. 606/608)
- Centro Editoriale Valtortiano -

60. La 'mia' Chiesa. La gente 'giudica', e giudica 'Me' dalla mia Chiesa...

 

Rifletto ancora sulla 'sorte' dell' arcivescovo Milingo e di Padre Pio, entrambi 'perseguitati'.
Quale è il nesso che li lega - al di là dei 'motivi' specifici o dei rilievi che sono stati loro mossi?
Mi rispondo che le persecuzioni nei loro confronti sono arrivate non tanto dalla Chiesa come 'istituzione' quanto da singoli personaggi o gruppi di potere  interni che avevano la possibilità di muovere certe 'leve' e ‘orientare’ il giudizio degli altri.
Renzo Allegri nella biografia di Padre Pio cita le seguenti parole pronunciate dal Cardinale Lercaro in una commemorazione di Padre Pio, poco dopo la sua morte:

'...Ma ad addolorarlo nel profondo, a farlo agonizzare come il Salvatore nell' Orto degli Ulivi, era il fatto che egli non tanto per la Chiesa soffriva - ciò che lo avrebbe confortato con la luce della beatitudine annunziata a chi soffre per l' Evangelo - quanto il fatto che dalla Chiesa soffriva: dagli uomini della Chiesa, che portano, nella comunità, che Cristo anima del suo spirito e rende mirabile sacramento di salvezza, il peso delle loro miserie, avidità, ambizioni, meschinità, deviazioni...'

Ma anche altri santi famosi (ad esempio Santa Teresa D'Avila e San Giovanni della Croce, poi riconosciuti entrambi non solo 'santi' ma anche 'dottori della Chiesa') subirono a titolo diverso azioni avverse o persecuzioni all' interno della stessa Chiesa.
Si deve allora pensare che i 'persecutori' fossero tutti in malafede?
Renzo Allegri nella sua biografia dice che invece molti di questi erano personaggi al di sopra di 'ogni sospetto', anzi di meriti spirituali comprovati.
Quale modo migliore da parte del ‘Nemico’ per eccellenza – mi dico però io - che cercare di far 'screditare' i suoi santi dalle stesse strutture interne della Chiesa, o cercare di combatterli, strumentalizzando l'umanità di altri uomini di Chiesa, l'umanità cioè di cui parla il cardinale Lercaro oppure l' umanità che possiedono anche gli uomini migliori?
Ma  se fosse  così- mi dico - come ha mai potuto essere possibile? Mi viene in mente un brano che avevo letto di Padre Ernetti, il monaco esorcista, nel suo libro 'La Catechesi di Satana', lo cerco, è un passo di pagina 184.
Padre Ernetti indica quelle che secondo gli esperti sono considerate le principali forme di attività diabolica, delle quali ho già succintamente parlato nel capitolo precedente, dove - dopo la 'soggezione diabolica', i 'disturbi esterni', le 'infestazioni diaboliche', le 'vessazioni diaboliche' ma immediatamente prima delle 'possessioni diaboliche' e delle 'ossessioni diaboliche' - trovo:

e) invasioni diaboliche: sono sindromi intellettuali e sdoppiamento intellettivo, ma non volitivo, per cui la volontà resta ancora libera di agire secondo i dettami del libero arbitrio. Sono, queste, delle situazioni quanto mai difficili, sia da diagnosticare e sia da curare. Occorrono vere analisi neuropsichiatriche e parapsicologiche ben approfondite, prima di agire. Infatti: in nessuna attività straordinaria il demònio agisce così 'subdolamente' come in questi casi. Si tratta infatti di separazione dell' intelletto dalla volontà, per cui l' intelletto segue il demònio e la volontà rimane nello smarrimento totale. Ma in filosofia risulta che l' intelletto è la luce della volontà, la quale obbedisce ad esso proporzionatamente a come l' intelletto presenta la verità alla volontà stessa. Se però l' intelletto è distorto dalla vera luce della verità, a causa dell' azione demoniaca, la volontà rimane orfana, senza guida. questo fatto ci dice che le azioni commesse da una persona, sotto 'invasione diabolica', non sono peccati attribuibili alla persona che li commette, anche se - ripeto - la volontà rimane libera: non è illuminata nella verità da operare.

