(M.Valtorta: 'Il Poema dell' Uomo-Dio', Vol. III, Cap. 9, pagg. 45/46)
- Centro Editoriale Valtortiano -

114. L' Amore vero è un 'dono' di Dio: di riflesso...

 

Nella visione la Mistica vede Gesù a colloquio con i discepoli.
Il tema trattato è quello dell'amore.
Giovanni, l'apostolo dell'Amore, prediletto da Gesù, con una 'intuizione' chiede a Gesù di volerlo amare di più, cioè di 'aumentare' il suo amore per lui...
Giuda Iscariota, come al solito caustico, lo corregge dicendogli che è il contrario, che semmai sono gli apostoli che devono amare Gesù, ed è il 'loro' l'amore che deve 'aumentare'...
Giovanni - da parte sua - insiste e dice di voler chiedere a Gesù di aumentare il suo amore per loro perchè essi saranno capaci di amare quanto più Egli li arderà con il proprio amore...
Gesù interviene - pacificatore - nella piccola disputa e, stringendosi Giovanni al cuore, spiega agli altri che Giovanni - senza rendersene ben conto - ha rivelato un mistero di Dio sulla santificazione dei cuori.
Dio - continua Gesù - si effonde sui giusti e più essi si arrendono al suo amore più Egli lo aumenta e cresce la santità. E' quindi parola sapiente - conclude Gesù - quella di chiedere a Dio che Egli aumenti il suo amore in un cuore...

Sono in treno e sto rientrando da Milano dove ho partecipato ad una riunione di lavoro.
Il treno rappresenta per me - molto meglio dell’aereo dove non si fa in tempo ad arrivare che bisogna saltare su un taxi e poi tornare - una occasione ottima per le mie letture preferite e le mie meditazioni.
Devo solo stare attento a non perdere la stazione di arrivo, come mi è già successo incorrendo nelle ironie dei miei famigliari e di mio figlio in particolare che, almeno in un paio di occasioni, ha dovuto venire a 'raccogliermi' con l'auto, con mio grande imbarazzo soprattutto per quella sua cortese ed educata 'ghignatina'  silenziosa della serie "Papà, ormai sei 'fuso'...".
Un altro paio di volte son riuscito a prendere un treno di ritorno giustificando il ritardo con le solite riunioni lunghe ed estenuanti...
Insomma, non è che 'mediti', è che sono terribilmente distratto, quando leggo, perchè per me la lettura è rilassante, mi immedesimo e dimentico tutto.
Dunque, dicevo, sono in treno e - tra un' occhiata e l'altra al finestrino appannato di questo freddo novembre per cercar di capire di quale stazione si tratti - rimango a riflettere su questo concetto che ho letto.
In definitiva mi ricorda un po' quell'altro 'Amor che a nullo amato amar perdona...', però in questo caso non capisco bene come funzioni questa faccenda per cui quanto più Dio li ama  tanto più i 'giusti' lo amano, e così via...in quella che sembrerebbe una spirale ascendente verso la 'santità'.

Luce:
Più Dio ci ama... e più ci 'scalda' con il suo Amore. Più ci scalda e più noi assorbiamo 'calore', cioè Amore, e lo riverberiamo su Dio e sul prossimo crescendo - quanto più diventiamo 'caldi' d' Amore - in Santità.
Ma per avere l' Amore di Dio bisogna meritarlo.
'Padre insegnami ad amare...' significa chiedere al Padre di insegnarci ad amare, vale a dire di meritare - di riflesso - il suo Amore di scambio.
'Padre insegnami ad amare' presuppone infatti il 'desiderio' di amare, perchè l' amore vero è invece un 'dono' di Dio: di riflesso...

Ah, ho capito. E faccio appena in tempo ad agguantare la '24 ore', il soprabito e ... la maniglia della porta del treno, prima che riparta.