32. Riprendiamo il discorso sull' evoluzione...

 

In tutta questa storia sull' evoluzionismo, così come appare su molti libri e sulla stampa, molti scrittori ed opinionisti non riescono a nascondere - indipendentemente dal problema scientifico dell' evoluzione o meno - la loro avversione verso la Chiesa e la Religione cristiana.
La Chiesa avrà anche le sue colpe, non lo metto in dubbio. Ci sono stati periodi storici di corruzione, di oscurantismo, di 'conversioni' imposte con la forza della spada, di 'caccia alle streghe' e di 'roghi' a dir poco 'frettolosi' per non dire del tutto ingiustificati.
Lo stesso Galileo Galilei ha pagato di persona l'aver elaborato delle teorie scientifiche contrarie a quello che era il parere ufficiale della Chiesa, la Chiesa inoltre è stato 'Stato' e quindi potere temporale, e come tale ha fatto politica. Insomma si potrebbe anche continuare...
Lo stesso Pontefice attuale ha voluto recitare tutta una serie di 'mea culpa', a mio avviso onesti e coraggiosi, sugli errori del passato, errori che però - mi dico anche - furono degli 'uomini' in quanto tali, uomini che hanno di volta in volta assunto la guida  della Chiesa e che quindi non dovrebbero coinvolgere - se veramente vogliamo essere 'storicamente' obbiettivi - nè Gesù Cristo nè tantomeno la sua Dottrina che più che Amore non era. E su questo credo non ci piova.
Però - mi dico anche - forse il cosiddetto positivismo , per quanto concerne la sua polemica antireligiosa, è stato in qualche modo la reazione di contraccolpo a questa serie di errori secolari di tipo 'temporale' fatti dalla Chiesa e che ne avevano minato la credibilità.
Anche in questo tema dell'evoluzionismo si nota lo scontro fra fisica e metafisica, positivismo e spiritualismo, materialismo e religione.
Non mi ricordo più se Darwin fosse un materialista ateo ma, se la sua 'teoria' non fu una 'forzatura' in questa direzione, certo cadde come il cacio sui maccheroni di quanti morivano dalla voglia di combattere il potere temporale della Chiesa e la Religione cristiana, utilizzando argomenti 'scientifici' per demolire  il racconto biblico della creazione dell'uomo da parte di Dio, demolire più in genere la Bibbia intesa come 'Parola di Dio' rivelata attraverso i Profeti e mettere quindi in discussione la stessa credibilità della religione cristiana che sulla Bibbia si posa.
Le polemiche ottocentesche fra creazionisti e anticreazionisti, che si sono innestate poi nelle polemiche fra i sostenitori di ideologie politiche contrapposte, materialiste più o meno, non è evidentemente ancora oggi assopita, come si evince dalle posizioni che la stampa prende a seconda del proprio ... colore politico.
Ciononostante, anche se a questo punto io mi sento propendere più verso il 'creazionismo' indipendentemente dalla 'politica', non riesco ad inquadrare ancora bene - come ho già detto - questo discorso sulla 'creazione' e sulla 'evoluzione'.
Ho l'impressione che, se per taluni la teoria dell' evoluzione può essere davvero 'strumentale' a posizioni politiche come pure a posizione atee  o materialiste che vogliano negare Dio, in molti altri casi non sia invece così e, anche da persone che si professano 'credenti' cattolico-cristiane, viene accettato con grande naturalezza il fatto che si possa discendere da una scimmia.
Il problema, però,  travalica la scimmia in sè e per sè, perchè una volta che si faccia cadere un caposaldo ed un presupposto fondamentale: e cioè che come uomini siamo stati creati da Dio e dotati di anima, cade anche tutto il resto.
Non mi stupisce quindi che una persona anche intelligente come Einstein (ma, mi dico, quante sono le sventure inenarrabili che sono imputabili a tante persone 'intelligenti' ?) finisca per negare il Dio 'Padre' magari per credere ad una qualche 'Divinità cosmica' non meglio identificabile.
Ma se l' uomo sbaglia in questa valutazione : e cioè quella di stabilire chi è, da dove viene e dove va, sbaglia su una questione di valore fondamentale, anzi 'vitale'. E' a mio avviso un errore che l'uomo non si può permettere.
Confesso che, nonostante tutte queste spiegazioni, io stesso non ho ancora le idee chiare.