Quanto precede, mi dico, lo  scrive Padre Ernetti, che è un 'esperto'.
Ma - rifletto allora io - se il Male, anzi il Maligno, è una 'realtà' operante come afferma la Dottrina cristiana e come affermava Gesù Cristo stesso nel Vangelo, è mai possibile escludere che gli uomini,  senza neanche accorgersene, possano rimanere 'vittima' di questa 'sindrome' in qualche particolare circostanza della loro vita? Perchè mai dovremmo ritenere di doverne essere 'esenti'?
A provocare queste persecuzioni 'anomale' non a carico di chicchessia ma nei confronti di 'santi' non potrebbe essere stata una 'attività di disturbo' demoniaca quale quella così ben descritta da Padre Ernetti?
E' chiaro che non saranno state tutte 'invasioni diaboliche' ma ne possono essere bastate una o due che poi hanno innescato le 'persecuzioni', a catena, semplicemente basate 'umanamente' sul credito o sul prestigio goduto dalla persona 'invasa' che però non sospettava di esserlo ma anzi faceva una battaglia in buona fede perchè vedeva la 'verità' in quel modo.
Certo, per perseguitare una persona basterebbe anche solo un poco di comunissima  'buona volontà', senza 'scomodare'  le 'invasioni' diaboliche.
Ma nel caso di Padre Pio, ad esempio, Renzo Allegri racconta che le persecuzioni sono iniziate praticamente da quando egli -con le stigmate - mostrò all' esterno i primi segni di santità e sono finite... sessant' anni dopo, con la sua morte (momento questo in cui le stigmate - così raccontano - miracolosamente 'scomparvero' nell' istante del trapasso).
Anzi, neanche con la morte se è vero quello che sostiene Renzo Allegri quando dice che la 'persecuzione' continua strisciante e sotterranea anche ora per ritardare al massimo il processo di canonizzazione di Padre Pio auspicata da tantissimi religiosi e richiesta in tutto il mondo a 'furor di popolo'.
Ecco, un 'accanimento' di questo genere verso un uomo di riconosciuta 'santità' mi sembra  proprio sospetto.
Riflettendo ancora mi dico che questa sindrome intellettuale - come viene del resto chiaramente spiegato - non è altro che una banalissima 'deformazione' della realtà.
E' un po' come se qualcuno ci mettesse davanti agli occhi una lente deformante od uno specchio deformante che ci fa apparire una immagine diversa che, se non conoscessimo quella giusta, ci sembrerebbe del tutto reale.
E perchè mai il demònio non potrebbe allora influire sul nostro senso critico, sulla nostra 'luce intellettiva' , così da provocare da parte nostra reazioni che in condizioni 'normali' non avremmo mai avuto?
Dovendo fare un altro paragone per rendermi più chiaro il concetto mi dico che deve essere - questa specie di sindrome intellettiva, questo sdoppiamento fra intelletto e volontà - un pò come se l' Altro rappresentasse davanti all' occhio della nostra mente una certa 'immagine' di verità, una 'illusione ottica' anzi una 'illusione mentale', sulla cui  base la volontà dell'individuo prende liberamente posizione ed agisce secondo quello che gli pare 'giusto' in funzione di quello che ha creduto di vedere.
Oppure, altro esempio, è come se di fronte al 'proiettore' della nostra mente vi fosse una determinata ‘diapositiva’ della realtà, e poi qualcuno la sostituisse con un’altra.
Noi non vedremmo più, allora, la 'realtà' vera  ma quella rappresentata dalla 'diapositiva' che viene inserita nel proiettore, cioè davanti al nostro 'occhio mentale', oppure ancora, ma qui termino con i paragoni, è come se davanti all' immagine della diapositiva che rappresenta un paesaggio di un mare blu sovrastato da un cielo azzurro con un sole splendente, mettessimo  un 'filtro' di color grigio che trasformasse quel paesaggio splendido e ridente in quello di un mare e cielo plumbeo che preannuncia tempesta e deprime l' umore. D' altra parte non sono un po' tutti gli esperti religiosi d' accordo sulla capacità del demònio di influire sui nostri centri nervosi destando immagini e visioni false? 
S.Giovanni della Croce, mi pare, ammoniva contro questo rischio. Al riguardo le testimonianze stesse rese dai santi e le loro biografie  parlano non di rado di apparizioni o visioni prodotte dal 'Nemico' che poi - anche perchè si sa che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi - venivano 'smascherate' dal 'santo' che, grazie al suo discernimento, lo intuiva - anche da certi particolari stonati - oppure lo capiva a posteriori facendo dei riscontri.
Mi pare di ricordare che S.Giovanni della Croce, nelle sue opere, invitasse a diffidare alquanto delle 'visioni', che sarebbero maggiormente suscettibili di interferenze malefiche che colpiscono più agevolmente i 'sensi', o comunque consigliase di esercitare un serio discernimento.
Mi dico, dunque, che se si entra nell'ordine di idee che il 'Nemico' possieda - come hanno detto i 'Padri della Chiesa'  - una grandissima intelligenza  (in fin dei conti era una volta il primo degli angeli di Dio ) e che agli  altri angeli 'decaduti' siano rimaste - oltre alla grande intelligenza - anche le originarie 'capacità' extranaturali, allora si può ammettere che tutto è possibile, anche quello che dice Padre Ernetti.
D'altra parte mi viene in mente, per 'analogia', che questo potrebbe essere anche il 'meccanismo' della famosa 'tentazione'.
Cosa è poi in definitiva una 'tentazione', non quella che proviene dal nostro 'io', ma quella 'demoniaca'?
Non la si potrebbe anche considerare come la rappresentazione di una immagine di realtà fortemente appetibile e suggestiva che induce, anzi 'spinge' il nostro 'io volitivo' ad assecondare il 'desiderio' che ne consegue ?

