131. Soffri? 'Missionario'? E' un' offesa? E' un insulto? A Me, sempre a Me, se è offesa per te...!

 

Oggi ho sofferto una bruciante umiliazione.
Avevo tempo addietro voluto dire con molto anticipo ai miei 'superiori' che avrei lasciato anzitempo l'attività professionale.
Dovendo però giustificare una decisione che sembrava incongrua, anzi incomprensibile, ho spiegato che non sarei passato alla ...'concorrenza' ma che mi sarei ritirato a ... vita di campagna, facendo capire che al fondo vi erano  aspirazioni non solo legate al giardinaggio, all'agricoltura, alla vita bucolica, ma di carattere spirituale, di ricerca di interiorità, di ricerca di una nuova strada che mi portasse - attraverso lo studio e la meditazione in un ambiente raccolto come quello appunto in cui vivo - alla scoperta di me stesso, del 'Dio interiore', salvo tentare di rendere poi  - con un libro - partecipi anche gli altri come me delle mie esperienze e... scoperte.
Oggi dunque, un 'amico' mi dice con aria sorniona e gattesca che ha saputo da un altro 'amico' che gira la 'voce' (e qui ho creduto di indovinare un risolino mascherato e soddisfatto) che io vada a fare il 'missionario'..., cioè (sott'inteso) l'imbecille!
Lo scontro fra il vecchio-io ed il nuovo-io, fra la 'testa' di destra che ha ripreso il volante dell'auto e quella di sinistra che tenta di riassumerne il controllo, fra il 'dio' e il 'dèmone', fra il 'santo' e la 'belva' dentro di me, è ciclopico.
on ce l' ho con la voce che 'gira', e forse non sarà neanche vera, e anche se vera non sarà magari nel senso che l'amico ha voluto - senza dirmelo - farmi intendere.
Ce l' ho con l'amico (quello che me l'ha riferito) che - trincerandosi dietro la 'voce' - ha voluto in realtà 'colpirmi' garantendosi l'impunità dell'ambasciator che non porta pena, amico che vorrei polverizzare ma al quale invece - facendo buon viso a cattivo gioco - sorrido..., di rabbia!

Luce:
Soffri?
'Missionario'? E' un' offesa? E' un insulto?
A Me, sempre a Me, se è offesa per te. Nella tua missione, chi irride, irride in realtà Me.
Se colui che parla rispettasse Me, con rispetto lo direbbe.
Se non rispetta Me irride anche te, ma Me in te.
E ancora una volta sono Io, il Cristo, in Croce, questa volta però nel tuo cuore, stretto a te.
Te lo dissi: ironie, scherni, irrisioni non ti saranno risparmiate, perchè il 'popolo' di Dio in due si divide: quelli che tendono al Bene, quelli che tendono al Male.
Ma tu non pensare a questi ultimi, pensa ai primi, ai veri figli di Dio, non a quelli degeneri, e questo ti sia conforto d'ora in avanti, anche se i primi sono pavidi, incerti, incapaci di difendere il mio nome.
'Missionario'? Certo, perchè terra di missione è la tua, peggio: terra infernale dove l'Altro domina ed uccide sacrificando al suo altare quelli che dovevano essere figli di Dio.
'Missionario'? E cosa vi è di più bello se non svolgere la tua missione per fare apostolato e portare anime a Me?
Il 'vero' missionario soffre forse di più fisicamente, avendo in cambio la soddisfazione spirituale dei talenti moltiplicati quante sono le anime che guadagna, tu soffrirai forse di più spiritualmente avendo però anche tu la soddisfazione di portare anime a Me, con lo sviluppo del tuo 'talento', cioè i doni che ti ho dato atti ad esercitare il tuo ministero missionario con tutti i mezzi per riuscirvi bene, solo che tu veramente lo voglia.
'Missionario'? Era, 'è' la tua missione da quando te, anima, ti ho creato.
 'Savonarola' ti dissero?  'Savonarola' sarai, ma non per il rogo del tuo corpo, ma del tuo cuore che a Me offrirai, nei fatti, umilmente, facendo la mia volontà. Senza saperlo - perchè a volte, anche nella rabbia dell'io, è l'anima che parla - la verità ti dissero.
'Missionario' ? Cosa c' è di più bello? Non fui Io forse Missionario sulla terra che santa non era? Chi più di Me estraneo in una Umanità ostile? Chi più di Me parlava un linguaggio che nessuno comprendeva?
E tu parlerai il mio linguaggio ma avrai la consolazione umana, che a Me Redentore non venne che in minima parte concessa, di trovare molto conforto in tanti che ti ascolteranno, in tanti che ti leggeranno.
E allora le amarezze di oggi ti sembreranno dolcezze, perchè è solo con l'amaro che puoi apprezzare l'amore di Dio.