Luce:
Riprendiamo il discorso sulla evoluzione che tanta confusione sta producendo, anche nella tua testa.
Dio creò l' uomo. Ma prima dell' uomo - essere perfetto perchè termine della scala evolutiva e nello stesso tempo essere 'spirituale'
(e bada bene che parlo di scala evolutiva, non di 'evoluzione') - Dio dovette creare l' universo, con le sue galassie, le sue stelle, il suo sistema solare e, in questo, il pianeta Terra.
In sostanza Dio creò la 'casa'. Poi però dovette creare l' ambiente, quello che voi chiamate 'Habitat'. Perchè l' uomo, quando sarebbe arrivato il suo tempo, potesse sopravvivere e avesse a sua disposizione tutte le meraviglie del creato che vi circondano, del mondo vegetale e di quello animale, 'animale' perchè senz' anima, senz' anima spirituale perchè quella 'animale', cioè il principio vitale, tutti gli animali ce l' hanno.
Dio creò i 'principi', cioè precostituì le condizioni perchè sorgesse la vita, prima vegetale e poi animale.
Poi aspettò - ma per Dio il termine 'aspettare' non ha senso perchè Egli è al di fuori del tempo perchè è Eterno Presente - che si creassero le condizioni ideali - nel pianeta Terra - per cui l' uomo potesse sopravvivere senza rischi per la sua continuità di specie, e infine, quando tutto fu pronto: il mondo vegetale creato in tutte le sue varietà e lo stesso dicasi per quello animale, Dio creò l' uomo.
Cosa vuol dire 'creare'? Creare è un termine umano che, come tutte le cose umane, cerca di definire un concetto più grande della mente dell' uomo che in realtà non sarà mai, dico mai, capace di intendere e concepire la creazione per quello che veramente essa è stata ed è. Creare, per spiegarci 'umanamente', può significare sia lasciare che il mondo chimico e minerale - mi esprimo umanamente - si 'combinino', secondo le 'leggi' da me create, per dare origine a forme di vita per precostituire i 'mattoni' di base alla vita vera e propria: vegetale ed animale, sia 'creare' - con un esplicito atto di volontà finalizzato a 'quella' creazione specifica - una determinata cosa. E ciò fu quello che Dio fece, dopo averne creato i presupposti per la sopravvivenza, creando le specie vegetali ed animali e infine l' uomo. Scala evolutiva,come dicevo all' inizio, è cosa diversa dall' evoluzione. La 'scala' implica i 'gradini', cioè dei 'salti' da uno stato cosiddetto inferiore ad uno superiore. Lo vedi nel creato in genere, con il 'salto' fra mondo minerale, vegetale ed animale.  Lo vedi in ogni singolo 'mondo' dove al suo interno vedi una scala evolutiva dove ogni gradino è la 'base' del successivo, più sù, più sù, fino all' animale-animale, cioè dotato di anima 'animale': cioè 'principio vitale', e poi all' uomo, animale anch' esso ma dotato di anima 'spirituale' che ne fa non un uomo con lo spirito, come voi dite, ma uno spirito in carne d' uomo: ciò quando lo spirito è 'vivo' perchè in Grazia, chè altrimenti solo animali siete, questa volta sì animali, anzi peggio, perchè decaduti.
Quindi, torno a ripetere, chi esulta quando crede di aver trovato - egli povero uomo-animale - , una 'prova' per cui l' uomo è frutto di evoluzione  e non di creazione, in realtà esulta perchè crede implicitamente di aver dimostrato che non è stato 'creato', meglio: che non è figlio di Dio. E in effetti è figlio di Satana.
La teoria dell' evoluzione o, meglio, il cosiddetto evoluzionismo, è una 'teoria'. Ma gli uomini spesso si innamorano delle teorie che altro - sovente - non sono che elaborazioni concettuali a sostegno di una loro idea.
Nel nostro caso, nella misura in cui l' uomo non creda in Dio - o meglio non creda neppure nella capacità creativa di Dio - nella misura in cui l' uomo non creda, non voglia credere nella capacità di Dio di crearsi dei 'figli', perchè quest' uomo in realtà nel suo intimo non ne sente il bisogno, non vuole sentirsi figlio di Dio, allora l' uomo deve razionalmente trovarsi una spiegazione che almeno sorregga le esigenze del suo razionalismo. E allora, negata la capacità creativa di Dio, teorizza l'autogenesi: prima dell' universo, poi della vita vegetale ed animale, infine l'evoluzionismo in genere per arrivare all' uomo attraverso la 'scimmia', il suo più prossimo 'parente'.
Ma uomo e scimmia sono due esseri diversi, così come diversi sono altri esseri animali, pur creati. Ma, tant'è, questo basta per giustificare l' invenzione dell' evoluzione dalla scimmia all' uomo, perchè i conti allora tornano, anche quando non potrebbero tornare. E anche questo è un altro esempio di superbia. Il problema non è infatti  di spiegare la discendenza dell' uomo chè, se si volesse, si potrebbe al limite ammettere una discendenza 'divina' persino nell' uomo-animale ove Dio ad un certo punto lo avesse voluto. Il vero problema è che negando l'origine divina, creativa, dell' uomo si vuole negare la paternità di Dio inoculando nel 'sangue' della mente superba il virus del dubbio, virus che può esplodere nella Negazione.
E allora è inutile discutere con costoro. Quando li incontri lascia perdere, scuoti la polvere dalle scarpe, dai calzari, come facevo Io, e riprendi la tua strada: quella di Dio.
Questa sì che è evoluzione: quella che porta l'uomo-animale, quello corrotto dal Peccato d'origine e da quelli di ora, a divenire uomo-spirituale, cioè figlio di Dio. Alzati e cammina.