Ciò premesso, rifletto ancora sulle parole del cardinal Lercaro che disse che  anche gli 'uomini' che costituiscono la struttura interna della Chiesa 'sbagliano'...
A questo proposito non posso non pensare alle scuse, anzi alla richiesta di perdono,  presentata  nel '97 a Parigi  da Papa Giovanni Paolo II a proposito della strage degli 'ugonotti' protestanti, oppure alla richiesta di perdono pure presentata dal clero francese agli ebrei in ordine alla mancata  difesa - se non acquiescenza - da parte della Chiesa cattolica - di fronte alle persecuzioni loro inflitte dal nazismo durante la seconda guerra mondiale.
Penso un poco alla Chiesa, intesa quale apparato, quale struttura.
Che storia controversa quella della Chiesa.
Di tutto ! E' successo di tutto in duemila anni. Quante volte mi è capitato di sentire persone che, con riferimento alla storia della Chiesa contrassegnata da periodi non edificanti od oscurantisti, hanno detto di non poter credere in essa, vista come una struttura di potere politico-temporale, e conseguentemente di non poter credere nemmeno nella religione cristiana che in certi periodi storici è stata così mal rappresentata.
E quante volte non l' ho pensato anch'io, riandando con la memoria a certi 'Papi', come ad esempio il 'Borgia', e a certe 'abitudini', come ad esempio la vendita delle 'indulgenze', ecc. ecc.?

Luce:
Anche la Chiesa è fatta di uomini... anche la Chiesa ha quindi avuto i suoi tradimenti. E come Pietro tradì e poi si pentì rinnovellando il suo cuore, così la storia della Chiesa è stata una storia a spirale di tradimenti e riconversioni: spirale discendente, come discendente è stata l’Umanità.
Ma, ciònondimeno, la Chiesa rimane Santa per mezzo dei suoi Santi che con il loro sacrificio spesso oscuro la riscattano.
La Chiesa rimane Santa perchè presantificata dal sangue e dai meriti di tanti martiri.
La Chiesa rimane Santa perchè ha per Sacerdote supremo il suo Cristo, che rimane Santo, anche se 'crocifisso'.
E la mia Chiesa 'crocifissa' è! Dall'umanità delle sue membra, delle vostre membra, e di quelle altrettanto umane dei suoi sacerdoti, dei 'miei' sacerdoti, che dunque vanno aiutati, non combattuti, aiutati perchè - attraverso il vostro amore - riscoprano la freschezza del loro amore di un tempo, perchè attraverso il vostro coraggio riscoprano il gusto di morire - moralmente, umanamente - per il loro Dio, 'sacrificando', essi sacerdoti, la loro umanità al Sacerdote supremo, sull' Altare di un nuovo Amore: il Mio Amore.
Opera in questa direzione. Aiuta i miei sacerdoti. Sappi anche tu, piccolo servo, essere 'sacerdote' mio sacrificando sul mio altare, giorno per giorno, un poco della tua 'umanità'.

Già...!  
'Aiuta i miei sacerdoti'... ha detto.
E come? Cosa gli dico a questi? Varie volte mi sono sentito dire da delle persone che esse non vanno più a Messa a causa del comportamente poco 'edificante' di taluni suoi 'ministri', come pure di altri 'fedeli', cosiddetti praticanti, che 'frequentano' assiduamente, quando non bigottamente, i luoghi di culto?
E quante volte d'altra parte ne parlano anche i 'mass-media', che talvolta sembrano goderne e ne trattano con enfasi amplificando a dismisura?
Tempo addietro - in occasione di uno dei viaggetti e delle visite periodiche che ogni tanto ci scambiamo per tenerci in contatto - ne avevo discusso a pranzo in un ristorante con mio fratello e sua moglie, svedese e di religione protestante, la quale aveva detto - del resto molto garbatamente e da buona 'protestante' - di  essere appunto di quella opinione...
C' ero rimasto  male. Infatti mia moglie, che è dolcissima ma quando le si tocca la 'fede'  ed il cattolicesimo alza lo scudo e sfodera la spada, le replicava 'sostenuta' che non si può generalizzare così, qualunquisticamente, facendo di ogni erba un fascio.
Giusto! Non si può! Lo dico anch' io. Ma lei lo diceva col tono sbagliato.
Da parte mia,  io - che avrei voluto vedere se riuscivo a mettere a profitto quanto avevo imparato e che volevo 'provare' un pochino con 'una' di religione protestante - mi ero trovato a corto di argomenti e, quel che è peggio,  persino in qualche modo d' accordo con mia cognata, mentre mio fratello - da gran 'marpione' ed incallito 'peccatore' quale lui dice d' essere - se la rideva sotto i baffi.
Insomma la pizza era stata eccellente, ma l'apostolato... lasciamo perdere.
Ho finito per litigare persino con mia moglie!
Mai più, mi son detto, mai più.

Luce:
La gente 'giudica'... e giudica 'Me' dalla mia Chiesa.
Guarda i miei ministri, non li trova conformi al mio insegnamento, e dà la colpa a Me.
Guarda gli altri 'cristiani', non li trova coerenti con il mio comportamento, e dà la colpa a Me.
Cosa c'è di nuovo? E' la Storia che si ripete... Anche il Padre mio Buonissimo non ha forse voluto addossare a Me, che ho accettato, la colpa dei vostri peccati, per salvarvi?
I miei crocifissori non mi hanno forse voluto addossare, crocifiggendomi, colpe che non avevo?
Ecco, dalla mia 'chiesa', dal 'giudizio' che la gente ha della mia Chiesa di cui Io sono il Capo, Io stesso vengo giudicato, vengo giudicato Io perchè la Chiesa che ho voluto Io non si comporta come Io vorrei...
Non ti pare ingiusto? Io mi sono sacrificato per la Chiesa ed i cristiani, questi non si comportano bene ed allora vengo ancora una volta sacrificato sull' altare della incomprensione con l'accusa che, se i miei non si comportanto sempre bene, la 'colpa' è Mia.
Questa è l'ingratitudine degli uomini, ora come allora, che sovente - senza rendersene spesso neanche conto - cercano, tu diresti: inconsciamente,  di scaricare la propria coscienza attribuendo agli altri la colpa della loro indifferenza.
La 'gente' giudica la Chiesa, e Me con essa.
La 'gente' pensa che la Chiesa, se Io fossi Dio, dovrebbe essere una chiesa di 'Santi'.
Ma è invece una chiesa di 'uomini' che Io cerco di santificare mettendo, per quelli di buona volontà, quello che a loro manca.
E come Io fui tentato e poi crocifisso, anche la mia Chiesa è stata sempre tentata e 'crocifissa', perchè il Satana vede nella Chiesa le mie Membra mistiche e vuole furiosamente, continuamente, crocefiggerle per tenere sempre Me inchiodato alla Croce per impedirmi di salvarvi, senza rendersi conto che è proprio la Croce quella che salva.
Ancora una volta egli si fa 'strumento' , come nel Peccato originale, della volontà divina di salvezza che volge il Male in Bene.
La mia Chiesa, la Storia lo dimostra, e lo ricordi, non è una chiesa di 'santi' ma di uomini, con le loro debolezze. E gli uomini sono il prodotto della società, dei valori, della cultura dei tempi. E anche quando gli uomini vi entrano puri, la Società e l' Altro li corrompono, per crocifiggermi sempre più, per dare scandalo, allontanare anche voi e perdervi del tutto.
E allora, voi, diventate strumenti inconsapevoli di questo gioco tragico, giudicate e, invece di compatire Me, crocifisso per niente, crocifiggete anche Me.
Ma i miei Santi... Oh, quanti santi belli mi ha dato la 'mia' Chiesa...
Oh quanto profumo di amore, di bontà, di dolcezza, è salito dalle loro anime fino a questa Croce per farsi balsamo delle mie ferite, etere stordente che lenisce le mie atroci sofferenze, acqua che mi disseta dall' arsura, che deterge il sangue delle mie ferite, che rinfresca la mia pelle che brucia dalla febbre della morte imminente.
Oh quanto ristoro ho avuto dalla visione dei miei santi futuri...!
E come è bastato un Crocifisso a liberare l'Umanità dal Peccato originale, basteranno i miei martiri e tutti i miei santi a liberare l' Umanità che non si sa convertire, che non sa amare - per debolezza congenita - ma che solo vi metta un po' di buona volontà.
Ecco quello che dovrai dire a tutti quelli che crocifiggeranno Me, ancora una volta, crocifiggendo i sacerdoti che sbagliano, i cristiani che sbagliano.
Spiega loro che non sono 'essi' le vittime di tutto questo, ma ancora una volta Io, che solo per i miei Santi mi posso consolare di non essermi sacrificato per niente.
Dì a costoro di mostrare carità verso i miei figli che sbagliano.
Non basta una tonaca ad essere santi, essi erano 'santi', erano giovani, erano belli nell' anima, volenterosi della Luce, ma l' Altro li ha poi sedotti, come i Primi Due. Loro sono le prime vittime, voi quelle successive se permettete che l'Altro, prendendo spunto dall' esempio di quei miei che santi non sono, induce anche voi ad allontanarvi.
Quando vedete uno di questi sacerdoti che tanto vi fanno gridare allo scandalo, non pensate a lui, pensate a Me, che sono in Croce per voi come per loro, e piangete Me.
E questo pianto sarà per voi benedizione perchè mi avrete portato l'ultimo conforto.
'Padre - dirò prima di andarmene - perdona loro, perdona a questi miei piccoli, perdona loro, perchè non sanno quello che fanno...'